capitolo 2

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Non so chi mi voglia uccidere, sono stata il primo "progetto" di klaus, la prima ibrida,  l'unica che non è morta, l'unica che  è soppravissuta.
Klaus mi ha spezzato il cuore, ma è l'unico che mi fa l'effetto di sempre, mi fa tremare.
Poi con quel suo modo di fare, con i suoi sorrisi malefici, con i suoi pianti che fanno emozionare pure i cuori più forti.
L'unico che mi ha amata, l'unico che è stato in grado di tenermi testa, l'unico che c'è sempre stato, l'unico non ostante il pericolo avvrebbe fatto di tutto per me se solo l'avesse voluto,

Se solo avesse voluto provare a non essere egoista e mettere i suoi bisogni prima di tutto, non ho mai preteso il suo amore, ma ho preteso rispetto cosa che per lui non c'era; se solo sapesse quanto lo amo.
Nonostante tutto, nonostante tutti io lo amo, l'unico che mi ha fatto battere veramente il cuore, ma anche l'unico bastardo che è stato in grado di spezzarmelo, senza pietà, l'unico che ha distrutto tutto con una sola frase composta da semplici parole: "tu per me non sei niente, se ti potessi uccidere in questo momento non esiterei."
Quelle parole mi fecero scomparire quella piccola briciola di umanità che mi restava e che mi faceva rimanere attaccata ai sentimenti,  e così si spezzò il mio cuore. In frantumi, mi sembrò di poter cadere e l'aria mi mancava.

Non ti posso dimenticare -Klaus Mikaelson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora