ℭapitolo 25☯ Ciò che il cuor desidera

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Quella giornata stava semplicemente continuando a peggiorare. Prima Zheng che si mette nei guai con l'Elleboro, poi Shi che fa l'idiota, e adesso pure Lin ne aveva combinata una.
Il ragazzo non era riuscito a mandare giù neanche due bocconi prima di addormentarsi sul tavolo. Non aveva ne febbre ne niente, e Fu aveva assicurato a Yuki che era semplicemente esausto, ma comunque.

Adesso lei stava seguendo Fu in camera di Shi, tenendo tra le mani la ciotola con l'estratto di loto che Lin e Fu avevano preparato. Vedendo però Zheng ancora disteso a letto e febbricitante, stava avendo dei ripensamenti.
«Maestro Fu, lei è sicuro che non gli farà del male?»

Fu si sedette sulla sedia a cui prima era seduto Shi, con i due kwami che lo seguivano. «Espellere l'influenza dell'Elleboro non è facile, ragazza mia. È però un processo che Zheng aveva già iniziato da solo. Possiamo solo sperare che non gli faccia troppo del male,»

L'uomo si rigirò il medaglione dell'Elleboro tra le dita, fissandolo con aria pensosa. Le leggere incisioni lungo il bordo brillavano di una tenue luce rosso scuro che andava via via indebolendosi, ma lui aveva comunque la sensazione che quella luce non fosse una buona cosa.
«Passami l'estratto. E perfavore, fa sedere Zheng. Non vogliamo che gli vada di traverso.»

Yuki esitò. «Forse... Forse è meglio aspettare Shi. Si. Si, si, si, si, si, dovremmo aspettare Shi, che... che sa come gestire la situazione e-»

«Yuki,» la avvisò Fu, guardandola con pazienza, «abbi più fiducia in te stessa. Cos'è che sa fare Shi che tu non sai fare? (io riesco a pensare ad un paio di cose (͡° ͜ʖ ͡°) )»

Pur non essendo convinta, Yuki andò di fianco a Zheng e lo tirò su.

«Bene. Adesso aiutami a farglielo bere.»

Yuki guardò con ansia mentre Fu versava l'estratto tra le labbra di Zheng, massaggiandogli la gola per aiutarlo a deglutire.

Non successe nulla.

«Be',» disse Keelu, andando ad appoggiarsi sulla spalla di Maestro Fu, «è stato molto anticlimatico.»

Un grido di dolore lasciò le labbra di Zheng. Il povero ragazzo si piegò in avanti, tremando come una foglia nel vento e senza smettere un secondo di fare qualche verso straziante, interrotto solo dal suo respiro affannato. Le lacrime che prima a malapena gli bagnavano gli occhi adesso scorrevano a fiotti lungo le sue guance.
Nel momento in cui cadevano però, le lacrime ritornavano ad essere completamente trasparenti. Seduta sul letto accanto al ragazzo, Yuki lo strinse a se.

Una nebbia nera traspirò dal corpo del ragazzo, iniziando a girargli attorno veloce come un tornado e cercando di tornare da dove era venuta. Uno strillo acuto e rauco frantumò l'aria, come vetro che esplodeva in mille pezzi, proprio quando Zheng si lasciò scappare un urlo angosciante, e la nebbia scattò verso Keelu, che era volato indietro con un'espressione di terrore sul muso.

Fu però mise d'istinto il medaglione fra Keelu e la nebbia nera. E appena in tempo. La nebbia venne assorbita completamente dal Miraculous dell'Elleboro, ma le sue urla ancora risuonavano per la stanza. Yuki non pensava che avrebbe mai dimenticato quel suono.

«L'hai visto? Oh cielo. Oh cielo, oh cielo, oh cielo, Yuki l'hai visto? Era lui, oh cielo, era lui.»

Yuki lasciò che la piccola Duusu le volasse in una mano, mentre Keelu rispuntava da dietro alla spalla di Fu, i giganteschi occhi bianchi spalancati.

«Y-Y'ki?»

La ragazza si girò, trovandosi addosso lo sguardo azzurrissimo di Zheng. «Hei,» disse, spostandogli il ciuffo dalla fronte e facendogli appoggiare la testa sulla sua spalla, «come ti senti?»

È impresso nella tua anima ☯ Miraculous FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora