𝚞𝚗𝚊 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚗𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚖𝚎𝚍𝚒𝚊

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Pov's Liam
Intorno a me c'erano solamente le luci di ambulanze e sirene della polizia,il corpo di Catherine coperto da un sacco nero:lei vale tutto solo questo?un sacco nero?
«Liam puoi ripetermi com'è andata?»lo sceriffo mi fa tornare sul pianeta terra«mi scusi,non me la sento»ho la voce rotta,nella testa rimbombano ancora le sue ultime parole "continua a vivere"non posso senza di lei,lei era la mia vita.
Mi aggrappo ad ogni ricordo che ho di lei:quando ha sussurrato quel "grazie" quando riusciva a tenermi testa e quando le sue labbra si incontrarono per la prima volta.
«Liam cerca di collaborare»mi rimprovera mio padre«scusami papà,se stanotte ho perso la mia fidanzata,scusami se ho interrotto una tua conferenza,ma hai un figlio che ha una vita!»non riuscivo più a trattenere le lacrime,le lasciai andare come quando apri l'acqua della doccia.
«non fa niente,mi dispiace»lo sceriffo mi da una pacca sulla spalla e scompare nel buio della notte.
«ehi»Scott arriva anche lui con la voce rotta«ciao»
si siede accanto a me,io osservo il cielo,lui Catherine.
«cosa hai provato quando Allison..»non continuo la frase consapevole che se l'avrei finita avrei solo procurato altri danni«quello che hai provato te:delusione.La delusione che non sei riuscita a proteggerla,la delusione che ti eri promesso che lei era la tua principessa e di solito sono loro che devo essere salvate ma alle fine ti hanno sempre salvato in ogni situazione.»si asciugò una lacrima.
«dopo quanto passa?»chiesi.
«non passa,è una ferita aperta.E avrai sempre dei rimorsi:il rimorso di non averla abbracciata abbastanza,di non averla baciata tutte quelle volte che eri preso dai compiti e lei ti bombardava di messaggi e il rimorso di non averli mai detto "sei bellissima" oppure "sei la mia principessa" abbastanza volte da renderti conto quando i suoi occhi fossero felici a sentire queste parole.Non passa:mai»si guardava le mani,sentivo dolore nelle sue parole,poi capii che si è come tolto un peso dalla schiena.
«ragazzi..»Lydia arrivò con il trucco colato,Stiles avvolgeva la sua spalla,Malia pianse per la prima volta e Kira andò da Scott«Liam mi dis-dispiace»dice Lydia abbracciandomi,inizio a singhiozzare.
Poi ci fu il silenzio più straziante della mia vita,nessuno disse nulla,tutti stavamo guardando la busta che copriva il suo corpo,spero di vederla arrivare dietro gli spalti ma cercavo di convincermi che se n'era andata.
«secondo voi dov'è ora?»chiedo«in che senso?»Malia è confusa e sinceramente lo sono anche io«tipo:inferno,paradiso?»dico«lei ogni giorno cambierà cerchio,un giorno in paradiso,un girono all'inferno e uno in purgatorio,non le sono mai piaciute le cose semplici»dice Lydia.
«è successo veramente?»chiede Stiles.
Nessuno dice niente,il silenzio è abbastanza per far capire il dolore di tutti noi.
«no,lei non andrà in paradiso,nemmeno all'inferno ne tanto meno in purgatorio:lei andrà da Allison»dice Scott,poi calò il silenzio.

I giorni passavano,speravo di vederla arrivare dalla porta principale della scuola,circondata da Lydia e Malia ma entravano tutti meno che lei.
Mantengo la promessa:continuo a vivere nonostante sia la cosa più dura da fare.
Mangio poco,qualche giorno proprio mai,quando mi alleno la cerco sugli spalti,la cerco nei corridoi,nelle foto persino nel mio cellulare.
La chiamo ogni giorno per sentire la sua voce registrata sulla segreteria,ogni volta che parte il "bip" inizio a raccontarli la mia giornata ed ogni giorno la invito a casa,l'aspetto fuori dalla porta ma non arriva mai.
Theo fa come se non fosse successo nulla,come se quello che ha fatto è un gioco che lo tranquillizza.
Oggi sono davanti al suo armadietto con un pennarello indelebile in mano,penso alle sue ultime parole:"non riesco a vivere se non ci sei te,torna presto qui è uno schifo"poi me ne andai lasciando la scritta visibile a tutti.

Pov's Catherine
Ho ancora la sua voce nella mia testa,i suoi occhi nella mia mente e le sue labbra erano ancora sulle mie,era come se avesse lasciato uno stampo.

Mi fa male la testa,sento gli occhi pesanti e il corpo freddo come la neve.
La prima cosa che vedo è un lettino bianco e un'infermiera che appunta qualcosa su un blocco;tutto questo l'ho già rivisto.
Mi alzo in piedi«dove sta andando?»mi chiede l'anziana signora dai capelli grigi e un carnato davvero bianco per una ancora in vita«sto bene davvero,ora posso vedere i miei amici?»mi guarda confusa«amici?»chiede«si,sono persone con cui installi un legame particolare»dico«signorina sa dove siamo?»chiede più confusa che mai«si,al Beacon Hills Emergenzy Hospital»mi fa sedere si china e inizia a parlare«cara,non siamo dove dici te,siamo in cielo»la testa inizia a pulsare molto forte e tutto inizia a girare «lei è morta.»poi tutto si fermò all'improvviso,come se quelle parole fossero "off" del mondo.
Cercavo di capire se era uno scherzo o la realtà che dovevo accettare«cosa?»fece un sospiro profondo e continuò«è stata uccisa da una freccia,non tornerà sul mondo dei vivi»mi prese per mano e mi mise davanti ad uno specchio,indosso un vestito bianco,delle ballerine come scarpe,ma sul vestito c'è del rosso:suppongo dove mi ha colpito la freccia.
Le lacrime iniziano ad uscire,ora mi spiego la carnagione bianca della signora,il mio corpo freddo,mi portò una mano al cuore:non batte.
«mi dispiace cara,ma ora deve uscire»mi accompagnò alla porta ed io uscii non so dove mi trovo ed ora che faccio?
I miei pensieri si fermano quando vidi il paesaggio che mi circondava:una neve bianca copriva tutto ciò che toccava,le persone che passavano erano vestite di bianco.
Inizio a camminare nel viale alberato,qualche goccia fredda ricadeva sulla mi schiena lasciandomi brividi su tutto il corpo;l'usignoli completano questo paesaggio.
La strada mi porta a un piccolo parco dove il silenzio è l'unica regola,c'è solamente una panchina,un laghetto e due altalene che se ti dondoli sei sopra il laghetto ghiacciato.
Una ragazza era hai piedi del lago,raccoglieva i pochi fiori che la neve non aveva consumato,decisi di avvicinarmi con cautela per non farla cadere.
Più mi avvicinavo,più aveva un aspetto famigliare,ha i capelli neri e una carnagione bianca come la neve circostante.
«mi scusi?»gli toccai la spalla e..

𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora