Non pensarci più

17 5 0
                                    

I quattro amici avevano passato il resto del pomeriggio insieme. Era arrivata la sera e le due ragazze se ne stavano in salotto a guardare Jason e Brandon sfidarsi alla Playstation, mentre aspettavano che arrivassero le pizze.
«Ma non è giusto!» si lamentò Bran lanciando il joystick sul divano dopo che il suo personaggio era morto di nuovo «Ci rinuncio» disse poi lasciandosi cadere affianco alle ragazze.
Jason stava ridendo compiacendosi per l'ennesima vittoria, così Samantha decise di sfidarlo.
«Che ne dici di un po' di sana competizione tra fratelli?» gli propose mentre prendeva il joystick.
«Ok, cercherò di non stracciarti già il primo giorno» disse lui facendo iniziare un'altra partita.

Stavano giocando a Call of Duty, un gioco a cui Samantha era sempre stata abbastanza brava. Aveva i riflessi pronti e una mira davvero eccellente, una combinazione perfetta.
«Quando arrivano Pip e Nat?» chiese mentre sparava al fratello.
«Dovrebbero essere qui a momenti» rispose Bran.
Natalie era sua moglie e Piper, una vivace bambina di cinque anni, sua figlia.

Come a dimostrare ciò che aveva appena detto, qualcuno bussò alla porta.
Bran andò ad aprire e prese in braccio sua figlia.
«Ciao piccola mia, com'è andata a fare shopping?» le chiede dopo aver salutato con un bacio sua moglie.
«Benissimo!» esclamò lei contenta «Ho preso quello smalto che mi piaceva tanto» raccontò felice al padre.
«Ah sì? Allora dopo me lo fai vedere ok?»
La bambina annuì sorridendogli.
«Se vuoi te lo metto» disse con un sorriso furbo.
«A me no, ma se vai in salotto magari c'è qualcuno a cui puoi metterlo» le disse lui facendole l'occhiolino «Vai a vedere, c'è una piccola sorpresa per te»
La bambina scese dalle braccia del padre e corse verso il salotto.
Samantha la guardò divertita mentre si bloccava affianco al divano con la bocca aperta e gli occhioni scuri, come quelli del padre, spalancati, in un espressione di puro stupore.
Poi un sorriso contento le comparve sul viso.
«Zia Sammy!» esclamò mentre si gettava addosso alla ragazza che appoggiò il joystick e la prese in braccio facendole fare un giro prima di rimetterla con i piedi per terra.
«Evvai! Ho vinto!» esclamò intanto Jason soddisfatto.
«Ma quanto sei cresciuta!» esclamò la ragazza stupita dopo aver fatto la linguaccia al fratello.
Dopotutto i bambini cambiano tanto in tre anni. Quando l'aveva lasciata le superava a malapena le ginocchia, ora le raggiungeva la vita. I lunghi capelli castano rossicci, un mix perfetto di quelli dei genitori, erano legati in due trecce che le ricadevano sulle spalle. Il visino aveva i lineamenti dolci e delicati della madre, con una spruzzatina di lentiggini sul nasino e sulle guance, ma il suo sguardo furbo richiamava quello del padre.
«Non sono più una bambina, vado alle elementari a settembre sai» le disse la piccola fiera di se.
«Ah sì? Allora ormai sei grande, non soffri più il solletico» le disse Samantha mentre buttandola sul divano iniziava a farle il solletico sulla pancia.
La bambina iniziò a ridere e a tirare qualche urletto, ma Samantha venne fregata nel momento in cui la piccola pronunciò le parole "zio Jas!". Perché lei soffriva il solletico come nessun altro essere vivente al mondo, e ovviamente suo fratello se lo ricordava. Il ragazzo l'attaccò alle spalle e in un attimo la situazione si invertì, lei si ritrovò inchiodata al divano incapace di rialzarsi mentre Jason e Piper le facevano il solletico. Le faceva male la faccia da quanto stava ridendo, ma per sua fortuna qualcuno aveva bussato alla porta.
«Ehi bambini, sono arrivate le pizze» annunciò Brandon dopo aver guardato dallo spioncino «Quindi se mi fate il favore di smetterla, non vorrei pensasse di trovarsi in un manicomio» aggiunse poi riferendosi alle grida che Samantha si lasciava sfuggire. Jason la lasciò perciò andare e Piper, affamata, fece lo stesso.

I due ragazzi pagarono le pizze e poi le portarono dentro.
Si radunarono tutti a tavola.
Prima di sedersi Samantha riuscì a riabbracciare Natalie. La donna era stata una compagna di classe di Bran e Jason al liceo, ed era praticamente grazie a lei che i due ragazzi erano riusciti a diplomarsi. Bran era il classico menefreghista, non gli interessava minimamente finire la scuola e infatti era già stato bocciato una volta, per questo era in classe con Jason pur avendo un anno in più.
Quest'ultimo invece ci stava tentando, ma per quanto si impegnasse lo studio non faceva proprio per lui, anche a causa dell'influenza di Bran, ed era a rischio. E poi ci fu il miracolo. Nat si era appena trasferita ed era capitata nella loro classe. Tra lei e Bran fu praticamente amore a prima vista. Non poteva biasimarli, lui era davvero un bel ragazzo, e lei beh, attirava l'attenzione: era alta e slanciata, ma soprattutto aveva dei bellissimi capelli rossi e due occhi verde smeraldo che ipnotizzavano chi li guardava. Inoltre riuscì incredibilmente a mettere in riga i due ragazzi, per quanto possibile, ed entrambi riuscirono ad arrivare al tanto sognato diploma.

MistakesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora