Fa'nee non riusciva a capacitarsi di quanto le era stato appena mostrato.
Non poteva essere vero. Non poteva essere lei.
Ma qualcosa sepolto sotto anni di rinnegamenti, di rimpianti e di sofferenza le diceva che tutto quel male che aveva visto non poteva avere altra origine se non in se stessa. Il Massacro non fu altro che l'apice di un lungo e folle piano di vendetta. Fu sterminato un intero settore, un quarto dei pianeti nella galassia del Triangolo. Foaik, il nome con cui era conosciuta la rigenerazione precedente di Fa'nee, infettò con un virus mortale tutti i pianeti abitati di quel settore, un virus che si trasmetteva attraverso l'acqua e disgregava la materia organica dall'interno. Qualsiasi essere vivente era destinato a morire pochi giorni dopo aver bevuto solo un goccio d'acqua infetta.
Dominata dalla pazzia anche Foaik si fece infettare, per vedere "che effetto avrebbe fatto" quell'acqua sul suo corpo, osservando impassibile i mondi cadere ai suoi piedi. Nessuno l'avrebbe più potuta imprigionare, se non che, data la mortalità del virus, decise di rigenerarsi nelle sembianze di Fa'nee e di morire su uno di quei pianeti che aveva sterminato. Un pianeta oramai deserto.
La Confraternita pensò che quell'attacco fosse frutto di qualche arma in possesso dell'Armata, ma non ci volle molto ad identificare il colpevole, dati i precedenti. Eppure, quando una nave vedetta della Confraternita arrivò sul posto non trovò nessun segno vitale. Foaik, che oramai era diventata Fa'nee, era scappata; o meglio, fu presa in custodia dalla Descent 2, capitanata a quell'epoca da Yanak.
I pezzi iniziavano a combaciare. Yanak l'aveva davvero salvata, pur sapendo che cosa era stata in grado di compiere. Forse voleva usarla un giorno come asso nella manica nei confronti dei nemici della Confraternita. O forse aveva scoperto che è possibile voler bene disinteressatamente ad un altro essere vivente.
– Perché tutto questo? Perché ora? – straziò Fa'nee.
– Prima di continuare la dobbiamo avvertire, – rispose un'altra voce, era un medico che si trovava in penombra rispetto agli altri presenti in infermeria, – sono stati iniettati nel suo corpo dei nanogeni, piccolissimi robottini miniaturizzati, assolutamente innocui per qualsiasi essere vivente, ma, ad un preciso comando, inibiranno le sue cellule rigenerative, dandole la morte. Prima che ci provi sono impossibili da estrarre e sono attivabili esclusivamente da noi.
Volevano ucciderla?
No, sarebbe bastato portarla nello spazio senza tuta protettiva, così senza ossigeno e senza nulla con cui vivere non si sarebbe potuta rigenerare.
No, non la volevano morta.
Volevano qualcos'altro.
– Perché volete darmi la morte in questo modo? Non potevate lasciarmi su quella piattaforma? A quanto pare sono ricercata in tutto l'universo e togliermi fuori dai piedi sarebbe stato l'ideale.
– Ci servono le tue capacità, Fa'nee... – sibilò la voce di Jar tra i presenti.
– Capacità per cosa?
– Sarà spiegato tutto da un... collega. Anche lui ha qualche precedente in comune con il tuo, ma roba di poco conto se consideriamo il tuo curriculum, Uno.
– Perché continuate a chiamarmi Uno?
– Davvero non l'hai ancora capito?
Silenzio.
– Condannata Uno, in secoli e secoli di storia sei la prima condannata a vita della Confraternita. Quando si diventa criminali del calibro come il tuo si perdono cose futili come i nomi e le identità. Sei solo un numero.
– Ma questo "numero" a quanto pare vi è necessario...
Nel frattempo sul monitor accanto al biolettino dove era stesa Fa'nee apparve la figura di un uomo sulla quarantina, con poche rughe a segnargli il volto e due occhi verdi che si stagliavano tra la forte luce dell'infermeria e quel senso di vuoto che continuava ad attanagliare Fa'nee. Si schiarì la voce e si presentò:
– Salve Uno. Io sono il dottor Daniel Reynold.
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Hellbird
Science FictionUn enigmatico messaggio dal futuro, intrighi e cospirazioni all'interno di diverse fazioni, una nuova teoria fisica in grado di poter far vivere entità virtuali nel mondo reale, rimpianti che continuano ad emergere da un passato oscuro, continui e v...