26° Bugie E Arresti

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Non so, oggi sono ispirata e ho voglia di pubblicare. Forse sarà la neve che mi tiene segregata a casa da 2 giorni? Buona lettura❤️

"Carmen apri questa cazzo di porta!" ormai avevo perso il conto di quanto tempo fosse passato da quando avevo iniziato a sbraitare contro il portone dell'appartamento di Carmen, ho provato a chiamarla la sera di Natale e anche il giorno dopo, ma nulla! Non si è degnata di rispondere, e questo pomeriggio addirittura aveva staccato il cellulare. Ero sicura fosse successo qualcosa, due giorni fa diceva che le mancavo e che mi stava pensando, cosa diavolo è potuto cambiare?

"Carmen non me ne andrò da qui mai! Rassegnati!" un altro pugno ancora contro il legno pesate, non avevo più voce, ed era già la quinta volta che i vari dirimpettai di questo pianerottolo e di quello inferiore, si affacciavano per 'incitarmi' a smetterla. Non mi stupirei se da un momento all'altro partisse una denuncia.

"La signorina Celentano?" una voce dietro di me mi fece sobbalzare, mi girai lentamente e potei notare due uomini in una divisa blu scura, che con le mani dietro la schiena mi fissavano "emh s-si sono io" risposi ingoiando rumorosamente la saliva ormai inesistente "ci hanno segnalato dei suoi comportamenti non consoni alla quieta pubblica, che ci fa in questo condominio? Lei abita qui?" Oh cazzo.

"Emh io...io sono qui perché ci vive la mia raga-ragazza, e...e non mi risponde da du-due giorni" conclusi farfugliando, dopo aver per l'ennesima volta ingoiato a vuoto. Ci furono attimi di silenzio dove i due agenti si scambiarono uno sguardo interrogativo "beh signorina a noi hanno segnalato schiamazzi e rumori molesti, andati avanti per quasi mezz'ora, nonostante i richiami dei vicini al silenzio" riprese poi il secondo agente, fino ad ora rimasto distante dal dialogo mio e del suo compagno.

"Si ho capito che i vicini rompono i coglioni! Ma la mia ragazza non mi sta rispondendo e io sono preoccupata!" sta volta alzai il tono della voce, e mi sentivo avvampare il viso, cosa non era chiaro del fatto che in questa casa ci abitava la mia ragazza momentaneamente 'scomparsa'? I due agenti si riguardarono sta volta con occhi più severi "innanzitutto moderi i termini perché è in presenza di due pubblici ufficiali, e secondo le ho già spiegato che lei sta disturbando la quiete pubblica, ma lei continua a non capire, perciò la invito a seguirci in centrale grazie" oh porca troia!

"Ma...ma io non ho fatto nulla...s-se solo voi potreste assicurarvi che lei stia, stia bene io me ne andrei tranquillamente, voglio solo sapere se sta bene" dissi ormai con la gola secca e gli occhi umidi, mi voltai nuovamente verso il portone e un raptus mi indusse a buttarmici nuovamente contro, tirando pugni sfrenati contro il legno duro e lucente "Carmen apri questa cazzo di porta! Apri ti ho detto!" ero una furia. Due braccia intrappolarono le mie dietro la schiena tenendomi bloccata, quindi usai i piedi per cercare di sfoderare ancora qualche colpo al portone

"signorina si calmi o dovrò arrestarla!" urlò l'agente che cercava di tenermi ferma dal dimenarmi incontrollata "apri sei una stronza!" non sentivo ragioni, la mia mente era globalizzata da Carmen "mi lasci!" tentai di strattonare l'agente che si vide costretto a chiedere l'aiuto del suo compagno per ammanettarmi. D'un tratto il portone si aprí e una figura minuta con una felpona oversize e dei leggins neri si affacciò su l'uscio

"Carm! Piccola come stai?" dissi con le lacrime agli occhi e sporgendo il busto in avanti, come a poterla afferrare "signorina lei conosce questo individuo?" chiese tempestivamente l'agente vicino la porta che mi fissava ingabbiata dalle braccia del suo amico "no" una sola e lacerante sillaba fuoriuscí dalle sue labbra, io sbarrai gli occhi ed aprí la bocca, non ci credevo "Carm..." un sussurro inudibile abbandonò le mie labbra.

"Quindi lei mi conferma che non sappia chi sia la signorina?" rincarò la dose l'agente "esatto" lei non staccava gli occhi dai miei in tutte questo tempo, il suo sguardo era apatico. Vuoto. "Bene allora signorina Celentano deve obbligatoriamente seguirci in centrale per chiarimenti sul suo comportamento inappropriato verso la quieta di questo condominio" fece un segno all'agente che mi teneva stretta, il quale mi spinse all'indietro dirigendomi verso l'ascensore.

"Carm! Cazzo dillo che mi conosci, mi stai facendo arrestare Carmen!" urlai girando lievemente il volto, ormai stavo camminando, anzi strisciando verso il piccolo corridoio e dalla mia visuale non riuscivo più a vedere la ragazza che pensavo mi amasse, in compenso però alcuni vicini di casa si affaccoarono dalla loro abitazione per godersi la scena da film poliziesco che vedeva me protagonista, stronzi del cazzo!  "Carmen!" un ultimo urlo e poi il trin dell'ascensore mi chiuse fuori dal piano.
Fuori dalla sua vista.
Fuori da lei.

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora