«sono Theo Reaken.»dice il ragazzo che,aveva un aspetto famigliare,non è un volto nuovo.
«vuoi rimanere lì per terra?»chiede,sono sempre in terra,avrei preferito che se ne andasse lasciandomi lì e invece sono qui a fare la figura della scema.
«ti do una mano»mi porge la mano,la afferro,appena sono in piedi mi volto per vedere se qualcuno mi avesse notata o se Scott mi fosse venuto dietro a cercare spiegazioni.
«da cosa scappi?»chiede«hai l'aria di essere spaventata..»ma dove cavolo l'ho già visto?
Lo guardo con gli occhi di chi ha bisogno di aiuto ma vorrei solo andarmene e lasciare che non si immischi nei miei problemi.
«okay,non sei una di molte parole quindi farò le presentazioni a modo mio:"piacere sono una ragazza senza lingua ma tu puoi chiamarmi.."»lo dice con la voce di una femminuccia,faccio un sorriso e poco dopo capisco che devo dire il mio nome«..puoi chiamarmi Catherine»dico«allora ce l'hai la voce»rido.
«da cosa scappi?»
«da un ragazzo di nome Scott»
«Scott McCall?»chiede
«si,lo conosci?»
«altro che!è una bella persona!»dice fiero
«mh,bellissima»borbotto.
«cosa?»
«niente..»
«hai l'aria di essere nuova qui in città,ti va di andare α bere qualcosa,offro io!»alza le mani in segno di resa.
«okay»sorrido.Il locale dove mi ha portato è a pochi isolati da casa mia,è piccolo ma nonostante ciò riesce ad accogliere molte persone,ha un'atmosfera calda e qui dal balcone di riesce a vedere come preparano questi frullati che sono la fine del mondo.
«ti piace?»chiede mordendo la cannuccia bianca.
«altro che!non ne avevo mai assaggiati così buoni!»mi pulisco il labbro inferiore con il pollice.
«allora mi stavi dicendo che ti sei trasferita da Parigi dopo che i tuoi hanno divorziato..»dice.
«e mi sono trasferita qui da mio zio Chris Argent,sai sua figlia,nonché mia cugina è morta due anni fa e quindi sono venuta qui per farlo sentire meno solo»
«hai detto Argent?»inarca il sopracciglio sinistro.
«si,perché?»
«no,l'ho già risentito come nome..»
«volete che vi porti qualcos'altro?»la cameriera del locale viene davanti a noi portando sul vassoio verde due frullati al cioccolato pronti per essere serviti.
«no grazie,siamo a posto così»estrae una banconota da dieci dollari,per poi darla in mano alla cameriera«tenga il resto.»
«beh grazie»dico«cercherò di sdebitarmi il prima possibile.»dico prendendo lo zaino.
«fai conto che sia un regalo offerto per farti dimenticare di Scott,a proposito,non mi hai detto perché stavi scappando»dice mentre si alza.
«nemmeno ti conosco»
«ma hai accettato di venire a bere un frullato con me,quindi ti fidi»ghigna.
Non ha tutti i torti alla fine è stato dolce e disponibile,non molti lo avrebbero fatto:posso raccontarli in breve quel che è successo.
«mi cugina stava con Scott,ma lui si è messo con Kira prima che lei morisse e lui si è inventato che si erano già lasciati»siamo già fuori dal locale,noni so dove stiamo andando ne tanto meno che ore sono ma mi sento bene qui con lui.
«Kira è la figlia del professore Yukimura?»
«si»
«beh,raccontami la storia un po' più nel dettaglio»dice mettendomi un braccio intorno alla spalla.
«è una storia moolto lunga»dico.
«amo le storie»e fu così che ci incamminiamo per le vie della città,immersi nella storia d'amore di Scott e Allison e non sapevo dove si stava andando.
[...]
«wow!una storia d'amore degna di un libro»dice.
«già,ci sarebbe stato anche un lieto fine..»dico.Ci sediamo su una panchina ad osservare il tramonto,mentre gli ultimi raggi di sole accarezzano la mia pelle riscaldandola e illuminandola,Theo è lì che cerca di fare un foto decente al sole,rido per la sua poco abilità di scattare una foto.
«cosa ridi?»
«davvero è così difficile fare una foto al tramonto?»
«si,è molto difficile!»
«ti insegno»mi alzo per mettermi accanto a lui,prendo il telefono e li faccio vedere.«hai visto è facile!»dico saltellando come una bambina dopo aver comprato un chupa-ciups.
«ma lo sapevo fare anche da solo,non volevo farti sembrare inferiore»dice
«certo certo,ti faccio vedere le foto di una prof-OH MIO DIO!»mi fermo di colpo:32 telefonate perse da mio zio,sono una ragazza morta.
«che succede?»
«senti oggi sono stata bene con te ma devo proprio andare..CIAO!»urlo mentre correvo,sperando che fosse quella giusta,nella direzione di casa.
Accendo il telefono e con qualche difficoltà richiamo Chris,nella speranza che non sia già dallo sceriffo dichiarando che sua nipote è scomparsa nel pomeriggio.
«ti prego rispondimi!»dico
«CATHERINE MA DOVE SEI?!»
«zio eccomi dammi dieci minuti e sono α casa..»
«se entro cinque minuti non sei α casa ti faccio fare tante di quelle flessioni che te le ricordi finché campi!MUOVITI!»
La chiamata finisce con gli urli di zio ed io che non so dove andare e se mi va bene arrivo α casa verso le tre di notte se non chiedo informazioni.
«sali o rimani a piedi?»una voce dietro di me attira la mia attenzione,mi volto e Theo è in un'auto che mi invita a salire:è l'unica soluzione.
«grazie»salgo e chiudo lo sportello«Via George 45,attico 67»mi giro e Theo mi guarda «agli ordini capitano»«beh,mi dovrò sdebitare due volte»dico scendendo dalla macchina.
«no,solo una volta»dice.
«come solo una volta?»inarco le sopracciglia ridendo.
«mi hai insegnato a fare le foto al sole,ti sei tolto un debito.»
«e come posso togliermi il secondo debito?»
«dandomi il tuo numero»ghigna.
«eh?»
«allora,numero?»
«pazzo.»rido e chiudo lo sportello.
«daii,vuoi spezzarmi il cuore?»fa il labbro come una ragazza che vuole andare al concerto di Justin Bieber.«dammi il telefono»me lo porge e segno il numero in rubrica.
«comunque tu stava meglio la t-shirt quando sei arrivata a Beacon Hills»dice
«ma che stai dicendo?»non so come definirmi in questo momento,se spaventata oppure stra spaventata.
«ci siamo visti all'aeroporto,il nero ti dona di più invece che il giallo»sorride,fa marcia indietro e scompare nella nebbia di Beacon Hills,lasciandomi a bocca aperta nella speranza che quel che ha detto sia solo una cavolata.
«sei arrivata,chi era quello?»mio zio compare dal nulla,ha un bicchiere di Whisky in mano,bevuto un sorso se lo riporta alla bocca bevendone ancora un po'.
«non sapevo che bevevi Whisky..»
«non cambiare discorso,chi era quello?»dice mentre butta giù un'altro sorso di quel liquido color oro.
«un mio amico»salgo in casa nella speranza che non faccia altre domande.Sono nel mio letto,con i capelli ancora bagnati dalla doccia,sento le piccole gocce che cadono sulla mia schiena,bagnando la mia maglietta celestina abbinata ai pantaloncini neri.
La scrivania è ancora in disordine:i libri sono ancora aperti sulle pagine che dovevi studiare,la luce è ancora accesa e gli occhiali sono appoggiati su un quaderno celeste.«Catherine,c'è una visita per te.»mio zio apre leggermente la porta mostrando solamente il viso
«chi è?»blocco il film che stavo guardando,abbasso lo schermo del computer e mi siedo con le gambe incrociate.
La porta si apre del tutto e vedo l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento:Scott.
Sussurra un "grazie" a mio zio,entrando nella stanza chiude la porta alle sue spalle.
«posso sedermi?»chiede
«se proprio devi.»
«no posso stare anche qui in piedi»
«ecco,meglio.»
Siamo entrambi imbarazzati,non so definire chi lo è di più,«allora,perché sei qui?»chiedo«non dovresti essere da Kira..?»
«senti,abbiamo iniziato con il piede sbagliato..»
«no,tu hai iniziato con il piede sbagliato dicendo "Amavo Allison bla bla.."»
«è vero ho sbagliato,ma sono qui per chiedere scusa e anche per spiegarti come sono andate le cose..»la sua voce è sincera,gli occhi sono lucidi e il sorriso di chi ne ha passate tante:mi siedo pronta ad ascoltare.
[...]
«ecco tutto.»
Le lacrime erano pronte a uscire ma sto cercando di trattenermi nella speranza che Scott non lo noti.
«scusami sono una stupida,scusa a te che a Kira»
«tutti commettiamo degli errori.»
«non capisco perché Allison non me l'abbia detto,insomma noi ci dicevamo tutto»
Il silenzio nella stanza è straziante,quasi come un dolore che non se ne vuole andare.
«beh,credo di dover andare..»
Si alza e si dirige verso la porta«grazie.»la mia voce è timida ma sincera«sei identica a lei»dice,so che si riferisce a Allison:sorrido semplicemente,guardandomi i piedi.
Esce dalla camera,lasciandomi sola in questo spazio troppo grande per una sola persona:ma un "tinn" echeggia nella stanza,prendo il mio telefono e leggo il messaggio:Numero sconosciuto
Ehi,tuo zio si è arrabbiato per il ritardo?Sblocco il telefono e digito la risposta:
Catherine Argent
no,grazie ancora per oggi ;)Numero sconosciuto
di nulla,mi fa piacere passare le giornate con belle ragazze come te:)!
Catherine Argent
non ti ci abituare,Theo.Numero Sconosciuto
:(
Catherine Argent
ciao,ci vediamo:)Numero sconosciuto
:) :)Hai cambiato "numero sconosciuto" in "Theo Reaken"
«Catherine andiamo!»mio zio mi chiama.
«dove andiamo?»
«c'è stato un'attacco.»
«arrivo.»
—♡—
nuovo capitolo spero tanto che vi piaccia!
Di che attacco sta parlando Chris?
Perché Allison non ha parlato a Catherine di lei e Scott?
Leggete il prossimo capitolo!
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𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 , 𝗅𝗂𝖺𝗆 𝖽𝗎𝗇𝖻𝖺𝗋
Werewolfooo. ┊ 𝐓𝐇𝐄 𝐇𝐔𝐍𝐓𝐄𝐑 ₊˚.༄「 𝙻𝙸𝙰𝙼 𝙳𝚄𝙽𝙱𝙰𝚁.」🐺🏹🥍 *:・゚✧ ❝ i want to shelter you but with the beast inside ❞ ━━━━━━ 愛 ━━━━━━ 𝐃OVE UNA RAGAZZINA TESTARDA VORRÀ SCOPRIRE LA VERITÀ SULLA SUA FAMIGLIA MA INCONTRERÀ IL 𝐒𝐔𝐎 𝐏𝐄𝐆...