Capitolo 4

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Il rumore della sveglia mi perfora nelle orecchie, facendomi svegliare.
Apro gli occhi con un lamento e rimango un bel po' a fissare il soffitto. Chissà se Jungkook si è già svegliato. Aish... ma perché devo sempre pensare a lui?

Scendo dal letto e rabbrividisco quanto tocco con i piedi nudi il pavimento freddo, dopo lo shock iniziale, mi abituo e vado verso la porta della stanza.
Percorro svogliatamente le scale, mi stropiccio gli occhi ed entro in cucina, trovo Rosè, la cameriera di famiglia, ai fornelli mentre mamma e il padre di Jungkook sono seduti al tavolo e discutono del matrimonio, sommersi da cataloghi di ristoranti.

"Buongiorno" borbotto e prendo posto anch'io al tavolo.
"Oh ciao Taehyung" il signor Jeon mi sorride.
Strano a dirsi, ma mi piace. Nel senso che lo trovo una brava persona e un perfetto elemento per mia madre.
"Signorino Taehyung, cosa gradisce per colazione?" Mi chiede Rosè ed io scrollo le spalle.
"Latte e cereali, ma non preoccuparti posso anche prepararmela da solo" è questa la mia colazione di sempre e non cambio certo le mie abitudini, anche se sono andato a vivere in una casa lussuosa con una cucina che ha ogni tipo di confort.
"Oh no signorino Taehyung, va bene così. Gliela porto io" mi sorride Rosè
"Taehyung può bastare" ricambio il sorriso.

"Buongiorno" la voce di Jungkook entra in cucina, mi giro e... oh Dio mio, è senza maglietta. Perché è senza maglietta? Da quel che ne so non è una cosa che fa tutte le mattina.
Abbasso gli occhi sulla mia colazione e mangio in silenzio, evitando di guardarlo.
"Ei tu" dice passandomi accanto e dandomi un colpetto sulla spalla, mi mordo il labbro e ricambio il saluto.

"Allora ragazzi, volevamo parlare di cosa indosserete al matrimonio" inizia mia madre ed io scrollo le spalle, continuando a mangiare.
Jungkook mi imita "per me è uguale decidete voi" ma come, devono decidere loro per ciò che indosserà lui?
Ora che ci penso però, non è male come idea, loro scelgono il vestito e noi dobbiamo solo metterlo, senza sbattimenti.
"Anche per me è uguale" sentenzio alla fine.

Oggi non voglio andare a scuola, preferirei finire di sistemare la mia stanza, ma non credo che mia madre mi permetterebbe di restare a casa.
"Ragazzi noi dobbiamo andare, abbiamo un sacco di cose da fare per il matrimonio" dopodiché mamma e il padre di Jungkook escono dalla stanza.
Anche Rosè esce dalla cucina, perfetto adesso sono rimasto solo con lui.
Guardo l'orologio e noto che sono le sette e un quarto, alle otto dovremmo stare a scuola e per arrivare ci vuole un quarto d'ora. Tecnicamente siamo già in ritardo.

Mi affretto a finire la mia colazione e guardo Jungkook, sta ancora mangiando la sua merendina, con tutta la calma di sto mondo.
Lo guardo innervosito, "ma sei sempre così lento tu?" Lui mi guarda e annuisce, rivolgendomi quel sorriso da coniglietto che si ritrova.

Mi mordo il labbro e alzo gli occhi al cielo "sul serio, smettila di farlo" si lecca le labbra, da tenero a sexy è un attimo.
È vero, non voglio uscire con lui e quant'altro, ma non posso negare che sia maledettamente bello.
Abbasso gli occhi e percorro con lo sguardo il suo addome ben definito e le braccia muscolose, arrossisco e sento immediatamente l'atmosfera nella stanza diventare opprimente.

"Ti piace quello che vedi?" Domanda Jungkook con un sorrisino divertito.
Alzo lo sguardo su di lui e lo trovo con il labbro inferiore stretto tra i denti, che mi fissa.
Perché improvvisamente ho voglia di avvicinarmi a lui e e... non lo so nemmeno io. Ma voglio fare qualcosa. 
Jungkook fa un passo verso di me e mi circonda i fianchi con un braccio, vedendo che non oppongo resistenza, mi stringe più forte avvicinandomi a lui.

Sono ipnotizzato dai suoi occhi, mi sto lentamente perdendo in quegli iridi scure e profonde.
"Sei così bello Taehyung" mi soffia a pochi millimetri dalle mie labbra.
Poi mette una mano sulla mia guancia e l'accarezza piano.
Si sporge lentamente verso di me e, proprio in quel momento mi risveglio dal mio trance e mi allontano bruscamente da lui, spingendolo via.

"Credo possa bastare" ho il respiro accelerato, Jungkook invece sembra normale.
"Sapevo che fosse troppo bello per essere vero. Comunque non mi arrendo" dice sorridendo sfacciatamente. Io gli rivolgo un dito medio ed esco dalla cucina.
Guardo ancora l'orologio, le sette e quaranta, spalanco gli occhi e corro su per le scale. Maledetto Jungkook.

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