𝚒𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚝𝚒 𝚊𝚖𝚘

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Le luci delle sirene della polizia diventavano sempre più forti ogni volta che ci avviciniamo.

Scendo dalla macchina notando un gruppo di tre ragazze interrogate dallo sceriffo,mi avvicino per vedere meglio la scena:una macchina è messa a tappo in mezzo alla strada.
«Catherine!»mi volto e Lydia,Malia e Kira vengono verso di me.
«ma che ci fate qui?»chiedo.
«ti ricordi quando ho detto che sono una messaggera della morte?»annuisco«il mio potere è quello di trovare cadaveri ma anche quello di sapere chi sta per morire:loro stavano per morire ed uno di loro è morto.»mi volto e solo ora noto l'ambulanza che sta trasportando barelle e una busta nera abbastanza grande da poter trasportare un corpo.
«chi ha causato tutto ciò?»chiedo.
«si pensa che sia stato un'incidente ma secondo me non è così.»
        *Chiamata in arrivo da Theo Reaken*
Dubito un po' per poi pigiare il pulsante:accetta.
Dopo poco risponde:

«che ci fai qui?»
«mi pedini per caso?»
«ti ho vista arrivare..erano tuoi parenti?»
«no,mio zio è un cacci-volevo dire che è un poliziotto e deve indagare..»
«torna a casa.»
«emm..scusami ma non penso che tu debba decidere cosa devo fare.»
«ti ho avvisata»
«ma vattene a..»
*chiamata terminata*
«mi ha riattaccato,che stronzo»sussurro mentre ripongo il telefono nella tasca posteriore dei pantaloni.
«chi era?»chiede Lydia.
«un amico»
«ehi Stiles!»urla Malia attirando l'attenzione di alcuni poliziotti.
Il ragazzo si avvicina,seguito da Scott «Catherine che ci fai?»chiede Stiles«mio zio è un cacciatore,è sempre coinvolto» «giusta osservazione.»
Rimaniamo in silenzio,nella speranza che qualcuno dica qualcosa«Catherine andiamo»Chris arriva seguito dalla sceriffo«di già?»chiedo«siamo su una scena del crimine,non a un parco giochi,forza andiamo»saluto tutti e mi incammino verso la macchina notando una una figura famigliare:Theo è appoggiato contro un pilastro.
«che stai guardando?»chiede Chris.
«no..niente.»salgo in macchina.

«mi spieghi perché siamo venuti via subito?»chiedo.
«zio?mi rispondi?»
«ZIO!»
«che c'è?»dice infastidito.
«perché non parli?»
«devi essere puntuale»
«sei arrabbiato per oggi?»
Sospira,capisco di aver centrato il bersaglio.

La sveglia suona puntuale.
«BASTA!»urlo facendo cascare il telefono,che in questo periodo sta rimpiazzando la vera e propria sveglia.
«sveglia!!»come fa mio zio ad essere sempre così allegro di prima mattina.
Mi alzo e mi appoggio sui gomiti:la stanza è come l'avevo lasciata ieri sera,disordinata.

«alle sedici ti voglio a casa.»dice Chris mentre parcheggia nel retro della scuola.
«ho capito.»apro lo sportello ed entro.
Nei corridoi sfrecciano ragazzi,alcuni mi vengono addosso,altri sono appoggiati all'armadietti:mi metto in punta di piedi,nella speranza di vedere un volto familiare,ma per mia sfortuna vedo solo Liam.
«che ci fai qui?»chiede infastidito.
«per tua informazione,io vengo a scuola qui.»abbassa la testa,è consapevole di aver detto la domanda più stupida.
«che vuoi?»chiedo.
«sei davanti al mio armadietto.»mi volto e noto che il mio è proprio accanto al suo.
«riesci a trovare il tuo senza perderti?»dice spingendomi.
«piacere affianco a te hai la tua nuova vicina di armadietto!»dico,mostrando un sorriso infantile e muovendo le mani a farfalla come se avessi appena fatto un numero di magia.
«oh no!»dice sbattendo delicatamente la porta sul suo armadietto.
Inserisco la combinazione,prendo i libri che mi servono per le prossime tre ore e vado verso la classe di francese.Noto che Liam mi segue«che fai mi pedini anche te?»dico pensando alla chiamata di Theo«seguiamo le stesse lezioni»dice accelerando il passo,velocizzo ancora di più il mio«puoi passare da un'altra parte»dico«passaci te!» «no» ci guardiamo negli occhi per pochi istanti e alla fine finiamo per correre entrambi.
Lo supero di qualche metro,la soddisfazione di voltarmi e farli il dito medio è forte ma voglio arrivare prima.

𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora