ℭapitolo 18☯ Oh oh...

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Elwyn era leggermente sconvolto, ed era sconvolto principalmente per quattro (4) motivi.

Punto uno. I Miraculous. Cioè, sul serio? Sua madre sarebbe stata furiosa.
Mentre portava Makoto in braccio fino al divano, evitando pazientemente calci e gomitate, con la coda dell'occhio vide Lin sporgersi dalla finestra rotta della cucina, e i due kwami – oh cielo due kwami, esistevano davvero, oh cielo doveva essere un incubo – gli svolazzavano dietro.
Ok che l'unico Miraculous di cui si doveva preoccupare era l'Elleboro a detta sua, ma sua madre l'aveva avvisato di fare attenzione a tutti i Miraculous. E se lei aveva ragione?

Punto due. Ema e Makoto. Onestamente, le due ragazze gli stavano simpatiche, anche se le loro personalità erano l'opposto l'una dell'altra. Aveva passato solo un paio di ore con loro, ma si era trovato molto bene. Quello che non andava bene è che in nessuna possibile realtà avrebbe mai fatto amicizia con le stracavolo di sorelle grigie. No. Non esisteva. Non riusciva neanche a guardarle negli occhi verdi e marroni – ah no, scusate, grigi – senza ripensare al modo in cui tutti i tagliettini di Mako si erano richiusi in un attimo e la caviglia le era completamente guarita.

Punto tre. Yuki e Lin. O meglio, i Miraculous di Yuki e Lin che non ci teneva affatto a scoprire. O se avesse davvero dovuto scoprirlo, magari non con Yuki che si lanciava dalla finestra rotta e si trasformava a mezz'aria. Grazie ma no grazie. Almeno Lin aveva avuto la decenza di fare qualcosa di molto più tranquillo e meno spaventoso – i.e. farsi fluttuare davanti quel tomazzo di libro che chi lo sa cos'era alla velocità di un grosso micio maculato (leggasi: ghepardo) arrabbiato.

Punto quattro. Appena prima che Yuki si auto-defenestrasse, Zheng. Già sentire una persona urlare all'improvviso non era rassicurante, se ti giravi e quella persona aveva gli occhi completamente neri – sclera, iride e tutto quanto – la cosa era ancora più inquietante.
In più, in qualche modo il corvino aveva creato una barriera attorno all'intero edificio che aveva bloccato un... qualcosa diretto contro di loro, e il contraccolpo l'aveva scagliato all'indietro dal centro della stanza dove stava. Sia ringraziato il cielo per i riflessi di Shi, che era riuscito a prenderlo e a evitargli di andare a sbattere e rovesciare la libreria.
Nonostante ciò, Zheng rimaneva accasciato sul fianco, appoggiato completamente alla parete e con gli occhi neri e vacui.

Elwyn non sapeva cos'era successo dopo. Quello che aveva visto era già abbastanza. Senza farsi notare, scivolò fuori dall'appartamento e corse giù dalle scale, andandosi a chiudere in camera sua e lasciandosi scivolare lungo il muro fino a sedersi sul pavimento.
Quella era una cosa che sua madre non sarebbe mai venuta a sapere. Con un po' di fortuna non avrebbe rivisto quei ragazzi per un po'.

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Dopo il casino del giorno prima, Marinette voleva solo rilassarsi un po' con Adrien, Alya e Nino, e un doppio appuntamento al parco con pit-stop al bar e passeggiata al Trocadéro era il modo migliore per farlo.
Siccome le coccinelle sono molto, molto fortunate però, (notate il sarcasmo) la loro sessione di relax venne interrotta dallo schermo gigante appena fuori dal parco sul Trocadéro che trasmettevano le notizie.

"Nadja Chamack, se volete informazione, entro subito in azione. Dopo due mesi interi di pace, abbiamo il primo avvistamento akuma. Mi trovo davanti ai giardini del Lussemburgo, dove un enorme mostro di melma nera ha appena fatto la sua apparizione e sta seminando il caos nei dintorni. Molti edifici sono già stati danneggiati, e la polizia sta evacuando la zona."

I quattro ragazzi guardarono con orrore il mostro che non era in alcun modo un'akuma.

"È... è tornato Blorb?" chiese Adrien, "Pensavo l'avessimo lasciato in Cina."

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora