ℭapitolo 8☯ Quando il gioco si fa duro...

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Un vantaggio dell'essere figli unici è non avere fratelli o sorelle con cui litigare seriamente. Certo, si può litigare seriamente con tutti, ma è diverso litigare con un amico che litigare con la famiglia. L'amico puoi smettere di vederlo quando vuoi; la famiglia è sempre con te, ci vivi assieme!
Questa è una lezione che Emanuela e Makoto avevano imparato quel giorno di cui vi avevo già parlato, quando avevano pesantemente litigato e Yuki era dovuta andare a consolare Emanuela. E menomale che non giravano più akuma, altrimenti chi lo sa cosa sarebbe successo. Ora vi spiego.

Avete presente la divisione che si era creata tra i ragazzi a causa di Dalia? Chi stava dalla sua parte e chi no? Bene! Una cosa che non vi avevo detto è che, dopo al gossip e ai rossetti, la cosa che Dalia amava di più era tirare scherzi a chi capitava.
Era una delle poche cose che Shi disapprovava quasi completamente. Sì, uno scherzo ogni tanto per tirare su il morale ci stava alla grande, ma degli scherzi crudeli per divertirsi a discapito degli altri o per fare un dispetto come faceva la diciottenne era un no assoluto per lui. Spesso cercava di far ragionare Dalia e Makoto – lui e le gemelle ne facevano tanti di scherzi innocenti quando le due erano a palazzo, a volte trascinando dentro anche Zheng – e di far cambiare idea alle due, ma aveva presto capito che era inutile. Aveva quindi iniziato ad ascoltare i piani delle due, per poi avvisare le vittime in modo da proteggerle.
Sfortunatamente, Dalia doveva essersi accorta che nessuno dei suoi scherzi stava riuscendo ultimamente e, dubitando dei suoi nuovi compagni, aveva deciso di lasciare entrambi all'oscuro del prossimo scherzo, che aveva come bersaglio Emanuela.

Ora, non ci voleva un genio a capire che Emanuela era una persona introversa. Quando non stava studiando, stava usando il computer, ascoltando la musica o leggendo un libro.
Dalia non era stupida; sapeva benissimo che il libro di una lettrice non si tocca, e i computer sono una cosa sacra, quindi guai a mai toccarli. Le cuffie d'altro canto erano facilmente sostituibili, troppo facilmente in realtà, quindi anche rovinare le cuffie non era un'idea che le andava a genio.

Poi aveva notato la collana.
Era una collana abbastanza carina, c'era da dirlo, con un ciondolo di vetro colorato. Ema ce l'aveva sempre addosso, non se ne separava mai, quindi doveva essere piuttosto importante.
Quindi doveva rovinarla.
Non in modo permanente, non era un tale mostro. Giusto abbastanza da dare fastidio a Emanuela.

Aveva agito una delle sere in cui si era auto-invitata nella suite solo perché Emanuela aveva chiesto a Zheng di tenerle compagnia e Zheng era ancora lì. Dalia adorava flirtare con Shi quando c'era Zheng nei paraggi. Solo il fatto che Zheng si irritava ogni volta che i due parlavano rendeva tutto interessante, e Dalia voleva vedere quanto ci avrebbe messo il corvino a dichiararsi.
Ragazzi a parte, poco dopo che Zheng se ne era andato, Emanuela aveva optato per farsi una doccia, visto che il caldo la stava uccidendo quella sera, e aveva lasciato la collana su un mobile vicino al bagno. Senza farsi notare, Dalia aveva recuperato la collana, e se ne era andata poco dopo, aveva colorato la collana ed era tornata di sopra con la scusa che aveva dimenticato le chiavi, lasciando la collana ora dipinta con un orribile contrasto di marroni e viola in un angolo della suite.

Una volta fuori dal bagno, Emanuela aveva inconsciamente allungato una mano verso il mobile su cui aveva messo la collana, senza però trovarla.

«Uhhh, qualcuno ha visto la mia collana?» aveva chiesto immediatamente, con un pizzico di panico nella voce.

«Quella che ci hanno regalato mamma e papà? Non dirmi che l'hai persa!» rispose Makoto, che era seduta sul divano a controllare Instagram.

«Non l'ho persa, era proprio qui! Yuki! Shi! Avete visto la mia collana?» chiese di nuovo affacciandosi alla cucina, dove Shi stava insegnando a Yuki come preparare come si deve gli involtini primavera (Ragazze, sposatevi un uomo che cucina. O una donna che cucina. O una persona che cucina. Lo stesso vale per gli uomini. E per i non-binary. Basta che uno dei due sappia cucinare).

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora