Dopo sbornia

16 3 0
                                    

Samantha si svegliò con la testa che le scoppiava e un continuo senso di nausea.
Si rigirò un po' di volte sul letto lamentandosi e quando aprì gli occhi quasi le venne un infarto ritrovandosi davanti la faccia del fratello con la solita espressione severa che aveva quando la rimproverava.

«Irresponsabile» disse semplicemente.
Sam si coprì la testa con il cuscino per cercare di sfuggire a quella predica.
«Buon giorno anche a te fratellone» disse.
«La bella addormentata si è svegliata?» chiese Bran facendo capolineo sulla soglia della camera della ragazza.
«Sei un'irresponsabile» ripeté il fratello seduto sulla sponda del suo letto «Quanto hai bevuto ieri sera?»
«Non tanto te lo giuro» disse lei con la voce smorzata dal cuscino.
«Sei svenuta!» disse il fratello alzando la voce.
«Ti prego non urlare» disse la ragazza con la testa che le scoppiava premendosi le mani sulle orecchie.
«Ti sta bene» continuò Jason «Non è possibile che vai ad una festa e ritorni in queste condizioni»
«Tuo fratello ha ragione» continuò Bran avvicinandosi e togliendole il cuscino dalla faccia per guardarla negli occhi.

Odiava guardare Bran in faccia quando la rimproverava, perché i suoi occhi scuri che di solito erano così rassicuranti si riempivano di disapprovazione e delusione facendola sentire terribilmente in colpa.

Samantha sbuffò.
«Volete dirmi che voi due non avete mai bevuto? Vogliamo parlare di tutte le volte che io e Nat siamo dovute venire a prendervi perché eravate troppo ubriachi per guidare?» ribattè la ragazza sapendo di aver toccato il loro punto debole.
«Questo non centra assolutamente niente, non ritirare fuori storie vecchie» disse Jason «E comunque chi è questo Seth?» chiese poi.
Samantha dovette pensarci qualche istante finché il viso del ragazzo riccio non le ritornò alla mente.
«Oh giusto, Seth» disse «Sta bene?» chiese poi ricordandosi pian piano quello che era successo la sera prima.
«Ha chiamato prima per sapere come stavi tu» spiegò Jason «Cosa diavolo è successo ieri sera?» le chiese sospettoso.

Samantha pian piano si ricordò di tutto, del gioco che avevano fatto con la vodka, di Caleb e della rissa, ma poi aveva un vuoto totale, probabilmente perché come le aveva detto il fratello era svenuta.
Non aveva la più pallida idea di come fosse tornata a casa, così decise di giocarsi la carta del "non mi ricordo nulla".
I due ragazzi la guardarono un attimo insospettiti, ma dovettero convincersi perché non insistettero.

«D'accordo, ti porto qualcosa da mangiare» disse Jason.
«Non mi va di mangiare» protestò Samantha ancora con lo stomaco in subbuglio.
«Non mi importa mangi lo stesso» ribattè lui uscendo dalla stanza con un tono che non ammetteva repliche.
«Devi rimetterti in forze sorellina» gli diede ragione Bran scompigliandole i capelli e lasciandole un affettuoso bacio sulla testa prima di uscire anche lui.
Lei si girò con un lamento voltandogli la schiena, consapevole di aver salvato un certo ragazzo riccio da un'altra rissa da parte dei suoi fratelli.

*****

Hazel aveva raccontato a Jason che Seth aveva trovato Sam svenuta nel locale e l'aveva aiutata a portarla fuori e poi a casa.
Quindi per il momento il riccio non rischiava di essere menato, anzi era adirittura entrato nelle grazie di Jason e Bran.

La verità era che quando Caleb se n'era andato, Hazel si era ricordata di aver lasciato un Seth preso abbastanza male fuori dal locale, oltre alla macchina di Sam. Stava quasi per rifarsi a piedi tutta la strada fino al centro di Boston, quando un clacson suonò fuori casa.
La ragazza era andata a vedere e aveva trovato Seth alla guida della macchina di Samantha e Jason.
Sam aveva perso le chiavi fuori dal locale, lui le aveva trovate e le aveva riportato l'auto.
Hazel si era scusata per averlo lasciato solo mezzo stordito dicendo che al momento aveva pensato solo a Sam che non stava bene.
Lui non era arrabbiato, anzi si era preoccupato della salute dell'amica appena conosciuta.
Una volta rassicurato che Samantha stava bene, se n'era andato, ma non senza il suo numero di telefono.
Il mattino dopo l'aveva chiamata ma aveva risposto una voce maschile, Jason, che si era sforzato tantissimo per essere un po' gentile con lui e ringraziarlo di aver riportato la sorellina a casa sana e salva.
Certo, gliene era grato, ma Jason era pur sempre il solito geloso che non voleva che qualche ragazzo al di fuori di Bran frequentasse la sorella.
Così le cose sembravano essere sistemate, almeno per il momento nessuno sospettava che invece fosse stato un certo ragazzino a riportare a casa Sam.

MistakesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora