1° Eccola

1.3K 30 4
                                    

"Ma cazzo dai, ormai non fa più così tanto caldo in palestra, tornarci che mi sento sola!" dissi al mio migliore amico stringendogli il braccio e facendo 'labbruccio' per convincerlo a tornare presto in palestra. La frequentavamo dallo scorso inverno, sia io che lui avevamo bisogno di svago e di dimagrire, avevamo fatto passi da gigante e il nostro corpo iniziava a prendere una forma niente male direi ahahaha.

"E va bene Lauren mi hai convinto, lunedì torno, basta che non mi esaurisci più per oggi!" disse Riki alzando la testa al cielo e appoggiandola sul bordo della sedia su cui era seduto, era un sabato sera abbastanza tranquillo, ci eravamo riuniti con alcuni amici in un bar a bere e chiacchierare, ormai l'estate stava finendo e dopo esserci letteralmente scatenati per tutta la stagione, adesso eravamo abbastanza abbattuti poiché sapevano che i nostri impegni universitari e lavorativi ci attendevano con taaaaanta ansia!

Come al solito in palestra ero abbastanza puntuale, ci andavo 3 volte a settimana e quasi sempre alla stessa ora, sul presto, mi piaceva quando c'era poca gente, avevo più spazio, gli attrezzi non erano perennemente occupati e soprattutto non c'era quella costante puzza di sudore che emanava la gente appena si muoveva.

Avevo già iniziato ad allenarmi senza aspettare Riki, stavo facendo il riscaldamento e addominali, tanto lui faceva sempre e solo trazioni o pesi, se ne sbatteva del riscaldamento iniziale; dalle scale salì una ragazza nuova, non l'avevo mai vista, era molto carina, un fisico non troppo magro, come quelle ragazze che ormai andavano di moda sulle copertine, tutte pelle e ossa senza culo o tette, il mio genere pensai.

Mentre riprendevo fiato tra una sessione e l'altra, lanciavo delle occhiate alla ragazza nuova, sapeva già che esercizi fare e come farli, quindi presumo che venisse già da tempo in palestra e magari avesse cambiato l'orario per impegni suoi, o magari andava ad un'altra palestra e qualche stronzo le dava fastidio e lei ha dovuto trasferirsi...mi frullavano un sacco di pensieri in testa e non sapevo neanch'io il perché.

Una spinta sulla spalla mi fece svegliare da questo groviglio di immaginazione mista a curiosità "ti sei incantata?" mi chiese Riki con un aria corrugata "ma no scemo, riprendevo fiato" dissi scendendo dalla panca inclinata che mi aveva torturato l'addome per diversi minuti "ah già ormai sei sulla strada della vecchiaia tu" disse ridendo, io gli tirai un pugno sul braccio facendolo ridere ancora di più "sei davvero uno stronzo sai?" risposi fingendomi offesa.

Mentre lui continuava a ridere, ad un tratto si bloccò, si era accorto di lei aveva dei leggings super attillati blu e una canottiera striminzita con delle spalline quasi invisibili che lasciavano scoperto tutto il petto e le spalle, era davvero bellissima a vederla così 'nuda', Riki mi diede una piccola gomitata, per farmi capire cosa stava fissando, non sapendo che io l'avevo adocchiato già da quando aveva messo piede sulle scale. "Cazzo quanto è bona questa!" mi sussurrò vicino l'orecchio "si...assai" gli dissi, continuando a fissarla "vuoi che la rimorchi per te? Cioè la conosco per fartela conoscere" gli chiesi strizzando l'occhio "si! Magari!" disse lui euforico stringendomi sul suo petto mentre ancora ero di spalle.

Non è che lui non sapesse come rimorchiare, era un gioco che facevamo spesso io e lui perché era molto impacciato con le donne, anche se era carino in realtà, poi quello che gli ripetevo sempre, con fare da maestrina che aveva avuto molte esperienze in materia di 'donne', era che non bisogna essere belli ma bisogna saperci fare, affascinare una donna, con i propri modi, e poi farla impazzire a letto, si, questa era la mia teoria che quasi sempre aveva fatto centro.

Ero uscita da qualche mese da una storia abbastanza seria ed importante, pensavo di aver trovato la donna giusta per me, ma poi era finito tutto, tanti piccoli errori che sommati hanno alzato un muro fra di noi e nessuna delle due era in grado di sommontarlo. Mi ero goduta un'estate piena di tutto, di serate, alcool, amici, giochi e...ragazze.

Però ora era tempo di 'rientrare dalle feste' e pensare alla vita di tutti i giorni, mi aspettava un master nella mia università, e non pensavo più di tanto a una nuova storia d'amore. pensavo, infatti.

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora