ℭapitolo 12☯ Tic toc tic toc- BOOM

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Premettendo che la mattina era già cominciata male per Marinette, quella giornata di Agosto non era certamente la sua giornata. Si era svegliata all'alba delle 8 per colpa di un fastidioso contatto denominato 'Cognato👽' che continuava a mandarle messaggi.
Una volta accettato che Shi non avrebbe smesso di rompere, si era alzata dal letto e aveva preso un respiro profondo e con calma iniziato a leggere i messaggi.

Per poi lanciare il telefono dall'altra parte della stanza.

"È troppo presto per questo schifo." sospirò la corvina. Rifiutandosi di lasciare anche solo che quell'affare infernale entrasse nel suo campo visivo, si diresse in bagno, per poi scendere a far colazione con i suoi genitori.

"Buongiorno ma'. Buongiorno pa'. Ciao Zhe...ng?" guardandosi attorno si rese conto che non c'era alcuna traccia di suo fratello in tutta la sala. "Uhhh, dov'è quel gigante di Zheng?"

E gigante lo era davvero. A quindici anni ancora da compiere, era una staffa da 1 metro e 76, torreggiando di oltre quindici centimetri sulla sorella. Impossibile da mancare.

"È andato da Shi ed Emanuela ieri sera sul tardi. Shi non ti ha scritto niente al riguardo? Da quel che ho capito era una cosa abbastanza seria." le rispose Sabine, sorseggiando la sua tazza di tè verde.

"Ah si? Sarà meglio che guardo i messaggi allora." si disse la ragazza, versandosi una ciotola di latte.

"Sarebbe meglio. Se non sbaglio tuo fratello aveva detto qualcosa riguardo a un litigio tra Ema e Mako."

"Non è la prima volta che litigano, che è successo perché Zheng se ne andasse di sera?"

"So solo che è stata una situazione più esplosiva del solito, ma non ho idea di cosa significhi."

Marinette a quel punto finì velocemente di bere e si infilò in bocca un biscotto, correndo al piano di sopra. Ne scese di nuovo poco dopo, cambiata e con il telefono in mano.
"Ok ma', la situazione è peggiore di quanto pensassi quindi vado anch'io. Ci vediamo a pranzo." Marinette salutò velocemente la donna, lasciandole un bacio sulla guancia, poi corse giù per le scale e usci in strada.
Correndo lungo il marciapiede, digitò velocemente il numero di Adrien, che fortunatamente rispose dopo soli due squilli.

"Buongiorno mi'lady. Ha bisogno di qualcosa?"

"Hei, ho una situazione all'Hotel. Puoi dire agli altri di non disturbare?"

"O...kay. Che problema c'è? Devo venire?"

"No, non preoccuparti, basta che avvisi gli altri. E non venire."

"Okay (oGAY) ti vengo a prendere lì quando hai finit-" iniziò a dire Adrien, ma Marinette inciampò e chiuse la chiamata per sbaglio. Oh be', almeno sapeva che Adrien sarebbe stato lì.
La corvina continuò a correre verso l'Hotel, inciampando solo due volte nel tragitto. Nella fretta di raggiungere l'ultimo piano bypassò completamente l'ascensore, optando per fare tutti i 10 piani di scale di corsa. Mai più una cosa del genere, non importa quanto urgente. Dribblò Jean Carl porgendogli solo un veloce "buongiorno" e spalancò la porta della suite.

Mancando Shi per un soffio.

«Dio mio Marinette, ti prego bussa la prossima volta. La mia faccia ha già preso fin troppi colpi stamattina.» Il poveretto le chiuse dietro la porta e lanciò un occhiata a Zheng, che era rosso in viso e si stava completamente rifiutando di guardare anche solo nella sua direzione generale. Era seduto per terra davanti al divano con lo sguardo fisso sulle trecce che stava facendo a Emanuela, seduta esattamente davanti a lui con in mano La canzone di Achille.

«Si sono baciati! Zheng Zheng Zheng si sono baciati! Zheeeeng, Achille e Patroclo si sono baciati! HA, prendi questa Teti!»

«Buon per loro.» Disse Zheng senza neanche scomporsi davanti all'entusiasmo e agli strilletti di gioia di sua cugina. Anzi, sorrise. Non che Ema potesse vederlo, ma Shi, che l'aveva visto eccome, era diventato rosso come un pomodoro ed era andato a nascondersi in cucina.

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora