capitolo 50 parte 1

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Siamo alla fine Amori 😢🌺😍  canzon consigliata: se you again/ kiss the rain

Pov's Addison

Mi risvegliai nel mio letto tutto sudata, disidratata e molto indebolita, oggi era un altro giorno aspettando che la mia morte arrivi, oggi era il mio ultimo giorno, lo sentivo dentro. Sentivo il mio cuore battere di meno degli altri giorni, sentivo le mie vene che a malapena facevano passare il sangue, sentivo la mia gola e il mio petto bruciare in una maniera assurda
Che male ho fatto?
Qualcosa o meglio dire qualcuno entrò nella mia camera

《Damon》 dissi abbozzando un mezzo sorriso
《in tutto il suo splendore!》 disse ma poi anche lui notò il mio petto oramai gonfio e pieno di vene

《fai davvero schifo》 disse facendo una smorfia e facendomi ridere

《ho avuto giornate migliori》 dissi provando ad alzarmi, ma il dolore al petto mi fece risedere.
Guardai Damon come per dire che va tutto bene e che non si deve preoccupare di niente.

《Non te ne andare》 disse mettendo una mano sulla mia per poi stringerla leggermente. Mi guardò per un secondo con gli occhi lucidi per poi abbassare lo sguardo.

DAMON SALVATORE sta piangendo.

《Stai piangendo per caso?》 gli chiesi ridendo

《fottiti Addison Parker》 mi disse alzando gli occhi per poi con il dorso della mano scacciare le lacrime che gli erano scese sulle guance

《Resta qui》 disse e vidi un'altra lacrima che gli aveva attraversato le guance

《Resta qui》 disse e vidi un'altra lacrima che gli aveva attraversato le guance

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Una lacrima mi rigò il viso per poi morire sulle mie labbra rosse e secche.

《Non ti lascerò questo ricordo》 disse per poi prendere la mia mano, chiuse gli occhi e io feci lo stesso, lasciando che mi porti via da tutto questo, facendomi beare degli momento belli con lui.

Mi fidai cecamente di lui, lasciando che entri nella mia mente e che mi faccia ricordare.
D'un tratto sembrava che tutto il male, il dolore e la sofferenza che si era creata intorno a me fosse sparita, era tutto più tranquillo,ma si sa, la quiete prima della tempesta.
Non ero nemmeno più nel mio letto o all'interno della mia camera. C'eravamo soltanto io e Damon. C'era tanto fracasso, e intorno a noi c'erano palazzi altissimi e illuminati, era nel cuore della notte e nessuno stava ancora dormendo.

《Dove mi hai portata?》 gli chiesi sorridendo. Mi guardai meglio attorno e riconobbi subito il Time Square di New York.

《New York. La città che non dorme mai!》 mi disse regalandomi un attimo di felicità

《ti ricordi il 1920? ci divertivamo molto》 disse con un piccolo sorriso sulle labbra e un ghigno disegnato sul volto.

Non ti posso dimenticare -Klaus Mikaelson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora