«vattene!»urla mia madre.
«è la sua vita,non puoi scegliere te per lei!»replica mio padre.
«e tu che ne sai?non c'eri mai quando era piccola!»
«è un'adolescente»
«fuori da questa casa!»
Calò il silenzio in tutta la casa, ero rinchiusa in camera mia che piangevo.
Oggi sono due anni dalla morte di mia cugina.In casa ritorna il caos:
"ESCI DA QUESTA CASA!»urla mia madre
Silenzio, solo un rumoroso silenzio.
«è la sua vita..»dice mio padre con tono pacato uscendo di casa;mi avvicino alla finestra e vedo la sua auto che si allontana dal viale principale di Villa Argent.
«Tu vas me manquer, papa(mi mancherai papà)»dico asciugandomi una lacrima.
Il rumore dei tacchi di mia madre irrompe nella stanza,è lei la prima a parlare:
«Cathrine,dobbiamo parlare»dice
Mi volto e mi siedo sul letto.
«dimmi», «io e tuo padre abbiamo deciso di mandarti da zio Chris. Almeno per qualche mese»
«avete o hai?»chiesi.
Non fece caso alla mia domanda «Abbiamo notato,che in questi due anni sei cambiata. Sei dimagrita,mai non hai fatto alcun tipo di sforzo,sorridi molto meno e stai rinchiusa sempre qui dentro.»
«solo per questo?»chiedo.
«si,solo questo»dice per poi uscire dalla stanza.«MAMMA!»
«Catherine,qu'est - ce que tu cries, on est dans un cirque?(cosa urli,siamo per caso a un circo)?»dice, Dio perché deve iniziare a parlare francese?
«non parlare in francese ti prego»le dico
«va bene,cosa vuoi?»chiede scocciata.
«ridimmi perché devo andare da Zio,per quanto e dove?»
Fa un respiro profondo e prendere fiato:
«Catherine,ora che io e tuo padre abbiamo litigato inizierà un lungo periodo,nel quale,dovremmo andare sempre in tribunale.
Abbiamo visto che in questi due anni sei cambiata davvero tanto e ci stiamo preoccupando per la tua salute.
Perciò,visto che Chris è solo puoi andare da lui finché questo periodo non finisce»
«va bene,tra quanto parto?»chiedo curiosa.
«un mese circa»
Mentre salivo le scale, un dubbio mi ferma.
«dov'è che sta zio?»
«a Beacon Hills»(un mese dopo)
Settembre è alle porte,le foglie dai colori caldi regnano sulle strade di Parigi.
Manca un giorno alla partenza,le valigie sono in soggiorno;ed io sono qui a scrivere sulle pagine di questo diario.
"Caro diario,oggi sono 2 anni e 23 giorni dalla morte di Allison:mi manca tanto.
Ormai "mi manca tanto" è la frase che comanda ogni pagina del diario,ma è la verità.
Manca 1 giorno alla partenza e sono davvero in ansia.
Rivedrò la piccola chiesa dove ho dato l'ultimo saluto ad Allison,le ho preparato una lettera da lasciare alla lapide:
Cara Allison,sono qui dopo tanto tempo per raccontarti cosa sta succedendo nella mia vita,è passato un po' da l'ultima volte che ho sentito la tua voce:"so badare a me stessa" mi dicesti al telefono e da lì la tua voce è solo un lontano ricordo.
Avevi tutta la vita davanti ma il destino è stato crudele,tanto da punirmi anche me.
Sono da zio Chris,i miei genitori hanno divorziato,non ufficialmente,ma so come finiranno le cose.
Vorrei che ci fossi te qui con me,ad aiutarmi,qui fa schifo senza di te.
Le cose non sono cambiate,nemmeno io:porto ancora quelle converse con disegnato lo Stregatto,quelle che secondo te erano troppo infantili,porto ancora i jeans e porto ancora le felpe larghe.
Per la scuola ho ancora lo zaino con mille scritte,tra le quali c'è una tua che dice:"ovunque andrai,ci sarò sempre per te".
Ho ancora il diario marrone dove appunto tutto.
Ho ancora il vizio di mordermi le unghie quando sono in ansia.
Ho ancora il vizio di truccarmi e ristruccarmi perché non mi sento bella.
Ed ho ancora il vizio di sottovalutarmi.
Ma una cosa è cambiata:il mio sorriso.
Non è più quello di una volta,dove mostravo i denti,ora tengo la bocca chiusa e inarco un pochino le labbra.
Sembra una smorfia.
Mi ricordo di quando hai passato a Parigi 4 mesi,nei quali non si faceva altro che:stare sveglie fino a tardi e mangiare come maiali.
Ho ancora il bracciale che mi hai regalato per il mio 14º compleanno,quello che quando me lo hai dato mi sembrava un semplice bracciale,ma solo dopo che te ne sei andata ho notato che c'era scritto:" C+A"
E io non ti mai ringraziata.
Non lo mai fatto per niente.
Te invece eri sempre lì e dirmi:grazie.
Ma l'unico rimorso che ho è quello di non averti abbracciato più forte quando potevo.Spero che da lì potrai perdonarmi.
Ogni mattina apro gli occhi e spero di essere dentro un incubo,ma no,è la vita.
Mi manchi.
Cathrine Argent..Okay,è il gran giorno.
È da un mese che faccio il conto alla rovescia per partire:eccomi qui,all'aeroporto di Parigi.
Fuori splende il sole,cosa strana essendo Settembre.
«Mi avevano detto che avrei dovuto incontrare una Parigina,non un inglese»dice l'assistente che deve guardarmi finché non arriverò in California.
Viaggio da sola,mia madre non viene,non voleva venire al funerale di Allison figuriamoci ora.
«Francese da parte di mio padre e Americana da parte di mia madre,ma anche lei ha origini francesi»concludo.
Salgo sull'aereo e mi accomodo al mio posto,ci sono in tutto 10 posti,di cui 6 sono occupati:da me,un ragioniere Svizzero è una famiglia araba composta da;marito,moglie e due figli.
La mia babysitter si siede nei posti assegnati per le hostess.
«se hai bisogno chiamami,mi chiamo Hanna» dice per andarsi a sedere.
Il comandante annuncia che stiamo per partire,mi metto le cuffie e mi lascio accompagnare dalla voce di Zayn.Mentre viaggio ripercorro tutta la mia vita,di quanto mi faccia pena:sono stata messa al mondo da una cacciatrice e da uno dei politici più importanti della Francia,fin da piccola ho avuto tutto senza muovere un dito,ma non ho mai avuto l'affetto di due genitori,ero sempre un peso,messa al mondo come un errore,l'errore più imbarazzante che qualcuno potesse fare.
Vivo in una villa che appartiene alla famiglia di mamma da secoli,abbiamo cinque case sparse un po' per tutta Europa e fino a un mese fa andavo in una scuola privata.
Tanti potrebbero dire:"lamentati,hai tutto."
Si,ma lamento.
L'unica amica che avevo si è spenta due anni fa,quelle alla scuola privata avevano tutte la puzza sotto il naso continuavi a stare in contatto con loro solo se al compleanno li portavi regali sopra i 300€.
Mio padre non c'era mai quando ero piccola,mia madre stava a casa ma non badava a me.
La mia vita era perfetta da lato economico ma da lato affettivo per niente.Scendo dall'aereo,saluto Hanna e mi dirigo verso l'uscita.
È pieno di gente,non so dove sia mio zio.
Mi guardo intorno,nessuna faccia famigliare.
«Chris,Chris!»inizio a urlare.
«.Cathrine dove sei?»sento la voce di mio zio.
«ZIO!»urlo correndo,lo abbraccio forte.
«tua madre mi aveva detto che mi avrebbe mandato la sua piccola non una donna»sorride.
Dubito che abbia detto:"piccola" ma lasciamo stare.
«non esagerare»
«hai fame?»chiede prendendomi la valigia.
«molta», «che vuoi mangiare?»
«qualsiasi cosai»niziamo a incamminarci verso l'auto,mette il bagaglio in bauliera. Sto per salire quando noto che un ragazzo mi sta fissando con un ghigno.
Mi salutò, non sapevo chi era.
Rimasi ferma finché mio zio non misi in moto la macchina e saltai sul sedile del passeggero.L'aeroporto si fa sempre più piccolo,diventa una piccola luce,ormai lontana.
.
L'appartamento è bello,spazioso e tenuto bene:
Chris iniziò a farmi vedere la casa«qui c'è il bagno,la cucina è di là,qua il soggiorno e di là-»
«quella cosa è?»chiesi fermandomi davanti a una porta bianca.
«lo sgabuzzino.»disse« e qui c'è la tua camera»Entrando si vede subito il letto bianco,la scrivania sul lato destro,una mensola e una piccola libreria ai piedi del letto.
«non dovevi prendere tutte queste cose»dissi continuando a guardarmi intorno.
«era il minimo,so che no è facile venire a stare dall'altra parte del mondo..»queste sono le ultime parole che ho sentito prima di addormentarmi in un sonno profondo.
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𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋
Werewolfooo. ┊ 𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 ₊˚.༄「 𝙻𝙸𝙰𝙼 𝙳𝚄𝙽𝙱𝙰𝚁.」🐺🏹🥍 *:・゚✧ ❝ i want to shelter you but with the beast inside ❞ ━━━━━━ 愛 ━━━━━━ 𝐃OVE UNA RAGAZZINA TESTARDA VORRÀ SCOPRIRE LA VERITÀ SULLA SUA FAMIGLIA MA INCONTRERÀ IL 𝐒𝐔𝐎 𝐏𝐄𝐆...