IMPORTANTE - Avviso - 02/06/2020

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Ciao a tutti. Mi dispiace per tutti voi che avete letto "aggiornamento" e avete pensato a un nuovo capitolo, ma non oggi.
Oggi qui e ora le cose si fanno serie e si fanno politiche. E soprattutto si fanno dark. Se non volete saperne niente sta a voi non leggere, ma per me è importante parlarne. Se volete sapere cosa è successo ma non volete leggere la parte più dark, saltate la parte in corsivo e leggete invece quella in grassetto appena dopo.

Non so quanti di voi stanno seguendo gli eventi su scala internazionale, ma l'ultima settimana è stata un disastro in America e le cose continuano a peggiorare. E adesso vi spiego perché.

Non so se avete presente in che condizioni vessa l'America, ma è piena di razzisti. Piena al punto che l'odio razziale è considerato normale e che cose per cui una persona bianca riceverebbe forse una molta una persona di colore viene ammazzata.

Il 25 Maggio (2020) a Minneapolis due poliziotti (cops) bianchi si sono avvicinati a George Floyd – un uomo nero – con la pistola fuori, l'hanno tirato fuori a forza dalla sua macchina e l'hanno arrestato per aver pagato un pacchetto di sigarette con una banconota sospettata di essere falsa, per poi trascinarlo in manette alla loro macchina.

Quando Floyd è caduto a terra dicendo di essere claustrofobico e di non riuscire a respirare non hanno fatto altro che continuare a forzarlo dentro la macchina, fino a che uno dei due poliziotti sopraggiunti l'ha tirato fuori disteso a faccia in giù sulla strada, con tre dei poliziotti che lo tenevano fermo facendo pressione con le ginocchia uno sulle gambe, uno sul torso e uno sul collo, mentre Floyd ripeteva ancora di non riuscire a respirare. Dopo poco l'ultimo polizziotto stava cercando di mandare via la folla che si era radunata a riprendere il fatto.

Uno dei poliziotti ha chiamato un'ambulanza, ma nonostante ciò tutti e quattro hanno continuato a tenere Floyd, ormai svenuto in quella posizione. È solo con l'ordine dei paramedici che il poliziotto che faceva pressione sul collo di Floyd toglie il ginocchio. Dieci minuti più tardi Floyd è in arresto cardiaco. Un'ora più tardi è pronunciato morto per asfissia.

(Per chi ha saltato, quattro poliziotti hanno ucciso un uomo nero premendogli un ginocchio nel collo perché era sospettato di aver pagato con una banconota falsa.)

Questa situazione non è accettabile. Il sindaco di Minneapolis ha fatto subito arrestare e licenziare i quattro poliziotti, e uno di loro è sotto processo per omicidio.
L'omicidio di George Floyd non è un caso isolato, ma l'ennesima volta che succede. Come capirete bene, la popolazione in America è esplosa.

Sono iniziate delle proteste (proteste PACIFICHE, non credete alle testate dei giornali di parte) in tutto il Minnesota, che si sono velocemente espanse nel resto dell'America. La risposta della polizia e de forze armate è stata violento, con gas lacrimogeno (teargas) e pallottole di gomma sparate sulla folla. E guardate che le pallottole di gomma si chiamano così per dire, perché sono fatte in legno/plastica/metallo e ricoperte di gomma, e sono anche ben più grandi di una normale pallottola.

Non sto dicendo che i protestanti sono in tutto e per tutto innocenti; ci sono stati sì al un i episodi violenti. La maggior parte delle persone e delle proteste è stata pacifica però: gruppi di persone che marciano, che bloccano una strada, che stanno sedute per terra a due metri di distanza uno dall'altro. E nonostante ciò la risposta è stata violenta, con poliziotti in equipaggiamento militare, macchine guidate sulla folla, attacchi, arresti, gente portata via e tenuta nelle stazioni per ore finché qualcuno non sviene.

Questa non è umanità. Questo è abuso di potere da parte di un gruppo di coglioni che fanno parte del sistema dello Stato a cui è stato inculcato nella testa che il colore della loro pelle e il loro status danno loro il diritto di fare quel cazzo che vogliono.
E possiamo parlare dell'America quanto vogliamo, ma questo non è un problema americano. Questo è un problema che c'è dappertutto, perché una minoranza contro cui la società si riversa c'è dappertutto.

Chiamo un attimo in causa noi italiani, per motivi ovvi, e vi dico: quanti partiti fondano il loro programma politico sulla lotta agli immigrati? Quante volte abbiamo sentito dire "stai lontano da quel marocchino" o "non dare soldi al mendicante" o "gira al largo dai senzatetto" e così via per mille persone e nazionalità diverse? Non so voi, ma io me lo sento dire ancora oggi.
È una cosa orribile e disgustosa. Ed è una cosa che deve cambiare, e noi dobbiamo essere i primi a impegnarci altrimenti non si va da nessuna parte.

Non voglio obbligarvi a fare niente, ma voglio chiedere a tutti noi (me compresa) di fare qualcosa per migliorare noi stessi e la nostra società; tenerci informati, firmare una petizione, magari anche farebuna piccola donazione se si può e se si vuple. Nessuno è obbligato a fare niente, starà alla vostra morale e alla vostra coscienza prendere quella decisione.
Vi dico ancora solo questo però: non è possibile che siamo nel 2020 e dobbiamo ancora protestare e lottare per questa roba perché qualcuno ancora non la capisce. Non siamo forse una specie intelligente?
Visto che continuiamo a dirlo, forse è anche ora che lo dimostriamo.

#blacklivesmatter #blackouttuesday

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