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Il dottore, senza tanti giri di parole, parlò di un vero e proprio miracolo e sua moglie accese subito un cero alla statua di San Cristoforo che teneva in casa.

Venne però deciso di tenere Connor ancora sotto osservazione, così Louis e Harry uscirono dalla stanza per lasciarlo riposare.

" Voglio che tu te ne vada di casa " disse il riccio una volta che furono soli " vai dai tuoi genitori, vai dove vuoi, ma non desidero più averti vicino "

Louis chinò gli occhi e sussurrò:

" Connor mi ha perdonato e Pauline è anche mia figlia..."

Harry lo guardò a muso duro e sibilò:

" Tu non hai alcun diritto nè su di me, nè su di loro. Se sei un uomo e hai un briciolo di coscienza, ammetterai che ho ragione. Ti ho perdonato una volta, una seconda non ci riesco. Io rimango qui con Connor e, quando torno a casa, voglio che tu non ci sia più "

Detto questo non gli lasciò nemmeno il tempo di replicare, infatti si voltò e tornò in casa.

Louis prese un respiro profondo, ricacciò indietro le lacrime che gli pizzicavano gli occhi, salì sul carro e si avviò verso casa.

Riportò il carro ai suoi genitori, li avvisò della guarigione di Connor, poi si diresse alla sua abitazione.

Entrò, prese qualche vestito, lo mise nella sua borsa malconcia e se ne andò, senza dirlo a nessuno.

Harry ritornò a casa con i bambini dopo due giorni e non si stupì di non trovare Louis.

Connor, ancora un po' intontito dalla botta ricevuta, chiese invece:

" Dov'è papà? "

" È partito per lavoro " rispose vago Harry e il bimbo, nonostante avesse solo cinque anni, non ci credette.

Si mise così ad aspettarlo ogni giorno, da mattina fino al tramonto, seduto sul suo piccolo sgabello di legno sotto il melo del giardino.

Harry cercò di farlo desistere, ma non ci fu verso e tutti quelli che passavano e lo vedevano provavano tenerezza per lui e per il fatto che stesse aspettando il suo papà partito per lavoro.

Harry usò infatti quella scusa con tutti e tutti parvero crederci, anche se alcuni, i suoi genitori in testa, pensarono che non fosse la verità.

Connor, però, dopo circa un mese, si rese conto che il suo papà non sarebbe tornato, così una sera decise di andare lui a cercarlo.

Prese il suo cavallino di legno, aspettò che Harry fosse addormentato ed uscì in silenzio dalla porta.

Ius primae noctisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora