ℭapitolo 7☯ Una persona molto empatica

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Mentre succedeva quello che succedeva, casini inclusi, Yuki stava arrivando molto vicina a sbloccare il suo vero potenziale. La prima cosa che aveva notato era di riuscire a capire molto meglio come stavano le persone.
Non ne aveva pensato niente di che all'inizio, ma poi aveva iniziato a sentire le emozioni di chi aveva vicino. Una volta Chloe era ritornata nella sua suite particolarmente furiosa ed era passata accanto a Yuki; la diciasettenne non aveva potuto fare a meno di rabbrividire alla quantità di rabbia che l'aveva investita in pieno.
A quel punto ne aveva parlato con Lin, che assieme alle gemelle le aveva dato una fantastica lezione sui Miraculous, che riassumerò per non farvi addormentare come era capitato a Yuki.

Ognuno dei Kwami era una persona viva e vegeta all'inizio, no? Poi il Loto li aveva chiamati e loro erano arrivati da tutto il mondo, con i loro pregi e difetti, cambiando tutti assieme lungo il viaggio. Un cambiamento che, come aveva fatto notare Fu, era uguale identico a quello dei sette ragazzi di cui Adrien aveva parlato con suo padre (Il discorsone "Ladybug ha imparato [...], Carapace ha imparato [...]" al capitolo 25✿).
Seguendo l'idea che Shi aveva avuto grazie alla teoria che i dodici Miraculous dello zodiaco cinese si ricollegavano al loro significato simbolico, i tre avevano assegnato a ogni Miraculous conosciuto una caratteristica, andando anche a ricontrollare ogni frase del Libro e suoi doppi e tripli significati nascosti.

Dopo una settimana di duro lavoro (Seh, io ci sono arrivata l'altro giorno alle tre di notte) (facciamo una petizione e leviamo la sorella che russa da camera mia), i tre avevano convocato una riunione con tutto il Team Miraculous, collegando la Coccinella all'Altruismo (ve l'ho detto, erano le tre di notte), il Gatto alla Libertà, la Volpe all'Immaginazione, la Tartaruga alla Saggezza, l'Ape alla Laboriosità, la Farfalla ai Sogni, il Pavone all'Empatia, i dodici dello zodiaco non li sto a elencare, il Loto all'Ordine e l'Elleboro al Caos -facendo rabbrividire il povero Zheng, ma mancava ancora un mese perché scoprisse di essere nella sua bàlia più totale.

A fine Giugno, dopo i più strani tentativi di aumentare la sua empatia, Yuki aveva iniziato a vedere le auree. Le auree erano delle strisce colorate che seguivano le persone, ma le riusciva a vedere solo con la coda dell'occhio. Il che l'aveva mandata estremamente in confusione all'inizio, perché sembravano quasi dei giochi di luce, ma visto che non smettevano aveva iniziato a preoccuparsi che ci fosse qualcosa che non andava con i suoi occhi.

E forse, quella volta che Zheng si era fermato a dormire da loro, Shi non era stato l'unico a notare quanto il ragazzo fosse teso. Anche se c'è da dire che sicuramente non lo era il mattino dopo, quando le gemelle avevano deciso di correre il rischio e andare a svegliare i due, che avevano deciso di dormire nella stessa stanza nonostante ce ne fosse una in più.

Quello che le due avevano trovato era meglio di quanto potessero sperare, siccome avevano beccato i due ancora addormentati, Shi sdraiato sulla schiena e un braccio attorno alla vita di Zheng, che si era steso praticamente sopra l'altro ragazzo, con la testa appoggiata sul suo petto, e parlo di appena sopra il cuore, e una mano tra i capelli disordinatissimi del moro. Come se non bastasse, i due si stavano tenendo per mano e stavano sorridendo come una coppietta appena sposata.
Inutile dire che i due erano stati svegliati dal flash di un telefono.

Dopo quella volta, Yuki aveva iniziato a concentrarsi di più sul vedere le auree bene e a comando, e non solo con la coda dell'occhio. Però era molto più difficile.
La prima volta che ci era riuscita era stato per cinque secondi un Sabato pomeriggio quando si erano ritrovati di nuovo Dalia nella suite. Aveva deciso di approfittare della quantità di gente, e quindi di emozioni, per provare, e lasciate che vi dica una cosa: era una meraviglia.

Degli aloni colorati circondavano tutti quanti, cambiando tonalità a seconda di cosa stavano provando le varie persone. Ora le sarebbe toccato capire cosa volevano dire i vari colori, visto che non ne aveva avuto l'occasione quando li poteva vedere solo di striscio.
Alcuni erano piuttosto intuitivi, come Makoto, che era giallo acceso, Dalia, che era rosa e gialla, ed Emanuela, che sembrava un albero di Natale rossa e verde com'era.
Altri erano più complicati, come Lin che, chino sul Libro dei Miraculous, aveva una tinta azzurra e rossa, Shi che era azzurro e giallo e Zheng che sembrava essere appena uscito da una lezione di arte; lui era azzurro, rosso, verde e nero. Che cosa diamine significava il nero?

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora