10. Diagon Alley

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Quando Severus entrò insieme a Lily, si stagliò davanti ai loro occhi un locale molto oscuro; pochissima luce filtrava attraverso le finestre incastonate nel muro di fronte. Alla sua sinistra vi era un lungo e massiccio bancone in mogano dove vi erano seduti numerosi maghi e streghe dall'aspetto bizzarro: alcuni indossavano lunghe vesti di colori sgargianti, taluni con fantasie che s'ispiravano agli astri del cielo; altri invece con motivi damascati ed altri ancora con tuniche molto antiche. Al bancone vi era un signore di mezz'età intento ad asciugare boccali che a Severus ricordavano tanto delle bocche di drago. Proprio nel centro della sala vi erano altri maghi e streghe tutti intenti a sorseggiare bevande di ogni tipo; alcune dall'aspetto invitante altre invece che somigliavano a grandi dosaggi di veleno dagli strani colori. Vi era un piacevole brusio: chi parlava di scommesse, chi di creature magiche, Severus poteva giurare di aver sentito una vecchia strega dai capelli bianchi dire di possedere un uovo di drago marino nella sua vasca da bagno. Severus sentì un leggero pizzicore sotto la pelle; era una strana sensazione di entusiasmo, quasi incerto, ma estremamente divampante. Era sicuro di essere nel posto giusto, tra la gente giusta; non c'era cosa al mondo che fosse più perfetta di quel luogo, forse solo Hogwarts.
 Qualche istante dopo essere entrati, molti commensali si girarono ad osservare incuriositi i tre viandanti sulla soglia del pub, borbottando:
-"Ehm, sì, be'... Ci osservano perché, perché..." iniziò Eileen, con un certa nota d'insicurezza nella voce "Suvvia ragazzi non sono abituati vedere gente vestita con abiti babbani. Direi di andare di là" indicò il bancone "sono tanti anni che non vengo qui!".
-"Perché Signora Piton... Lei veniva qui?" chiese Lily stupita, i suoi occhi erano diventati luminosi e scintillanti come riflettori.
-"Ovviamente cara, tutti nel mondo magico vengono qui al Paiolo Magico, è uno dei tanti bei posti dove incontrarsi per scambiare due chiacchiere e bere qualcosa!"
Severus avanzò lentamente verso il bancone quando un mago col mantello scuro e grossi baffi riccioluti aveva iniziato a fissarlo. Non gli piaceva che la gente lo fissasse: quando nel mondo babbano lo facevano gli altri erano sempre in arrivo guai, soprattutto se a fissarlo erano i suoi coetanei. Deglutì sonoramente, un po' imbarazzato, poi il mago baffuto si congedò con un sorriso e battendo il suo boccale di un dorato liquido schiumoso sul tavolo in legno, facendolo traboccare qua e là, senza che Severus capisse il perché delle sue bizzarre azione. Ma gli aveva sorriso, e quello equivaleva ad un perfetto benvenuto a cui non poteva anelare di più.
Severus si voltò a guardare il soffitto: grossi e antichi lampadari pendevano proprio sopra la sua testa, vi erano delle candele incastonate strategicamente che gocciolavano ritmicamente a terra, formando grosse colate di cera asciutta. Una delle gocce cadde dentro il bicchierone di un mago con una bellissima tunica blu notte di velluto e Severus soffocò una risata quando questi bevve un sorso dal suo bicchiere dove vi era appena precipitata la cera.
-"Buongiorno, dovremmo andare a Diagon Alley" Eileen si era avvicinata al bancone per chiedere informazioni.
-"Ah sì certo, si rechi pure nel cortiletto qui dietro..." rispose il locandiere dalla voce rauca indicando una grossa porta proprio accanto al bancone.
-"Seguitemi ragazzi..." concluse Eileen, appoggiando le mani sulle spalle di Lily e Severus e spingendoli delicatamente in avanti. Oltrepassarono la porta e arrivarono al piccolo cortiletto retrostante al locale dove un muro di vecchi mattoni gli bloccava la strada.
-"Interessante..." disse Severus sarcastico mentre scuoteva braccia avanti e indietro. Quella non poteva essere davvero la fine del loro viaggio, era certo che ci fosse qualche strano arcono da risolvere, tuttavia volle fare dell'ironia per nascondere la sua velatura di delusione.
-"Non fare lo sciocco, Severus!" bofonchiò Eileen mentre estraeva la bacchetta da sotto la giacca "State a vedere". Picchiettò agilmente tre precisi mattoni del muro, quasi come se stesse seguendo una figura circolare, allora questi cominciarono a tremare e a muoversi, creando micro frane di cemento e polvere tra le fenditure. Si ritrassero l'uno dall'altro, aprendo un varco nel muro e offrendo una vista al di là dell'immaginabile a Severus e Lily.
-"Benvenuti a Diagon Alley!!" esclamò trionfante Eileen. Severus non riuscì a fare altro che sgranare gli occhi e controllare il respiro; il suo cuore tracimava di gioia da ogni parte. 
Tutti e tre avanzarono in un flusso gremito di streghe e maghi di ogni età, vestiti nei modi più eclettici possibili: chi sembrava indossare vesti risalenti all'età medievale, chi era ricoperto di lunghi e colorati tessuti scintillanti. Si potevano scorgere tra la folla alcune streghe e maghi che portavano appresso grandi calderoni al cui interno erano riposti oggetti di ogni tipo: telescopi, animali, ingredienti di pozioni. Accanto a Severus passò una strega abbastanza corpulenta con un grosso Fwooper appollaiato sulla spalla, intento a trangugiare sgraziatamente un grosso e viscido verme.
Ai lati della strada acciottolata vi erano edifici con particolari architetture, alcuni antichi, altri bizzarri e tutti di colori diversi: le vetrine erano colme di suppellettili che i due giovani non avrebbero mai potuto immaginare. Mentre avanzavano silenziosi per lo stupore, passarono accanto ad un negozio dove vi erano appollaiati possenti e bellissimi gufi di ogni tipo. Lily iniziò a stringere forte il braccio di Severus, allora lui si rivolse a lei, curioso di vedere ancora quella luce nei suoi occhi:
-"S-S-Sev... S-stiamo facendo lo s-stesso s-sogno?" chiese Lily; sul suo volto si era dipinta un'espressione del tutto sbalordita, attonita. La sua bocca dischiusa si apriva progressivamente per lo stupore ogni qual volta notava un particolare stravagante. Severus sentì un moto di orgoglio montargli nel petto: era stato lui a condurla nel suo mondo, lui ad averla addestrata a quello, e ora che i suoi racconti e descrizioni erano diventati realtà non poteva fare altro che sciogliersi di gioia per lei, con lei.
-"No, Lily..." Severus si diede un pizzicotto "No, non stiamo affatto sognando!" Severus rimase a bocca aperta.
-"Come prima cosa, dobbiamo andare alla Gringott, la banca dei maghi per scambiare il nostro denaro!" Eileen richiamò la loro attenzione indicando un grosso edificio candido "Credo di avere anche un'altra una piccola commissione da fare là dentro" Eileen frugò in una tasca "Ah Lily cara, dopo ti spiego come funzionano i soldi qui!".
-"Grazie, Signora Piton!"
Insieme si diressero verso il mastodontico e altero edificio in marmo che si ergeva al di sopra di ogni altra costruzione a Diagon Alley; appena sotto le sue grandi colonne, dinanzi ad un imponente portone di bronzo, Severus alzò gli occhi e iniziò a leggere le iscrizioni sopra il portale:

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