Hellbird

Episodio 1.4

– E voi siete sicuri che Reynold ci aiuterà?

– Deve. Non ha altra scelta. L'Hellbird è quasi pronta, mancano alcuni sistemi per il mantenimento del supporto vitale e il generatore di tachioni per l'apertura del tunnel spaziotemporale inverso. Reynold è l'unica persona con le giuste qualità per entrare a far parte del progetto, proprio per i suoi precedenti. – rispose il Confratello Ottantuno al generale Jar.

– È emotivamente poco stabile, come anche il resto del potenziale equipaggio; credo che non avrà alcun problema ad integrarsi, dopo l'esperienza di Nuova Coral. Sono tutti stati selezionati con cura per questo progetto e obbediranno alla nostra volontà, che lo vogliano oppure no.

– Ma vi è qualche possibilità che facciano ritorno?

– In linea teorica sì, è possibile, ma le simulazioni non ci hanno ancora fornito un risultato sufficiente a supporto degli sviluppi teorici. Ma pensi a questo, in caso contrario sarebbe semplicemente un intero equipaggio, se è possibile chiamarlo tale, contro tutte le specie viventi della nostra galassia. Credo che il sacrificio non sarà stato vano, se il progetto e la conseguente missione avranno successo.

– Lei crede? – domandò il generale Jar.

– Non inizi a farsi inutili scrupoli generale, si tratta di reietti che non avrebbero altra scelta. Noi mostreremo loro che questa opportunità sarà l'unica cosa che potrà salvarli! – tagliò netto il Confratello ottantuno.

– O condannarli... – replicò Jar, quasi sibilando mentre si allontanava insieme ai due sul ponte di comando, sfiorò poi con il dorso della mano il pannello all'ingresso del vano merci.

– Sono già condannati... – disse il Confratello Ottantuno, osservando con la coda dell'occhio la porta che si apriva di scatto mentre la voce flebile dell'OS annunciava l'ingresso dall'interno di un corridoio, attorniato da delle vetrate sovrapposte a dei pannelli olografici, quasi a mo' di cupola, in modo tale da avere dall'alto una visione globale dell'intero vano.