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Harry tornò a casa lentamente e a piccoli passi, non perché sentisse il peso e la fatica di un percorso  tanto lungo, ma perché nella mente gli vorticava un turbinio di pensieri che non gli permetteva assolutamente di stare calmo e di ragionare.

Arrivò a casa stanco morto e non trovò nemmeno la forza di prepararsi qualcosa da mangiare.

Si sdraiò invece sul letto e scoppiò a piangere, bagnando, con le sue lacrime, il proprio cuscino.

Rimase in quella identica posizione per buona parte del pomeriggio e solo verso le cinque si alzò, per preparare a Louis la cena.

Il ragazzo dagli occhi blu rientrò come al solito poco prima delle sei e mezza e, dopo essersi lavato nel bagno sul retro, si sedette a tavola affamato.

All'inizio, impegnato a mangiare il riso che aveva nel piatto, non fece caso al fatto che Harry non stesse mangiando nulla, poi, però, se ne accorse e chiese:

" Non ti sono passati ancora i disturbi di stomaco? "

Il riccio chinò gli occhi, li strinse per non mettersi a piangere e scosse ripetutamente la testa.

Louis, ignaro del dramma interiore che il marito stava vivendo, bevve un sorso di vino e disse:

" Dovresti andare dal dottore che sta ai piedi del monte. Dicono che sia molto bravo,  vedrai che ti darà qualche erba da prendere "

Harry prese un respiro profondo, cercò di trovare dentro di sé la forza per parlare e, alla fine, riuscì a sussurrare:

" Ci sono già stato questa mattina..."

Louis lo guardò corrugando la fronte perplesso e chiese:

" E cosa ti ha detto? "

" Io...io...aspetto un bambino..." rispose Harry pallido come un cencio.

Louis divenne bianco come un cadavere, irrigidì i muscoli del viso e strinse i pugni con rabbia.

Non fece alcuna domanda, non chiese nessuna spiegazione, sapeva benissimo che il figlio che il marito portava in grembo non era suo e non poteva essere altrimenti dato che loro due non si erano nemmeno sfiorati.

Quel bastardo di Simon Cowell non solo aveva rovinato il suo matrimonio, ma in più, per completare l'opera, aveva lasciato nel ventre di suo marito il suo maledetto seme.

Voltò lo sguardo su Harry che lo fissava con occhi colmi di disperazione, ne colse la muta richiesta di aiuto, ma fece finta di nulla e, semplicemente, si alzò da tavola e uscì di casa.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora