Per un secondo, nel vicolo coperto di tenebre regnò il silenzio, interrotto solo dal respiro affannato di Shi e dal "ma cazzo!" di uno dei supereroi davanti a lui, seguito da qualcosa che sbatteva.
Una delle figure - quella completamente in blu - si girò verso di lui e gli si avvicinò di corsa. "Shi!"
"Cristo," borbottò tra se e se il ragazzo, riconoscendo la voce. Si pulì qualunque cosa gli stesse colando dal naso - a giudicare dal dolore pulsante, sangue - e alzò la testa, strizzando gli occhi. "Hei Yuki."
"Oh miseria. Tu dovevi essere a casa più di mezz'ora fa, che ci fai ancora qui?" La ragazza gli si inginocchiò di fianco e gli prese il braccio per passarselo attorno al collo e aiutarlo ad alzarsi.
"Ho avuto problemi." Si sentì addosso gli occhi di Yuki e una mano fredda che gli toccava la guancia e gli faceva girare il viso, costringendolo a guardarla negli occhi. Per un attimo regnò il silenzio.
"Penso che tu abbia avuto abbastanza avventure per un po'." Appena lei fece forza per tirarlo su però, un'altra fitta gli partì dal gomito e come un fulmine gli lacerò il corpo, facendogli digrignare i denti dal dolore per trattenere un gemito.
"Amico, sembri mezzo morto," gli disse una figura in rosso. Probabilmente Kim a giudicare dalla voce.
"Ugh, grazie al cazzo Sherlock," disse, ma un'altra fitta lo fece piegare in due tossendo. Aveva i polmoni in fiamme.
"Shi? Shi, ma stai respirando?" gli chiese Yuki, mettendogli una mano sul petto.
"Meh," rispose lui, agitando una mano davanti a sé. Fece un paio di respiri profondi, sperando di riuscire a calmare qualunque fuoco lo stesse bruciando da dentro.
Si sentì stringere ancora di più il fianco da cui Yuki lo stava tenendo su. "Io lo porto dagli altri."
"Aspetta," disse qualcuno, e anche ad occhi chiusi sapeva che era Mei. Marinette. Ah, chissenefrega. "Magari ha visto qualcosa. Dobbiamo capire che sta succedendo."
"Emme, l'hai visto in che stato è ridotto? L'interrogatorio puoi farglielo dopo."
Mari a quanto pare ignorò il consiglio di Yuki, perché un attimo dopo Shi sentì una mano fredda toccargli la guancia. "Shi," disse la ragazza facendogli aprire gli occhi, "ho bisogno di sapere cos'è successo. Riesci a dirmelo?"
"Stavo venendo via dall'hotel. Visto il tizio." Un dolore improvviso al petto lo fece bloccare in mezzo alla frase, completamente senza fiato. "Lo odio."
"Quel fulmine nella schiena non deve essere stato simpatico," disse una nuova voce. Forse Adrien.
"Era un fulmine?"
"Ti ha colpito un fulmine?!"
"Ecco perché ti trema la mano."
All'ultimo commento, cortesia di Alix pareva, Shi riaprì gli occhi e gettò uno sguardo alla mano che Yuki si era portata attorno alle spalle che, effettivamente, stava tremando come una foglia. "Uh. Non me ne ero neanche accorto..."
Pure Yuki stava fissando la sua mano, ma poi si girò di scatto verso di lui e gli piantò gli occhi sul viso. "Dov'è il tuo zaino che ti porto a casa."
Ovviamente il suo cervello, a cui piaceva essere simpatico, tornò indietro all'hotel e iniziò a dargli del ladro. Ma vaffanculo.
"L'ho perso," disse invece, cercando di tenere la voce il più stabile possibile e di bloccare un brivido che gli corse lungo tutta la schiena.
"Come sarebbe a dire che l'hai perso?" esclamò Yuki.
"Che ti devo dire, l'ho perso! Se non te ne sei accorta, ero giusto un pochino distratto."
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È impresso nella tua anima ☯ Miraculous Fanfic
Fanfictionℳiraculous: è il tuo destino❃ Libro 2☯ Marinette però non stava ascoltando. La sua attenzione era tutta su Yuki, che era ancora a terra e stava guardando il mostro di melma con aria cupa. "C'è qualcosa che non va?" Tutti si girarono verso Yuki, che...