24. Il nuovo cercatore di Grifondoro

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I giorni che seguirono la litigata con Lily -e la successiva pace arrabattata con ravvedutezza- furono abbastanza sereni e, come per scherzo, anche il tempo si rasserenò regalando miti giornate di splendido sole, sebbene la latitudine di Hogwarts.
Severus si accertò che tutto proseguisse e si evolvesse nel migliore dei modi possibili, questo voleva dire per lui prestare attenzioni al limite della pertinaceria a Lily, cercando di non risultare pesante ed asfissiante.

Le prime due settimane di lezione furono pressanti e nervose; i professori iniziarono ad elargire carichi di studio improponibili e lo stesso valeva per i compiti, fattori che costrinsero Severus e Lily a chiudersi in biblioteca anche dopo cena, finché Madama Pince non li cacciava via col suo sguardo ottenebrante.

La prima lezione di volo fu di certo la materia meno attesa da Severus, non perché non sapesse volare, anzi, dopo la brutta figura fatta durante la prima lezione in assoluto aveva avuto modo di riscattarsi dimostrandosi abbastanza abile a volare, piuttosto per la presenza di Potter e Black che non si lasciavano sfuggire nemmeno un'opportunità per insultarlo. Nonostante ciò raggiunse il campo di volo a cuor leggero, promettendosi di non curarsi dei loro insulti e scherni.
-"Buongiorno a tutti ragazzi miei!" si pronunciò Madama Bumb "Quest'anno impareremo tecniche molto sofisticate e pericolose ma confido nelle vostre abilità di provetti volatori: il giro completo e lo zig-zag! Avanti su, che aspettate?! Sulle scope!" concluse battendo le mani come un sergente di un esercito e i presenti -progressivamente- salirono in groppa alla propria scopa.
-"Ehi Mocciosus, mi raccomando sfracellati al suolo!" sghignazzarono Potter e Black provocando una risata generale da parte di tutti i Grifondoro. Lily rimase impassibile, in lontananza anche Remus non batté ciglio.
-"Ehi quattrocchi, vediamo quanto resisti!" irruppe Avery alzando le sopracciglia in segno di sfida.
-"Come ti permetti, schifoso!" Sirius s'interpose tra i due con fare feroce. Era incredibile e alquanto fastidioso come si accanissero su di lui; sembrava quasi fatto apposta per stimolargli una crisi mentale.
-"Occhio a come parli, sudicio traditore del tuo sangue..." Mulciber lo prese per il colletto, senza farsi vedere da Madama Bumb "Fai molta attenzione a quello dici, non metterti contro le persone che sbagliate, anche se credo che tu lo abbia già fatto..." concluse sibilando e digrignando i denti, gli occhi come fiamme.
-"Ragazzi!! Ho detto sulle scope!! Volete una punizione??" li riprese la professoressa e subito si ricomposero.

Il resto della lezione proseguì tranquillo e Severus ottenne ottimi risultati in volo nonostante fosse stato più volte strattonato da Potter che si faceva il gradasso. Rimase in equilibrio e con notevole abilità eseguì lo zig-zag perfettamente, senza alcuna complicazione o blocco di paura. Volare gli piaceva, ma preferiva farlo da solo, senza nessuno che lo additasse o che lo osservasse.
-"Ragazzi, un'ultima cosa! Ricordatevi delle selezioni del Quidditch della prossima settimana, le vostre squadre hanno bisogno di nuovi giocatori e potrebbe essere un'ottima occasione per tutti voi di mettervi in gioco!" concluse la professoressa, salutandoli infine.

Erano passati dei giorni e le selezioni incombevano portando grande fervore nei dormitori e nelle Sale Comuni delle varie case. In Serpeverde si vociferava di una certa Elizabeth Ambrose del quinto anno candidata per il posto di cercatrice e innumerevoli altri nomi per altri ruoli che destarono ben poco interesse a Severus. Non gli importava molto del Quidditch, i suoi interessi si concentravano maggiormente nelle materie accademiche e in particolar modo in Pozioni e Difesa contro le Arti Oscure. Quest'ultima materia, al primo anno, si rivelò profondamente interessante grazie alla straordinaria capacità d'insegnamento della professoressa Bloom, difatti quando Severus scoprì che la sua cattedra era stata presa da un altro professore non ne fu molto felice, tuttavia anche quest'ultimo si era rivelato estremamente capace e gradevolmente ambizioso.

Uno degli ultimi pomeriggi di sole, Severus e Lily si recarono lungo le sponde del Lago Nero per ultimare i compiti: lei ne approfittò per esporsi al sole e colorire la sua pelle quanto più possibile. Severus rimase invece all'ombra, sotto ad un albero con la schiena appoggiata al tronco.
-"Sev, che ne dici se domani andiamo a vedere i provini per il Quidditch? Sarebbe bello..." gli chiese, sdraiata al sole con le mani sotto la nuca.
-"Non posso Lily, ho molte cose da studiare e non ho tempo per quello sport da bamboccioni..." le rispose bofonchiando e senza staccare gli occhi dal libro. Lily non si era mai interessata così tanto al Quidditch e gli sembrava davvero strano che volesse presenziare -addirittura- alle selezioni.
-"Uff..." sbuffò spazientita, voltando il capo dalla parte opposta, concentrando ogni sua attenzione chissà dove.
Che facesse pure a modo suo, lui non voleva andarci; gli stava sui nervi l'idea di dover andare al campo di allenamento per vedere dei ragazzotti tronfi -soprattutto quelli di Grifondoro- atteggiarsi come campioni. Era qualcosa che davvero tollerava a stento. 
Severus continuò a leggere le pagine del suo tomo di grammatica latina; in quelle settimane aveva appreso già molte cose iniziando a destreggiarsi un poco con la lingua che gli interessava moltissimo. Da qualche tempo aveva intuito che aveva una connessione molto intensa, intima e profonda con la magia; quasi come se fossero nate insieme, come se avessero coesistito nei millenni. L'interesse cresceva sempre di più tanto quanto la voglia di sperimentare cose nuove e fare qualcosa di grande, memorabile, ma ancora non sapeva come. Necessitava di più tempo e altrettanto studio per arrivare a conclusioni brillanti in ambito accademico.
In quel momento Lily si tirò su, mettendosi a sedere e dandogli di spalle, incrociando infine le braccia. Si comportava sempre così quando si offendeva e di certo Severus non si sarebbe lasciato trascinare nel vortice delle loro infruttuose e infantili discussioni ancora una volta. L'unico modo per addolcirla era cedere ai suoi desideri.
-"E va bene!" sospirò seccato "Ci verrò!". richiuse e posò il libro sulle gambe, in attesa di un suo qualsiasi segnale. Avrebbe ceduto da un momento all'altro infatti, poco dopo, Lily si girò soddisfatta con un raggiante sorriso, poi scrollò la testa facendo svolazzare i capelli al vento:
-"Sapevo che avresti detto di sì!". canticchiò le ultime parole con felicità, avvicinandosi a lui e dandogli un buffetto sul naso, sorridendo come solamente lei sapeva fare. Severus rimase immobile con gli occhi spalancati e la bocca aperta, non era la prima volta che Lily lo faceva, ma il suo volto si colorò di rosso senza nemmeno riuscire a nasconderlo. Lasciò che il suo sguardo seguisse l'amica mentre si rimetteva il maglioncino, in completa e disperata adorazione.
-"Sev ho fame" scattò lei nella sua direzione, tirandolo per una manica "Andiamo?".

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