ℭapitolo 24☯ Una fiamma brucia in te

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Hei, volevo dirvi che qua sopra, se scorrete verso sinistra, c'è un video. Provate ad ascoltarlo mentre leggete questo capitolo, vi assicuro che la sensazione cambia.

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Da quando Shi e le gemelle erano andati al Mac con Nath, costringendo Yuki a cucinare tutto da sola, il tempo aveva fatto un'inversione a U. Il sole scottante di quella mattina era stato rimpiazzato da un tappeto di nuvole grigio scuro, le stesse che solo la sera prima se n'erano andate.

Lin probabilmente non se ne sarebbe accorto, se non fosse stato per il fatto che aveva bisogno della luce che continuava a diminuire per finire il sigillo.
Ancora non capiva perché doveva essere disegnato su carta di riso usando inchiostro naturale e una penna d'oca. Era il 2018, non il 1800, per l'amor del cielo.

Per l'ennesima volta in quell'ora, riappoggiò la penna al foglio, cercando di fermare i tremori che gli percorrevano tutto il braccio. Un solo sbavo e avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo.
Credetemi quando vi dico che non ne poteva più.

Un tuono rimbombò fuori dall'appartamento e il vento si alzò improvvisamente, spalancando una finestra. Lin pregò con tutto il cuore di non aver lasciato segni quando aveva alzato la penna di scatto per lo spavento. Controllò attentamente tutti i dettagli, per poi tirare un sospiro di sollievo quando vide che era tutto a posto.

«Come va Lin?»

Il ragazzo lanciò un'occhiata verso la porta della camera, da dove Fu lo stava guardando in tutta la sua regale bassezza, ma ritornò subito al sigillo che stava disegnando. Non aveva tempo di distrarsi.
«Ho praticamente finito, mi mancano solo le due linee speciali.»

Suddette ultime due linee erano in assoluto le più difficili. Lin controllò sul Libro - sul Grimoire, Fu lo guardava malissimo ogni volta che usava il nome sbagliato - il disegno di riferimento.
Le aveva provate prima su un foglio qualunque, perché avevano bisogno di un movimento particolare e dovevano toccare esattamente quei punti in esattamente quell'ordine quando venivano disegnate.
Lin le odiava.

Eppure, finendo la prima linea provò una particolare soddisfazione. Sembrava che ci fosse dell'energia pura che rimbalzava tra il suo corpo e il foglio, riempiendo la stanza con qualcosa che non avrebbe mai saputo spiegare.
E appena finita la seconda linea, Lin sentì tutta quell'energia scattare verso il foglio, quasi come fosse stata risucchiata via dalla stanza e assorbita dalla pagina. Il che, per qualche motivo, l'aveva lasciato particolarmente esausto.

«L'ha sentito anche lei, Fu?»

Il Maestro gli sorrise e annuì, avvicinandosi alla scrivania con quel suo borsone pieno di fiori.
«Molto bene, davvero molto bene, Lin. Adesso, vediamo se sai qualcosa.»

Sotto gli occhi disperati di Lin, Fu tirò fuori dalla borsa sette fiori diversi. Ovviamente, il maestro li conosceva tutti. Lin... aveva dei seri dubbi sul nome di alcuni.

«Quali di questi fiori riconosci?»

Lin lo guardò come se gli fossero cresciute due teste. Che razza di domanda era? Nonostante ciò, guardò con attenzione tutti i fiori che Fu gli aveva appoggiato sulla scrivania. Più li guardava però, e più alcuni gli tornavano familiari.

«I primi due sono un... ibisco e un giglio. Il quinto e il sesto sono una margherita e dell'alloro. E poi,» con molta delicatezza prese in mano lo stelo di erica, quasi come se avesse paura di romperlo, notò Fu, «questo l'ho già visto, ma non so come si chiama. E gli altri due non li conosco.»

Fu chiuse gli occhi e annuì silenziosamente, ma dentro di se stava tirando un sospiro di sollievo. Lin non conosceva molto, ma poteva andare peggio.

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora