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Harry si svegliò presto il mattino successivo, aprì le ante della finestra, guardò fuori e spalancò gli occhi scioccato.

Fuori, sul prato, c'erano tre grossi cani arruffati e, accanto a loro, Louis, con in braccio Connor che dormiva.

Si precipitò fuori dalla porta e biascicò:

" Cosa è successo? "

Louis sollevò su di lui due occhi stanchi e malinconici e disse:

" Ieri sera ti ha lasciato andare a dormire, poi è uscito di casa ed è venuto a cercarmi. Si ricordava della vecchia capanna dove mi rifugiavo quando i miei genitori mi sgridavano e si è diretto lì. Nel bosco ha trovato questi cani, i famigerati Figli del Diavolo e sono diventati amici. So che sembra assurdo, ma l'hanno scortato da me.
È venuto a cercarmi per riportarmi a casa..."

Harry si lasciò cadere sul prato e fu subito circondato dai tre cani che gli fecero le feste.

Li accarezzò senza paura, incurante del fatto che fossero infangati e sporchi e mormorò:

" Non mi spiego come Connor possa volerti così bene...."

" Nemmeno io " sussurrò Louis di rimando, " nemmeno io. So solo che, se tornassi indietro, mi comporterei diversamente con lui, con lui che merita tutto l'amore del mondo "

Connor si svegliò proprio in quel momento, si stropicciò gli occhi e sorrise, non appena vide Harry.

" Papà, sono andato a prendere papà e a riportarlo a casa e ho trovato anche tre amici. Possiamo tenerli? E possiamo tenere anche papà? "

Harry avrebbe voluto non scoppiare a ridere, ma non ce la fece, così si lasciò andare ad una risata che gli mancava da troppo tempo.

Louis, inizialmente, rimase perplesso di fronte al comportamento del marito, poi, però, un leggero sorriso si dipinse sulle sue labbra e anche Connor lo imitò.

" Allora teniamo tutti, papà? " riprovò quindi il bimbo, battendo le mani.

Gli occhi verdi di Harry incrociarono quelli blu di Louis e il riccio vi lesse paura, malinconia e disperazione.

Prese un respiro profondo, si sistemò i capelli per non rivelare la sua agitazione e, alla fine, sussurrò, cercando di alleggerire l'atmosfera:

" A patto che tutti e quattro si facciano un bel bagno! "

Louis si aprì in un meraviglioso sorriso, mentre i tre cani, come se avessero capito cosa sarebbe loro spettato, misero la coda in mezzo alle zampe e uggiolarono dispiaciuti.

Connor li consolò uno a uno e dichiarò:

" Adesso sono i nostri cani e li chiamiamo Uno, Due e Tre! "

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora