capitolo 44

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Mi accasciai a terra distrutta dalla notizia

《Non puoi averla uccisa tu》 dissi piangendo

L'uomo che amo ha ucciso mia figlia cazzo.

《Mi hai distrutta》 dissi, ma con rabbia, le vene sulle guance si fecero evidenti e gli occhi da ibrido comparvero senza che io nemmeno lo volessi veramente

《Pezzo di merda! Va all'inferno!》 Dissi spingendolo contro la parete e quest'ultima si ruppe in mille pezzi facendo finire quel pezzo di merda sulle scale del salotto

Rebekah ed Elija mi vennero in contro chiedendomi cosa fosse successo mi misi una mano sugli occhi e alzai gli occhi al cielo per un momento per non scoppiare a piangere.

《Lui ha ucciso》 dissi e i singhiozzi per i pianti mi vennero spontanei

Elija si avvicinò di più facendo combaciare il suo petto con le mie guance riempite di lacrime, e con le sue braccia mi avolse le spalle in modo parterno

《Cosa ha fatto?》 Disse guardandomi

《Ha ucciso Beverly》 dissi ma l'ultima parola fu soffocata dal pianto

Vidi Elija guardare Niklaus e serrare la mascella

《No ti prego rimani qua》 dissi pagandolo

Niklaus si vedeva che era geloso per l'affetto che mi dava Elija.

《Scopatela pure Elija. Tanto solo io so farla godere così come si deve, sul suo corpo ci sono le mie tracce》 disse e si alzò dalla poltrona su cui stava seduto

Mi staccai da Elija e andai verso Klaus

《Hai ucciso mia figlia e ti degni persino di dirmi cosa devo fare e cosa No? Scherzi vero?》 Gli gridai contro

《Non l'ho uccisa. Mi sono rifiutato di salvare lei e di aiutare te》 disse e si alzò venendo verso di me

《Mi fai schifo》 dissi gli tirai un pugno

Lo spinsi e gli diedi un altro pugno e quando finalmente sentì il sangue pulsarmi nelle vene dei polsi per poi pompare nel cuore mi resi conto che non ero più io.
Il lato da squartatrice iniziò a farsi sentire, sentì il sangue andarmi al cervello e sentì i tipici brividi che mi avvertivano del fatto che sto per scoppiare dalla rabbia che c'è in me.

《Calmati Addison sappiamo entrambi che non amavi Beverly come ami Claire e Spencer quindi non ti puoi nemmeno far chiamare mamma》 disse Klaus avvicinandosi

《Non azzardarti a rivolgermi la parola stronzo!》

Quando i miei occhi divennero del tutto neri e fui pronta a buttarmi sopra Klaus e strapparli il cuore a morsi, Elija venne da me e mi tenne ferma

《Ehi. Ehi. Sono qui, sono qui Addison》 disse e mi spinse verso la mia camera

Appena vercammo la soglia della mia stanza Elija però rimase fermo allo stipite

《Che fai non entri? È casa tua ti ricordo》 dissi divertita

《Non pensavo che tu volessi sai? È maleducazione entrare senza essere invitati》 disse per poi togliersi la giacca

Aveva i primi due bottoni della camicia sbottonati, il mio respiro si fermò per un attimo
Si sistemò la sua amata e costosa giacca su una delle sedie della mia scrivania e si sedette sul letto

Mi guardò per un secondo per poi provare a spiccare parola quando spostò lo sguardo sulle mie gambe incrociate e scoperte.
Sembrò che avevo un nodo in gola che non permetteva di far uscire nemmeno una sillaba dalla mia bocca.
Deglutì a fatica la saliva e giuro che il mio cuore stava per esplodere come una bomba nel petto.

Non disse nulla e il bastardo si rese conto di come mi stavo sentendo e in più  avrà sicuramnete sentito il mio battito cardiaco accelerato e sorrise

《Perché sorridi?》 Gli chiesi evidentemente in imbarazzo ma questo fece "aggravare" maggiormente la situazione quando spostò un'altra volta lo sguardo sulle mie cosce

Stronzo.

《Perché ci sei tu》 disse ma all'inizio non capì

Mi buttai sul letto e tirai un urlo di esasperazione.

Lui rimaneva ancora seduto e gli feci segno di sdraiarsi insieme a me.
Lo guardai e scoppiai improvvisamente a ridere come una cogliona

《Perché ridi》 disse con un espressione divertita sul volto

《Già lo so io》 dissi e l'immagine di lui ubriaco fatto a merda mentre litigava sul palo mi ritornò in mente

E risi ancora più forte di prima.

《Dai,non sono un pagliaccio!》 Disse e penso che avrebbe voluto pizzicarmi un fianco ma si fermò prima di farlo.

Queste buone maniere mamma mia

《Mi sono ricordata della tua storia amorosa con il tuo amato palo della luce》 disse e mi misi una mano davanti agli occhi ridendo ancora

Lui si avvicinò di più a me e i nostri nasi si sfioravano.
Bastava un solo leggero movimento che la poca distanza fra noi era eliminata.

Ma lui non fece nulla e continuò a guardarmi

Chissà magari anche lui si aspetta un bacio?

Mi avvicinai ancora di più e i nostri nasi si toccavano,ma il pianto della mia amata Claire interruppe tutto

《La bambina》dissi ma lui era sul bordo del letto e non si spostò per un millimetro

Stronzo.

《Sei uno stronzo》dissi e lui mi prese dalle mani facendomi cadere sul suo petto

Io ero a cavalcioni su di lui e le sue mani erano pogiate delicatamente sui miei fianchi

Un altro "urlo" di Claire mi fece ricordare di dover andare da lei è vedere cosa ha

《La bambina》 dissi ma lui mi tenne ancora ferma attaccandosi meglio al mio corpo

Sentivo il rigonfiamento nei pantaloni e mi venne da ridere ma provai a trattenermi

《Rimani》disse e con la mano scese sul mio sedere

Allarme! Allarme! Allarme!
Originale arrapato in vista! Ripeto
Originale arrapato in vista! Correre ai ripari! Ripeto correre ai ripari!

Il pianto di Claire mi fece alzare ma lui mi fermò da un polso

《Torno tranquillo》 disse e andai verso la porta

《Da sola?》Disse e rise

《No con Claire e Spencer quindi preparati ad avere vomito sulla camicia》 dissi e corsi verso la camera delle bambine

Appena entrai vidi Niklaus coccolare  Claire

Appena la piccola mi vide volle andare subito da me. 

《Claire,la mamma non ha tempo per te, si stava scopando lo zio Elj》 disse strappandomela dalle braccia

《Klaus dammi la bambina》 dissi

《Devo allatarla》 dissi ancora e  si arrese

《Beh che vuoi?》 Disse guardandomi

《Girati》 dissi incazzata

《Niente che io non abbia mai visto》 disse e se andò

《Vaffanculo》 mormorai per poi prendere entrambe le bambine e andare nella mia stanza

Elija era ancora là.
Coccolai Claire e Spencer per poi metterle a dormire nel mio letto.

Elija mi guardò. Ancora e ancora.

Io feci lo stesso.

《Devo andare》 disse e io annuì
Si alzò dal letto e prima di chiudere la porta mi guardò un'ultima volta per poi andarsene del tutto

Non ti posso dimenticare -Klaus Mikaelson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora