La partita

21 6 0
                                    

Samantha si svegliò la mattina dopo, o meglio quella che credeva fosse la mattina dopo, meno stanca di quanto avrebbe pensato, ma non tardò a capire il motivo. Quando spalancò la finestra e aprì i balconi, un sole troppo alto per essere ancora mattina la accecò: dovevano essere almeno le 15. Questa constatazione la fece ridere pensando che aveva appena battuto il suo record fissato alle 13.

Si stiracchiò e andò verso il bagno. Anche se faceva abbastanza caldo, a Samantha erano sempre piaciute le docce bollenti, in praticamente ogni stagione dell'anno. Così ora si trovava sotto il getto d'acqua calda, godendosi il tepore e le nuvole vapore che si diffondevano nel bagno avvolgendola. Ci restò per circa una decina di minuti finché le venne in mente che forse non era una buona idea far arrivare la prima bolletta ad una cifra astronomica, così si sbrigò a lavarsi i capelli e poi uscì avvolgendosi nel suo accappatoio. Cercò di pulire lo specchio appannato e si pettinò i capelli, che da bagnati sembravano lisci. Appena però la ragazza iniziò ad asciugarli con il phon, ripresero subito la loro piega originale.
Quando finì andò a vestirsi e poi scese in cucina per mangiare qualcosa. Suo fratello e Hazel non c'erano, ma sul tavolo trovò un biglietto:

Ehi dormigliona,
Io e Bran siamo al campo, facciamo qualche tiro prima della partita (alle 17). Haze è da Nat e Pip. In frigo ci sono le lasagne di Nat, buon appetito.

Il tuo adorato fratellone

P.s. non ricordavo russassi così tanto :)

Samantha stropicciò il biglietto e lo buttò. Poi aprì il frigo e prese una porzione di lasagne che mise a scaldare in forno. Guardò l'ora, erano le 16. Pensò che dopo aver mangiato sarebbe andata da Nat, qualche casa più in là, e si sarebbe fatta portare da lei al campo per la partita.
Un profumino delizioso si stava diffondendo nell'aria facendo venire l'acquolina alla ragazza.
Qualche minuto dopo il timer del forno suonò, e lei tirò fuori il piatto.
Iniziò a mangiare e non poté fare a meno di pensare che non aveva mai trovato qualcuno che facesse delle lasagne così buone. Nat era davvero imbattibile quando si parlava di cucina.
Quando finì mise il piatto nella lavastoviglie e uscì, diretta dalle altre ragazze.

Fuori splendeva il sole, perciò Samantha si era vestita leggera, una canottiera nera corta che lasciava scoperta una striscia di pancia piatta e un paio di pantaloncini neri anche quelli. Ai piedi le solite All Star bianche.

Percorse i pochi isolati che separavano le abitazioni dei due amici e bussò alla porta di Nat. Ad aprirle fu una Piper molto contenta, che indossava un paio di scarpe troppo grandi per lei con i tacchi e aveva il viso truccato. Samantha si mise a ridere vedendola.
«Cambiato look?» le chiese divertita.
«Haze mi ha lasciato usare i suoi trucchi» le spiegò la bambina eccitata «E poi ho rubato le scarpe a mamma, ma tu non dirglielo ok?» continuò poi mettendosi un dito sulle labbra.
Samantha la imitò.
«Io non ho visto niente» disse facendole l'occhiolino.
La bambina felice la fece entrare e lei, seguendo un delizioso profumo di quelli che sembravano biscotti al cioccolato, entrò direttamente in cucina. Lì Nat stava sfornando una teglia di biscotti, mentre un'altra era gia pronta sul tavolo e Hazel ne stava mangiando qualcuno.

«Fanno ingrassare» le disse Samantha mentre le prendeva un biscotto dalle mani e se lo mangiava.
Haze la guardò male e ne prese altri due che si mise in bocca contemporaneamente.
«Niente può rovinare il mio super fisico» le disse quando li ebbe mangiati, mettendosi in una posa degna di un servizio fotografico.
Lei stava scherzando, ma in fondo era vero. Quella ragazza ingurgitava quantità ingenti di cibo e nessuno aveva mai capito dove andasse a finire.
Samantha ridacchiò e mangiò un'altro biscotto.
«Fanno ingrassare» le fece l'eco Haze.
«Questi biscotti dovevano essere per i ragazzi dopo la partita» si intromise Nat salvando quelli rimasti sulla teglia e mettendoli in un piatto.
«Non è colpa nostra se li fai così buoni!» la rimproverò scherzosamente Samantha.
«Lo prendo come un complimento» le rispose la donna sorridendo.
«È meglio andare la partita inizia tra venti minuti» disse poi Hazel guardando l'orologio.
Natalie andò a preparare Piper, che nel frattempo aveva rimesso al loro posto le scarpe della madre.
Cinque minuti dopo erano tutte e quattro nella macchina di Nat e stavano andando verso lo stadio. Non era molto lontano dal loro quartiere, così arrivarono dieci minuti prima del fischio d'inizio. Trovarono dei posti liberi circa al centro e li occuparono.

MistakesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora