𝚕𝚊𝚌𝚛𝚒𝚖𝚎

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Stamattina il risveglio non è stato dei migliori,mi faceva male la testa e riuscivo a malapena a stare in piedi;Lydia mi è passata a prendere grazie al cielo non sarei mai arrivata a scuola se non fosse stato per lei,ma anche Liam si è svegliato male.
Quando gli ho dato un bacio sulla guancia mi ha ringhiato,e quandogli ho chiesto spiegazioni mi ha risposto con un "scusami sono stressato"non ci ho dato molta importanza ma ora non. mi sta proprio calcolando,si è seduto anche lontano da me a lezione.
Lydia mi fa tornare con i piedi per terra chiedendomi cosa c'è che non va «Liam si comporta in modo strano»dico grattandomi il gomito «forse sarà stanco,sai quando sei morta non ha dormito o mangiato per molto tempo,te l'ho detto sarà la stanchezza»non era preoccupata o almeno non lo dava a vedere,estraggo il diario di Allison e gli spiego la situazione «non so se sono capace,ins-insomma mi chiedi tanto»lo rigira  tra le mani come se fosse un marchingegno mortale «lo so,ma puoi provarci?»
«certo,provare non costa nulla»guardo l'orologio e le dico di andare a mangiare.

Scott e Liam sono tesi,anche Stiles ma lui lo da a vedere un po' meno di loro,lancio occhiate a Lydia e a Malia per sapere se loro sanno qualcosa ma hanno anche loro facce confuse dal comportamento dei ragazzi,decido di prendere in mano la situazione e chiarire questa cosa «okay,che avete voi tre?»alzano la testa,non rispondono «che è successo?»dice Malia,Scott e Liam si guardano,l'Alfa fa cenno al piccolo Beta «Catherine puoi venire con me un'attimo?»è la prima volta che mi risponde in una maniera che capisco,annuisco e ci dirigiamo verso i campi di Lacrosse dove regna il silenzio.
«perché volevi parlarmi?»chiedo prendendolo per mano,si irrigidisce frustata dal suo comportamento lascio andare la mano e mi faccio seria «okay che sta succedendo?ti comporti in modo strano,te lo ripeto,che succede?»aveva la testa tra le mani,le sue nocche erano diventate bianche «ehi ehi calmo,parliamone insieme:che sta succedendo?»alzò la testa,stava piangendo «Liam guardami» si asciugò le lacrime intento a dire qualcosa ma le sue labbra si muovevano senza emettere alcun suono.
Ero tesa,avevo paura di quello che stava per dire «Catherine io..io»iniziò con quelle parole «Catherine,ti lascio.»mi avevano colpito come proiettili,gli occhi si riempirono di lacrime pronte a uscire ma resistetti «co-cos-perché?»
mi guardò a lungo,squadrandomi da capo a piedi,si mordeva il labbro inferiore «per te provo solo un'attrazione fisica,niente di più»li non ce l'ho fatta più scoppiai in lacrime come una bambina che aveva appena perso il ciuccio,continuava a guardarmi a volte abbassava la testa,poi mi calmai «non è vero,c'è qualcos'altro,perché se no non avresti pianto quando sono morta,non mi saresti venuto a salvare quando Theo mi attaccò:perché?»mi guardò allungo ero stufa di essere usata come oggetto di cui l'unico scopo è usarlo per fare i propri comodi e poi buttarmi.
«cazzo Liam,RISPONDIMI!»urlai,abbassò la testa,ero furiosa iniziò a piovere in poco tempo i miei vestiti e i miei pantaloni furono completamente zuppi,le lacrime si mischiavano con la pioggia ma non tuonava per nascondere i singhiozzi.
«ho capito,sei abbastanza coraggiosi per dire le cose in faccia,ma quando si tratta di dire la verità sei solo un codardo.»me ne andai lontano da lì,lasciandolo li con i suoi motivi e con il mio cuore in frantumi;avevo il fiato corto,appoggiai la schiena al muro fino a toccare il pavimento.

Quando ami qualcuno, questo qualcuno diventa parte di ciò che sei.È in tutto quello che fai.È nell'aria che respire,nell'acqua in che bevi,nel sangue che ti scorre tra le vene.Il suo tocca rimane nella tua pelle come un tatuaggio,la sua voce nelle tue orecchie,i suoi pensieri nella tua mente.Conosci i suoi sogni perché quelli brutti ti trafiggono il cuore e quelli belli sono anche i tuoi.E non pensi che sia perfetto,ma conosci i suoi difetti,la verità profonda dentro al cuore,le ombre di tutti i suoi segreti,che però non ti spaventano:anzi te lo fanno amare ancora di più,perché tu non vuoi la perfezione.
Vuoi quella persona.

Il tempo scorreva e la pioggia continuava a scendere,venivano giù anche i fulmini:ma non avevo intenzione di alzarmi.
«Catherine,ma che ci fai qui?»Stiles mi portò nella Jeep,mi diede una felpa e mi chiese perché mi trovavo lì «dovevo rif-riflettere»i singhiozzi non se n'erano andati «ehi ehi,che hai fatto?»cercò di tranquillizzarmi ma non servi a niente.
«Stiles?»mi guardò «te a volte non ti senti come se ti mancasse l'aria,vorresti urlare ma non riesci neanche a parlare?»chiesi,ci rifletté un'attimo poi annui dispiaciuto «Fa schifo sentitisi così,è come essere divorati dal tuo stesso dolore.»a volte tutto ciò può ferire le persone ma ti devi pur sfogare con qualcuno.
«si lo so»aspettammo che la pioggia finisse,eravamo davanti alla porta principale.

Facevo respiri profondi,non sapevo che cosa mi avrebbe aspettata,se Liam aveva detto in giro false notizie su di me.
Stiles notava la mia ansia,mi avvolse in un'abbraccio «Stiles non dire niente»lo pregai,disse di si «Non piangere.Tira sul col naso.Stringi forte i denti.Chiudi gli occhi.Fai un respiro profondo.Asciuga il viso.Alza la testa.Sei forte.Non dargliela vinta.»disse mi aveva salvato quando pensavo di aver toccato il fondo mi ha aiutato «grazie Stiles»dissi,spalancammo la porta e entrammo.

Nessuno si è accorto di nulla,non ho incontrato Liam per i corridoi ne tantomeno qualcuno del branco di Scott.
Sono in bagno a cercare di sistemarmi il mascara,la porta si apre e entra Hayden:cerca di non tirare fuori il coltello.
«ciao»dico tornado a fare quello che stavo facendo,ma mi fa girare verso di lei tenendomi il polso ben stretto.
«che c'è?»sbuffo «so che Liam ti ha lasciato»
«si»dico semplicemente «ora ascoltami,lui sta con me quindi non provare a rubarmelo o te ne pentirai»era tranquilla,sembrava che io non gli facessi paura:ma nemmeno lei la faceva a me.
«va bene»dissi semplicemente,notò la mia sicurezza e mi fece la domanda che ora come ora non avrei mai voluto rispondere «come stai?»
Ripensai velocemente a Liam e al resto:dei nostri momenti,del mio addio e l'ultima volta a cui gli ho rivolto la parola.
Davvero volevo dargliela vinta?
Davvero volevo che lui mi vedesse come la ragazza affranta dal dolore?
Che avrei camminato a testa bassa per i corridoi?
Che avrei cambiato direzione se lo vedevo?
Che sarei andata a i suoi piedi a chiedere perdono?
Che non avrei mai più sorriso?
Che non avrei mai più provato il sapore della felicità?
"devi vivere"così mi disse Allison.
Tutto ciò,Liam,se lo sarebbe sognato.
La guardai negli occhi e sul mio viso si formò il sorriso più bello che avessi mai fatto «sto benissimo,non mi faccio abbattere da queste cose»non staccò il suo sguardo sul mio ma non aveva più quel sorriso sul viso,nei suoi occhi vedevo solo rabbia «tu vuoi farti male»dice a denti stretti «ma non ti biasimo,amo la vista del sangue»disse avvicinandosi a me mi avvicino al suo orecchio «una volta al mese vuol dire che non sei incinta»mi guardò con disprezzo le sorrisi e uscii dal bagno con un ghigno sul viso,mi sentivo bene.
«CATHERINE!Ferma!»urlò Malia dall'altra parte del corridoio «Malia che succede?»chiedo,mi prende e mi porta fuori «seguimi»disse.

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mi scuso per l'attesa,comunque il capitolo è incentrato solo sulla rottura di Catherine e Liam.
Perché Liam lo ha fatto?
Ha detto la verità o ha mentito?
Leggete il prossimo capitolo!

𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora