"Insomma Jungkook, quante volte ti ho detto di non lasciare i calzini per terra" urlo, raccogliendoli.
Sbuffo e gli metto nella cesta dei panni sporchi.
"Ma non sono stato io Tae" mi giro e lo vedo sulla soglia, con l'aria da cucciolo bastonato.
Alzo gli occhi al cielo "certo e chi sennò? Qui viviamo solo io e te".Lui scrolla le spalle "non so".
Alla fine decido di lasciar perdere. Sono passati sette anni e ancora Jungkook fa le stesse cose.
Dopo il primo anno, vivere a casa con i genitori ci sembrava soffocante.
Perciò Jungkook si è subito dato da fare, finita la scuola si è fatto assumere nell'azienda di suo padre. Io invece ho trovato un lavoro in un piccolo ufficio.Abbiamo comprato una casa, molto simile a dove abitavamo prima, solo un po' più piccola e niente cameriera.
"Non sei arrabbiato con me, vero?" Domanda Jungkook, facendo il labbruccio.
Sospiro e sorrido "no". Lui sembra sollevato e viene verso di me, abbracciandomi.
Mi accoccolo contro il suo petto, chiudendo gli occhi.Sono un po' stanco, ma non posso permettermi di riposare. Tra un paio d'ore dobbiamo andare a cena, da Jin e Namjoon.
È il compleanno del piccolo Jung-Su."Non starai lavorando un po' troppo tu?" Mi chiede Kook, io scuoto la testa.
"È tutto apposto". Alzo gli occhi su di lui e posso leggere la preoccupazione sul suo volto.Gli poso una mano sulla guancia, "va tutto bene, okay?" Annuisce e sorride.
Mi alzo sulle punte dei piedi, e lo bacio.
Negli ultimi anni, è cresciuto molto in altezza, mentre io sono rimasto sempre uguale. Ma preferisco che sia così.Gli circondo il collo con le mie braccia, mentre lui mi tiene per i fianchi.
Da lento e dolce, il bacio si trasforma, diventando bisognoso e rude.Camminiamo all'indietro, verso la camera da letto.
Forse un po' di tempo lo abbiamo.
Quando arriviamo ai pedi del letto, ci butto Jungkook sopra, salendo poi su di lui.Con il tempo, ha imparato e tenere a freno la sua indole dominatrice, permettendomi di prendere il controllo più spesso.
Mi sistemo meglio sulle sue gambe e inizio a sbottonarmi la camicia, sotto il suo sguardo attento.Fa per toccarmi ma io gli prendo le mani, bloccandogliele ai lati della testa.
"Oggi comando io" dico determinato, ad un centimetro dalla sua faccia.Lui si morde le labbra, fissando le mie.
"Quanto mi ecciti quando fai così" ansima, mentre scendo per baciargli il collo.
"Allora dovrei comportarmi in questo modo più spesso".Sollevo la sua felpa e lui provvede a togliersela del tutto.
Metto le mani sul suo petto, scendendo pian piano verso l'elastico dei suoi pantaloni.Gioco un po' con esso, prima di intrufolare la mano dentro i suoi boxer.
"Cazzo Taehyung" geme Jungkook, mentre inizio a pompare le sua erezione.Mi abbasso su di lui, per far incontrare le nostre labbra.
Mi afferra bruscamente per la nuca, spingendo a fondo la lingua nella mia bocca.
Il suono bagnato dei nostri baci, riecheggia nella stanza, assieme ai gemiti strozzati di Jungkook.Proprio mentre sto per sfilarmi i jeans, uno squillo fastidioso mi ferma.
Sbuffo e capisco che il telefono di casa sta squillando.
"Non rispondere" mi dice Jungkook, tenendomi fermo per un braccio."Devo. Potrebbe essere importante". Ignoro le proteste e mi libero dalla sua presa, andando in salone.
Alzo la cornetta.
"Pronto?" Immediatamente la voce agitata di Jin, esce dall'apparecchio."Oh Tae, mi dispiace disturbarti. Ma ho sul serio bisogno di aiuto".
"Certo, dimmi tutto".
Subito lui inizia a parlare a raffica, talmente veloce che non ci capisco niente. Perciò gli chiedo di calmarsi e ripetere.
"Bisogna ritirare la torta per Jung-Su. Namjoon non è ancora tornato ed io non posso andarci. Mi chiedevo se prima di venire qui, tu e Jungkook potesse farlo per me".Alla fine gli dico di sì e riattacco.
Guardo l'orologio e, se non sbaglio abbiamo ancora mezz'ora di tempo prima che la pasticceria chiuda.
Addio al bel momento con Jungkook."Zio Tae" grida Jung-Su, non appena mi vede.
Corre verso di me ed io apro le braccia, lui subito ci si fionda in mezzo."Tieni, questo è per te" gli porgo il grande pacco, che avevo appoggiato per terra.
"E zio Kook?" Chiede il bimbo, prendendo il suo regalo.
Poi barcolla sotto il peso ed io corro in suo aiuto."Aspetta, ti do una mano" e insieme iniziamo a scartare il pacco.
"Wow, grazie zio" urla lui, dandomi un bacio sulla guancia."Papà guarda, zio Tae mi ha regalato la pista di macchine. Quella che tu non hai voluto comprarmi" rido e guardo Jin, che rimane stupito.
"Sei tutto Namjoon" sospira Jin.Jung-Su intanto, inizia a giocare con il suo nuovo regalo.
Lo lasciamo in salone ed io e Jin andiamo in cucina.
"Ma la torta?" Urla lui, ricordandosene all'improvviso.
"Calmati Jin, ce l'ha Jungkook. Sta parcheggiando" preciso, prima che possa chiedermi dove sia."D'accordo- poi dando un'occhiata all'orologio- Jimin e Yoongi dovrebbero arrivare a momenti".
E infatti...
"MA CIAOOOO!" E Jimin piomba in cucina.
Faccio un salto e mi giro verso di lui, con una mano sul cuore che batte all'impazzata."Ma sei coglionee" urlo.
Sentiamo Jung-Su ridere, "lo zio Jimin è coglione".
Jin spalanca gli occhi, uscendo dalla stanza.
"Non si dicono queste cose Su, non devi ascoltare zio Tae". Noi non possiamo far altro che ridere.Usciamo dalla cucina e troviamo Jungkook e Yoongi.
Nel frattempo Namjoon arriva con Jung-Su sulle spalle.
Il piccolo gli tira i capelli, mentre Nam fa finta di lamentarsi dal dolore."Dai, tutti a tavola. È pronto".
Passiamo una serata tranquilla, oddio mica tanto tranquilla. Jin bisticciava con Namjoon, perché lui voleva far assaggiare a Su un po' della sua birra.
"Namjoon!! Ha solo cinque anni" alla fine, Jung-Su l'ha bevuta comunque.Quando ormai si è fatto tardi e tutti abbiamo finito di mangiare, il piccolo Su scende dalla sedia, abbracciando la gamba di Jin.
"Papà ho sonno" dice, per poi sbadigliare e stropicciarsi gli occhi con le piccole manine."Oddio Jimin, ma lo sai che le mani di Su sono grandi quanto le tue" lo prende in giro Jungkook.
Jimin gli lancia una posata appresso, che Jungkook schiva prontamene.
"Quanto sei cretino". Poi però alla fine ride pure lui.Quando Jin torna, dopo aver messo a letto Jung-Su, Jungkook si schiarisce la voce.
"Ho qualcosa da dire" annuncia, dandosi arie di grande importanza e infilando la mano nella tasca dei jeans.Ad un certo punto Yoongi urla, "oddio Taehyung, guarda lì" e indica un punto fuori dalla finestra. Io mi giro velocemente, ma non vedo niente.
"Ma cos..." le parole mi muoiono in gola, quando voltandomi ancora verso di loro, vedo Jungkook con in mano una piccola scatolina aperta.
Dentro c'è un anello semplice, ma bello."Taehyung, vuoi sposarmi?" Mi copro la bocca con le mani e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
"Dio Jungkook. Certo che voglio" e gli salto in braccio, baciandolo.Tutti applaudono e Namjoon fischia persino.
Mi stacco da lui ridendo.
"Ti amo" gli dico, con un sorriso a trentadue denti.
"Ti amo" e ricambia il mio sorriso.FINE
Siamo arrivati alla fine di questa storia, un po' mi dispiace. 😢
Comunque ho già pubblicato il primo capitolo della nuova storia, si intitola "Dangerous Love".
Se vi va dateci un'occhiata.

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Paradise ~KookV~
Teen FictionJungkook tenta in ogni modo di uscire con Taehyung, ma lui non ne vuole sapere. Ma cosa succederà quando si ritroveranno a dover vivere insieme? ATTENZIONE presenza di •Smut •Linguaggio volgare •Scene violente