ℭapitolo 21☯ Vietato sottostimare il nemico

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C'era qualcosa che puzzava in quella stanza – e no, non era del Camembert. Plagg aveva controllato. Era più l'intera situazione del mostro di melma che lo insospettiva. Il fatto che Zheng fosse correntemente svenuto e febbricitante non suonava bene alle sue orecchie, e il modo in cui Shi si stava comportando era strano forte.
Non aveva ancora visto niente nascosto com'era nella camicia di Adrien, ma solo ascoltando gli altri aveva capito pure lui che qualcosa non andava.

Stufo di non vedere niente, se ne svolazzò fuori e si avvicinò di più a Zheng. Gli volò intorno alla testa un paio di volte, storcendo il naso all'aura strana e spiacevole, quasi malsana, che aveva attorno. Però fisicamente non c'era niente che non andava con lui.
C'era un solo modo per provarlo.

Plagg andò a fluttuare dritto davanti al viso del ragazzo, e prima che chiunque potesse fare qualcosa, si mise a fargli boccacce davanti. Linguacce, pernacchie, facce buffe, qualunque cosa vi venga in mente, lui l'aveva fatta.

«Plagg!»

Il kwami si ritrovò una manona scura stretta attorno al corpo e improvvisamente era davanti al viso a metà tra il fastidio e il disappunto di Adrien.
«Adrien controlla la tua fata per favore.»

«Chiedo scusa, hai chi hai dato della fata? Sono una divinità quantistica bello, mettimi giù prima che ti disintegro,» disse Plagg dimenandosi nella mano di Shi.

«Dovrebbe lasciarti andare quando ti sei dato una calmata.» Plagg guardò alla sua sinistra, dove Tikki stava svolazzando con le braccia incrociate.

«Oh, andiamo zuccherino.»

«Farò del mio meglio, Shi,» sospirò Adrien, e la mano stretta attorno a Plagg lo lasciò andare. Il kwami se ne svolazzò via e fece una pernacchia al ragazzo che l'aveva acchiappato.

In quel momento un gemito di dolore lasciò le labbra di Zheng, e Yuki e Adrien si avvicinarono al letto. Plagg vide Shi che gli metteva una mano sulla fronte con la coda dell'occhio, ma il suo sguardo era concentrato su Tikki, che era andata a sedersi sul cuscino di fianco alla testa del ragazzo.

«Mierda, è salita ancora.»
Il fatto che Yuki non aveva rimproverato Shi per il linguaggio era una prova di quanto fosse grave la situazione.

«Com'è che è successo?» chiese Tikki, e Duusu, che fino a quel momento era rimasta in silenzio accanto a Yuki, si lanciò addosso all'altra kwami piangendo. Ew.

«Oh, è stato terribile Tikki! Un'attimo prima era tutto normale e poi la finestra è – è... è esplosa! E poi– e poi Zheng si è lanciato in avanti e l'ho sentito Tikki! L'ho sentito e oh cielo Tikki, è stato orribile!» Duusu si mise a piangere a dirotto, con due lacrimoni brillantinati che piovevano a cascata dagli enormi occhioni.

Oh. Oh, ok, forse quello era importante.

«Cos'è che hai sentito Duusu?» chiese Marinette sporgendosi oltre Shi.

«Oh Mari, non hai idea. Era questa... forza tutta nera e nera e triste e triste e– e... emi faceva stare male e lui ce l'aveva tutta attorno e poi è andata in avanti e ha fatto quella strana barriera e quando mi è arrivata addosso faceva tanto tanto male dappertutto, mi sentivo svenire. E poi non so cos'è successo perché io e Yuki siamo andate via.»

Yuki prese in mano Duusu, che ci si accoccolò dentro e si mise a singhiozzare mentre la ragazza le accarezzava la testolina. «Anch'io ho visto qualcosa del genere. C'era questa... aura nera tutta attorno a lui e quando ha fatto quella barriera è successa una cosa strana. Tipo, avete presente che le auree cambiano colore con le emozioni? La sua è diventata completamente viola di colpo e poi la barriera era viola con qualche flash nero, mentre dove c'era lui era completamente nero. Non l'avevo mai vista una cosa del genere. Ne ho parlato con Lin e adesso sta guardando più in quella direzione."

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora