– Prima che possa fare qualsiasi domanda devo dirle, se non l'hanno fatto già gli altri colleghi presenti lì con lei, che la nave in cui si trova si sta dirigendo verso il sistema Epsilon dove ci incontreremo personalmente per una riunione di tutti i partecipanti al progetto Hellbird. Come lei, – deglutì pieno di fiele – anche gli altri non hanno la fedina penale molto pulita. E prima che ribatta le dico che non ha alternative, così come non ne hanno lasciate a me, – disse Daniel, guardando di sbieco i presenti in infermeria attraverso il suo monitor.
Fa'nee non poté far nulla per evitare l'inevitabile. A quanto pare sarebbe stata costretta ad accettare. Solo una fioca luce di speranza si accese nell'accettare il suo destino: quella che, attraverso questo progetto, avrebbe potuto riabilitare la sua persona e permesso al male che aveva fin ora avuto trionfo in lei di tacere, ben conscia comunque del fatto che miliardi di vite erano state cancellate a causa sua.
– Non vedo il motivo di parlare anticipatamente di qualsiasi cosa io debba prendere parte se comunque non ho scelta e se comunque ci vedremo... – osservò giustamente la donna.
– Vista la sua pericolosità la Confraternita vuole assicurarsi che andrà d'accordo con il sottoscritto, senza screzi e disaccordi, in quanto io e lei lavoreremo rispettivamente alla parte medico-scientifica del progetto Hellbird. Le sue competenze sono assolutamente uniche e particolarmente richieste, non solo dalla Confraternita ma anche dal sottoscritto.
– Ebbene, voglio saperne di più, – concitò Fa'nee con un tono cupo e dimesso.
– A differenza di quanto questi gentili signori hanno fatto con me è bene illustrarle almeno a grandi linee su cosa lavoreremo. Lei conosce la teoria del ponte, non è vero?
– Assolutamente! – replicò Fa'nee e iniziò a declamare come una scolaretta al primo anno di scuola, – Se si considera un generico ponte di Einstein-Rosen e una massa di prova di Schwarzchild è possibile introdurre delle coordinate sferiche e una temporale del tipo...
Daniel la fermò con un gesto della mano e scuotendo la testa replicò:
– Non mi interessa la speculazione teorica, Uno. La Confraternita ha trovato un indizio al centro della Via Lattea contenente delle coordinate e queste coordinate corrispondono ad un pianeta nello spazio neutrale. O meglio, dai sensori potrebbe risultare un pianeta, ma le assicuro che non si tratta affatto di un pianeta, – davanti al viso candido di Fa'nee apparì un ologramma di un pianeta, ruotante attorno al proprio asse. Ma non era un geoide, bensì una sfera perfetta, totalmente rivestita di placche fatte di silicio, tellerio e germanio e di diverse piste ambrate, simili a quelle che si trovano nei circuiti stampati.
– Quello che vede molto probabilmente si tratta di un artefatto del governo militare Ferji, la fazione più potente tra quelle nello spazio neutrale. I loro scienziati hanno trovato il modo di beffare sia la Confraternita che l'Armata: hanno creato questo pianeta artificiale apparentemente disabitato, sfruttando la teoria del ponte per creare un intero universo al suo interno, esattamente come il nostro.
– Una sorta di... simulatore di universi?
– Esatto. Capisco che non è di immediata comprensione, ma questo intero universo simulato all'interno di questo pianeta è stato messo in piedi con le nostre stesse leggi fisiche, con tutte le basi per poter sviluppare una intera vita al suo interno. È una singolarità nella singolarità.
– Un universo nell'universo... – replicò Fa'nee, dimenticandosi apparentemente dell'assurda situazione in cui si trovava.
– Già.
– Quindi esistono delle... "copie virtuali" di noi stessi in quella simulazione.
– Precisamente. Delle copie perfettamente identiche a noi, anche se io non le considererei tanto virtuali, è un universo in tutto e per tutto, hanno tutti una loro coscienza, una loro vita, una loro storia identica alla nostra. Basta inserire dei parametri di prevedibilità e si otterrà una realtà identica alla nostra, con le nostre stesse controparti che vivono, mangiano, si riproducono e muoiono. Una realtà uguale e spiccicata alla nostra.
– E la Confraternita cosa se ne farebbe di un pianeta nello spazio neutrale che si è adoperato per simulare un'intera realtà parallela alla nostra?
– Diciamo che la Confraternita...ha assunto la maggioranza azionaria per poter assumere il controllo di quel pianeta, almeno in via ufficiosa. In questa missione non dobbiamo permettere di farci scoprire dal governo Ferji e sopratutto dall'Armata.
Ecco il motivo di tanta segretezza.
– Ancora non capisco il vantaggio militare che la Confraternita trarrebbe da prendere il controllo di questo...simulatore. Nonostante la teoria del ponte non riesco a vederne alcun beneficio.
– La credevo più intelligente, Uno. Possibile che non ci arrivi da sola?
Fa'nee continuò a riflettere. A conti fatti sembrava che questo progetto sostanzialmente rubato dalla Confraternita al governo Ferji, fosse un enorme simulatore capace di poter ricreare una realtà affiancata in cui i nostri protagonisti si sarebbero potuti immergere. Di sicuro sarebbe stato possibile fare degli esperimenti, delle prove che nella realtà non erano consentite. E per di più, essendo una simulazione, il tempo al suo interno era controllabile.
Ecco la chiave: il tempo.
– Quando è partito il progetto? E a che punto si trova la simulazione? – domandò Fa'nee.
– Bene, le domande giuste, – annuì quasi compiaciuto il dottor Reynold, sfregandosi le mani energeticamente – in realtà la data di lancio del progetto crediamo sia stata attorno al 2790 o giù di lì, non sappiamo con precisione. Ma da quello che stato rilevato in analisi dalla prima spedizione è che la simulazione si trova circa trecento anni in avanti nel futuro rispetto alla nostra data attuale. Molti avvenimenti sono già accaduti, sicuramente le nostre controparti saranno ben che defunte. Ma quello che la Confraternita vuole scoprire è se hanno vinto la guerra contro l'Armata.
Ultimo silenzio.
Fa'nee iniziò a capire, non occorreva essere un pilastro della deduzione per poter afferrare il vantaggio da una situazione del genere.
– Volete guardare all'interno di quella simulazione per vedere cosa accadrà nel futuro. Essendo una copia esatta del nostro universo si potrebbero prevedere i prossimi avvenimenti e sapere cosa accadrà nei prossimi anni.
– Esatto. La Confraternita vuole intascare la vittoria di una guerra che dura oramai da troppo tempo. Non si fermeranno di fronte a nulla finché non avranno distrutto l'Armata assieme a tutte le sue colonie, – mormorò il Confratello, inserendosi nella conversazione.
– Il fine giustifica i mezzi, non è forse così che dite voi umani? – replicò l'altro Confratello
– La storia vi ha resi protagonisti di diversi genocidi, questo non sarà diverso, – ghignò un infermiera.
– Vittoria a tutti i costi insomma. Volete avere una sfera di cristallo ed utilizzarla per i vostri fini, per cambiare il futuro. Mi chiedo solo perché una cosa talmente preziosa sia stata abbandonata dal governo Fenji...
– Non si preoccupi, Uno, gli altri dettagli saranno forniti non appena avrà luogo questa riunione nel sistema Epsilon. Io sono già qui con gran parte del personale che prenderà parte al progetto Hellbird, – concluse Reynold.
– Sapete che accettare tutto ciò significherebbe tradire tutto il lavoro che ho fatto fin ora, i miei compagni e tutta la mia esistenza trascorsa come Fa'nee.
Una risata fragorosa irruppe nell'infermeria. L'unico a non ridere fu Jar, rimanendo a braccia conserte e le rispose:
– Vuole davvero farsi venire degli scrupoli dopo tutte le vite che ha violentemente strappato? Suvvia...
– Ci vedremo al rendez-vous su Moon Dagger. I miei... colleghi sono quasi tutti qui. Reynold, chiudo. – concluse Daniel, dopodiché la sua immagine scomparve improvvisamente dal monitor assieme all'ologramma del pianeta.
Aveva ottenuto delle risposte Fa'nee. E non le erano piaciute affatto. Troppe macchie sul suo passato, forse sarebbe stato più giusto farla finita, scappare e darsi la morte. Ma questo avrebbe significato consegnare tutto in mano alla Confraternita. Altre vite spezzate, senza poter fare nulla per impedirlo.
O forse, accondiscendendo, avrebbe potuto ripulire in parte gli errori del passato.
Forse.
Nonostante ciò aveva ancora un'ultima domanda: perché la Confraternita aveva bisogno di tirare in ballo una banda di criminali per prendere ad una missione che potrebbe cambiare il corso del futuro?
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Hellbird
Science FictionUn enigmatico messaggio dal futuro, intrighi e cospirazioni all'interno di diverse fazioni, una nuova teoria fisica in grado di poter far vivere entità virtuali nel mondo reale, rimpianti che continuano ad emergere da un passato oscuro, continui e v...