𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚂𝚌𝚘𝚝𝚝,𝚂𝚌𝚘𝚝𝚝 𝙼𝚌𝙲𝚊𝚕𝚕

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Sono passati giorni da quella chiacchierata,da quel bacio con Liam e da quando mi sento più sollevata.

Siamo riusciti ad avere delle informazioni in più riguardo la Bestia e stasera,proprio durante la partita più importante di Lacrosse,l'attaccheremo il piano è ottimo,io sarò sul tetto della scuola,il coach si è bevuto la scusa che io non mi sentivo bene e perciò non sono convocata.

Mi sono allenata molto per questa sera,stasera metterò in pratica tutto quello che ho imparato in sei anni di allenamento,sei anni in cui la mia unica preoccupazione era colpire un punto al centro di un cerchio.

Sono le sette e mezzo,la partita comincerà alle nove e quindici i ragazzi si stanno vestendo nel mentre ripetiamo le ultime fasi del piano:
«okay Scott,sai che devi fare?» richiede Chris per la settima volta, «si:quando Charlotte lancerà la freccia io cadrò a terra dolorante,mi farò levare e andrò da lei e chiederli dove sarà la Bestia»
Α risentire il piano,il mio battito cardiaco accelera ancora di più,Liam se ne accorge e mi prende per mano.
«Charlotte,tutto chiaro?»
«si,sono pronta» faccio l'occhiolino a Lydia,sono felice che abbiamo ripreso i rapporti.

I ragazzi se ne sono andati,rimaniamo io,la mia famiglia e le ragazze:
«noi andiamo,dobbiamo prepararci» escono di casa e anche io vado a preparare le ultime cose,mi dirigo in camera dove mi faccio una doccia e mi cambio,tutto d'un tratto bussano alla porta:
«avanti!»
«ehi Charlotte,puoi venire con me un'attimo?»
Faccio come dice,scendiamo nella stanza delle armi e ci fermiamo in una gabbia nella quale creiamo le frecce.
«che vuol dire?» chiesi tremante e emozionata allo stesso tempo,ansiosa di sapere cosa mi aspettava
«è arrivato il momento di perfezionarsi» mi porge una freccia,capii che cosa voleva fare:dovevo incidere il simbolo "Argent" su di essa,è un passo importante vuol dire che sei pronta per essere una vera e propria cacciatrice.

Sto attenta ad ogni lineamento che incido,devo fare uno stampo perfetto.
«sii più delicata» dice mio padre «se non mi stai attaccato ci riesco» sbotto per poi scusarmi.
«okay è pronto» sullo stampo regna un giglio argentato,che a breve sarà su quindici frecce.

(21:10)

Tra poco l'arbitro fischierà,vedo molta tensione da parte di tutti cerco in ogni modo di dirmi che andrà bene che il piano è ottimo ma so che qualcosa non sarà così.
«è normale avere ansia» mia madre,scusate,mia zia è accanto a me,dovrebbe essere nel parcheggio ma a quanto pare ha fatto un salto per salutarmi.
«e se andasse tutto male?»
«le cose devo pur cambiare qualche volta» tiene gli occhi fissi sul campo e qualche volta mi lancia delle occhiate,una domanda mi sorge spontanea:
«perché mi hai adottato?»
I suoi occhi si bloccarono e la sua mascella si irrigidì per qualche secondo,«non mi sembrava giusto ucciderti per una colpa non tua,cosa c'entravi?
Anche se all'apparenza ho un cuore freddo,io ti voglio bene Charlotte,tanto» e fu proprio in quel momento che sul suo volto apparì un sorriso vero e le scese qualche lacrima di commozione.
«grazie» gli sorrisi,mi diede un bacio sulla fronte e sparì nell'oscurità di Beacon Hills,nel mentre l'arbitro fischiò.

La partita è iniziata da un'ora circa,questa squadra è davvero forte ma è da un'ora che la Bestia non si fa vedere:
«qui Charlotte,avete avvisato nulla?passo» dico al woki-toki:ne abbiamo cinque in tutto contando anche il mio.
«qui Gerard,niente,passo»
«Malia mi ricevi?» chiesi,notando un frastuono dalla piccola radio.
«qui Lydia,niente»
«eccomi sono qui,nemmeno io,non c'è traccia» dice Malia dopo interminabili minuti.
«dove sei?» dico tra me e me.
«credo di aver visto qualcosa,si muove,è veloce,aiuto...*urlo banshee*»
Mi tappo le orecchie da quel suono così acuto,anche i giocatori in campo,Scott alza lo sguardo su di me:ed è proprio in questi casi che devi decidere se seguire il piano o mollare tutto per salvare qualcuno.
«Charlotte non abbandonare la tua postazione,ripeto non abbandonare la tua posizione» ripeté mia zia,Scott annuisce e capisco cosa devo fare,estraggo una freccia e la scosso in aria verso il bosco e scesi dal tetto.

L'interno della scuola era silenzioso,il vento batteva sulle finestre come in attesa di entrare.
Di Lydia ancora nessuna traccia ne tanto meno quella della Bestia.
Ho lasciato il woki-toki sul tetto,per non avere distrazioni:svolto l'angolo e mi ritrovo sull'immenso corridoio del lato est.
«Charlotte dove sei?» una voce risuona nella mia testa sembra quella di Lydia «Lydia dove sei?» urlai e riecheggiò nel lungo tubo:
«sono in..palestra» disse con un filo di voce,mi diressi lì sperando che io non ero pazza.
Eccola lì in mezzo alla grande sala,mi avvicino piano attenta a qualsiasi mio movimento:
«Lydia stai bene?» chiesi
«Charlotte,attenta!»

Venni scaraventata a terra da qualcosa,essa era davanti a me e il suo aspetto era davvero più spaventoso di come mi avevo raccontato.
Ruggì,si stava per scaraventare su di me,ma lo precedetti scagliandoli una freccia sul petto e un'altra:due freccia erano già state sprecate.
«Lydia scappa!» urlai rotolando per non riceve gli artigli della creatura nel mio petto.
La ragazza fece come le dissi e in poco tempo anche io ero nel corridoio a scappare della Bestia.
Mi trovai in un vicolo cieco c'era solo un muro e due stanze che non so dove conduco,una mano prese la mia e mi trascinò nella stanza a sinistra:
«Lydia!» dissi
«non abbiamo tempo,dobbiamo scappare» mi sussurrò
«hai qualche piano?» annuii e mi indicò una porta che conduceva ai giardini, «sicura di quel che fai?» chiesi «per niente» poi scappammo.

Anche fuori c'era il caos più totale:bambini e ragazzi che correvano da una parte all'altra urlando:
«oh mio dio»
Qualcosa atterrò sul cemento facendo scappare tutti,eccola lì:la cosa per la quale mi sono addestrata,una sfida,solo io e lei.
Alzai l'arco e gli scoccai una freccia e poi un'altra,Lydia si è rifugiata dietro a un'albero:
«Lydia!Vai ad avvisare mio padre!» urlai.

Mi rimangono due frecce:ne scoccai un'altra prima che la Bestia scaraventò il mio arco lontano distruggendolo.
Era la fine,sarei morta in quel preciso instante.
«No Charlotte!» Liam mi spinse via,la Bestia lo tirò su di peso tendono la sua presa sul collo.
La vista era annebbiata dal dolore alla schiena,mi rimaneva solo una freccia,non avevo l'arco ne tanto meno un'arma:solo il coraggio.

Mi alzai e iniziai a correre con la freccia ben salda alle mie mani,salto catapultandomi su di essa,Liam cadde a terra lontano da quel che si stava per svolgere:infilzai la freccia nel cuore della creatura,ma i suoi artigli finirono nel mio petto,il mio fiato finì di colpo.

So che cosa è questa sensazione,so cosa sta per accadere e questa volta sarà per sempre:
«non riesco a assorbire il tuo dolore» dice Liam
«perché non sento dolore -pausa- è tutto okay,è perfetto:sono nelle braccia del mio primo amore,della prima persona che io ho amato e che amerò per sempre,io ti amo Liam,Liam Dubar»
«no no!» per quel che riuscivo a vedere stava piangendo come tutti intorno a me.
«shh..devi dire a mio padre che-che»

-♡-
boom,questo capitolo penso che sia il mio preferito in assoluto,mi è piaciuto un sacco scriverlo.
La storia non è finita qui!
Leggete il prossimo capitolo!

𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora