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" Non risolverai la questione uccidendoti "

Louis lasciò cadere per terra il coltello per lo spavento e si trovò davanti Harry, comparso all'improvviso dietro di lui.

" Ho sentito tutto ciò che hai detto a Connor " sussurrò avanzando nella stanza " ma non mi commuovi, mi dispiace. Ti ho perdonato una volta, ma non lo farò una seconda.
Hai ucciso tu mio figlio, tu con il tuo odio e la tua cattiveria.
E...e pensare che lui ti voleva così bene, ti cercava così tanto...."

Louis chinò gli occhi e li strinse, per evitare di piangere nuovamente.

" Non volevo che gli succedesse questo...." farfugliò in modo quasi incomprensibile " non volevo...."

" Non conta nulla il fatto che tu non lo volessi, conta solo ciò che hai detto..." continuò Harry implacabile.

Louis cominciò a tremare, incapace ormai di reagire, chinò la testa sul letto ed iniziò a singhiozzare, con il volto premuto sulla coperta.

Ad un certo punto sentì tirare leggermente i capelli, ma non ci fece caso, convinto si trattasse di una sua suggestione, poi, però, sentì ancora tirare e sollevò la testa perplesso.

Connor aveva gli occhi aperti, anche se il suo sguardo era vacuo e assente.

" Connor..." sussurrò.

Harry lo spinse via in malo modo e si precipitò accanto al figlio, prendendogli le mani.

" Amore, piccolo mio, come stai? "

Connor volse gli occhi, ma sembrò non vederlo anche se gli occhi erano fissi su di lui.

Harry, allora, corse a chiamare il dottore e Louis ne approfittò per sedersi accanto al bimbo.

Prese una manina fra le sue e la baciò dolcemente, sussurrando:

" Piccolo, coraggio, fai uno sforzo, torna fra noi..."

Connor corrugò la fronte, sbattè le palpebre più volte e poi volse lo sguardo su di lui.

All'inizio gli occhi scuri apparvero ancora velati, poi, però, un guizzo di vita comparve in essi e un piccolo sorriso gli incurvò le labbra.

" Connor...piccolo..." sussurrò nuovamente Louis.

" Papà...." mormorò il bambino.

Louis scoppiò a piangere e si lasciò cadere sul letto, farfugliando richieste di perdono e frasi senza senso.

Allungò una mano e accarezzò la guancia di Connor, che, seppur a fatica, si rannicchiò su se stesso e avvolse le braccia intorno al suo collo.

" Perdonami, piccolo, ti prego....perdonami...."

" Io ti voglio bene..." lo confortò il piccolo, baciandogli la guancia.

Louis, allora, lo strinse a sè ed è così che li trovò Harry, giunto nella stanza insieme al dottore.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora