ℭapitolo 4☯ Rivelazioni molto inquietanti

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Dopo la rivelazione di Shi, il gruppo decise di tenere d'occhio la popolazione di Parigi, alla ricerca dei loro nuovi dodici compagni.
Ad eccezione di Nathaniel, i supereroi si divisero le zone della città da tenere d'occhio, lasciando i collegi e l'università a Zheng e Shi, mentre Lin e le gemelle, avendo "risolto" il primo problema, iniziarono a cercare un modo per distruggere il Miraculous dell'Elleboro - sempre al sicuro, in un fazzoletto nella tasca interna della giacca di Zheng (che al mercato mio padre comprò).

Il povero artista si era ritrovato con il compito più frustrante di tutti: usando i poteri del suo Miraculous doveva tenere d'occhio le emozioni e i pensieri dei cittadini, cercando i nuovi portatori con la mente. Naturalmente il punto migliore per riuscirci era il covo di Papillon, ovvero la stanza segreta a Villa Agreste, da cui centinaia di persone, Nathaniel compreso, erano state akumatizzate nel corso dell'anno.
Per di più, quando il signor Agreste accompagnò il rosso nel covo era la prima volta che i due si trovavano a tu per tu da quella volta che il secondo aveva minacciato il primo con una ramazza e gli aveva portato via il Miraculous. Non esattamente una situazione che si risolve con una stretta di mano e un "nessun rancore". Lascio alla vostra immaginazione quello che accadde.

Ci volle tutto il mese di Giugno perché accadesse qualcosa, e ancora una volta fu tutto merito di Shi. Abituato a svolgere ogni tipo di compiti per la corte cinese, non sopportava di avere le mani in mano e dover passare il tempo a girarsi i pollici, quindi aveva deciso di mandare un curriculum agli hotel e ristoranti migliori della capitale per farsi assumere. In teoria doveva essere anche un modo per uscire dal Le Grand Paris senza che nessuno potesse dirgli niente, ma a quanto pare Lin doveva aver captato qualcosa perché appena il giorno dopo Chloe l'aveva fatto assumere proprio al le Grand Paris, mandando all'aria tutti i suoi piani.

Ad aiutarlo nel suo primo giorno fu Dalia, una ventenne italiana con una passione per i rossetti scuri e il gossip che lavorava lì da tre anni. Soltanto nella prima ora di lavoro Shi aveva scoperto che l'assistente di Jagged Stone aveva una cotta per la star, che non pensava ad altro che, in ordine, al suo coccodrillo - l'ultimo regalo del padre - e alla sua musica, che il sindaco Bourgeois aveva una collezione di camice da notte a fiori, che il principe Alì si teneva in contatto regolarmente con Rose, la compagna di classe di Marinette, e i due uscivano di nascosto ogni sera tutte le volte che lui era a Parigi e che l'ex marito di Nadja Chamack era un grandissimo pezzo di *hem hem* e per questo Manon aveva preso il cognome di sua madre.
E Dalia aveva scoperto tutto questo senza mai farsi scoprire, grazie solo alla sua astuzia e quattordici anni di ginnastica artistica che l'avevano resa agilissima.
Non chiedetemi con quale ragionamento Shi riuscì a collegarla a un serpente, perché non ne ho idea, ma l'importante è che ci era arrivato e quella sera stessa ne aveva parlato con Lin quando era tornato in stanza. Il gruppo ne aveva parlato poi il giorno dopo, e quella sera gli avevano detto che avrebbe dovuto fare amicizia con Dalia e tenerla d'occhio, nel caso si trattasse davvero di lei.

Dall'altro lato, Lin e le gemelle stavano facendo di tutto per risolvere il problema del "vero potenziale" dei Miraculous, inventandosi una quantità inimmaginabile di esercizi per legare con gli altri, con i loro kwami, con i kwami degli altri, i kwami tra di loro, per poi passare ad allenamenti fisici estenuanti nel tentativo di potenziarsi e sbloccare qualche abilità segreta. Per ora erano riusciti ad allungare di tre minuti il tempo a disposizione dopo aver usato i loro poteri.

Per quanto riguarda il Miraculous dell'Elleboro, erano riusciti proprio quel giorno a capire cosa diceva il Libro al suo riguardo, ed erano particolarmente nervosi all'idea di dover dire quello che avevano scoperto a Zheng, specialmente visto che i quattro erano dai Dupain-Cheng che aspettavano che gli altri tornassero dal loro allenamento a Villa Agreste.
Per di più, il corvino era il più piccolo in tutto il gruppo, avrebbe compiuto quindici anni il mese dopo, e - anche se nessuno sapeva perché - sapevano tutti quanto era nervoso riguardo al suo Miraculous. Ma ci sono cose che bisogna fare, non importa quanto non piacciano.
Un torneo di carta-forbici-sasso più tardi, Makoto andò a sedersi sul divano accanto al ragazzo, intento a riorganizzare e riscrivere un anno di appunti che i suoi compagni gli avevano passato per gli esami di fine anno.

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora