Paradise ~KookV~

Capitolo 5

Sono le otto e venti quando scendiamo di corsa in garage.
Faccio per aprire la portiera della Range Rover, ma Jungkook mi blocca "oggi non andiamo con quella, è tardi. Prendiamo l'Audi" dopodiché apre lo sportello dell'Audi R8 nera ed io mi affretto a seguirlo.

Mette velocemente in moto e da gas un paio di volte, giusto per il gusto di farlo.
"Cazzo quanto amo questa macchina" ride urlando, sovrastando il ringhio del motore.
Io scuoto la testa e sorrido vedendolo così eccitato solo per una macchina.
Dopodiché fa retromarcia ed esce velocemente dal garage, apre il cancello e sfreccia sulla strada, verso scuola.

Nonostante stia andando a quasi duecento, rimango composto sul sedile e guardo fuori, con il gomito appoggiato al finestrino. La velocità non mi spaventa, anzi mi piace.
Jungkook appoggia improvvisamente una mano sulla mia coscia, ma non è come al solito, questa volta una scossa mi attraversa, fino ad arrivare al mio basso ventre. Stringo le gambe per impedire di eccitarmi, ma lui se ne accorge e stringe la presa, facendomi arrivare un'altra fitta di piacere.

Mi mordo le labbra per non ansimare. Oggi ci stiamo spingendo un po' troppo oltre e la giornata è appena cominciata. Non voglio immaginare che forse tutte le mie giornate saranno così, d'ora in poi.

Jungkook muove su e giù la mano sulla mia coscia, avvicinandosi sempre di più al suo obiettivo.
Non so perché non l'ho ancora allontanato, so solo che quello che sta facendo mi piace troppo.
Sotto il suo tocco sono diventato duro e lui lo ha appena notato.
"Ci eccitiamo con niente qui eh?" Dice con un ghigno ed io tento di guardarlo male, ma quando sento che passa una mano sul mio rigonfiamento, tiro indietro la testa ed ansimo.

Lo guardo mordendomi il labbro, noto il suo sguardo farsi più cupo e smette di sorridere, si lecca le labbra e poi riporta l'attenzione sulla strada, ritraendo la mano.
Sono deluso, lo ammetto. Ma sono ancora di più imbarazzato e mi sistemo meglio sul sedile.

Mi sento uno stupido, mi è venuta un erezione per niente, non che Jungkook sia niente, ma a momenti venivo per un semplice tocco. Mi riprometto che non succederà più una cosa del genere.
Quando finalmente mi decido a guardare Jungkook, noto che ha le nocche bianche, talmente stringe il manubrio e stringe i denti.
Guardo più in basso e noto che anche lui ha un problemino nei jeans.
Mi mordo il labbro e tento di non ridere, sono un po' compiaciuto di sapere che è tutto merito mio se si è eccitato così tanto.

"Ti fa ridere questa cosa?" Chiede guardandomi male ed io smetto subito di sorridere, si lecca le labbra e riporta lo sguardo davanti a se.
Fisso le sue labbra, più lucide adesso che le ha bagnate, e mordo le mie. Sento il desiderio di baciarlo.
Mi do mentalmente uno schiaffo, devo smetterla di pensare queste cose.

Finalmente arriviamo davanti a scuola e scendo di corsa, non voglio rimanere un minuto di più in quella macchina.
Jungkook parcheggia mentre io sono quasi arrivato all'entrata, corro a perdifiato lungo scale e corridoi, fino ad arrivare davanti alla mia classe.
Guardo l'orologio, le otto e quarantacinque.
Apro la porta e immediatamente tutti li sguardi dei presenti si girano verso di me "mi scusi il ritardo prof, ho avuto alcuni problemi" dico con il fiato corto. Non mento, Jungkook è un vero e proprio problema.

La professoressa mi guarda male "è la terza volta in questo mese, Kim. Non tollererò un altro ritardo, ora vai a sederti" mi urla con la sua voce stridula, cammino verso il mio banco ma trovo Yoongi seduto accanto a Jimin. Rivolgo uno sguardo curioso e Jimin fa segno che mi spiegherà dopo.
Quindi prendo posto alla fila affianco alla loro, Jungkook entra tranquillamente in classe, con le mani in tasca e lo zaino che pende da una spalla. Tutti li sguardi adoranti delle ragazze si posano su di lui, ma Jungkook le ignora e cammina a passo spedito verso il banco vuoto, accanto al mio.