30° Amore

371 21 9
                                    

Aprii gli occhi lentamente, era mattina, lo avevo capito dalla luce fioca che passava dai buchi della tapparella semichiusa, pensai ci fosse brutto tempo. Mi girai lentamente e a me avvinghiata c'era lei, sembrava un koala, aveva la guancia sulla mia schiena, le braccia attorcigliate al mio busto e i piedi puntati nel retro delle mia ginocchia, comoda lei eh!

"Piccola" soffiai vicino al suo orecchio e in risposta ebbi un mugugno e la sia mano sulla sua faccia per coprirsi gli occhi. Risi leggermente da quella buffa immagine, mi spostai piano verso il bordo del letto, grazie alla caldaia accesa non mi venne un malanno appena scesi sul pavimento, ero nuda! Cercai con lo sguardo slip e golfino infilandomeli velocemente, mi avvicinai alla finestra notando una distesa bianca. Strabuzzai gli occhi, e adesso come cazzo torno a casa?

"Buongiorno" biascicò Carmen mentre si mise seduta con il piumone a coprirle il petto "ehi buongiorno" mi girai con un sorriso "dormito bene?" continuai, lei mi sorrise, un sorriso stupendo che mi era mancato troppo in questi giorni "davvero bene" rispose arrossendo un po'.

Mi avvicinai nuovamente al letto, ficcandomi sotto alle coperte e lei si mise al mio fianco in modo da guardarci negli occhi "scusa" disse d'un tratto, io corrugai le sopracciglia perplessa "per averti fatta arrestare" e abbassò lo sguardo, un lampo mi fece ricordare le vicende di quel tardo pomeriggio di qualche giorno addietro e un bruciore al mio petto si propagò, non è bello farti lasciare nei guai dalla "tua donna"...insomma quello ero no? Non ufficialmente ovvio.

"Tranquilla è passato" le accarezzai la guancia spostando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio "e poi sono stati quei pettegoli dei tuoi vicini a chiamarli, scommetto che è stata proprio la tua dirimpettaia. Mi odio! Già da quando me la presentasti, mi guardava storta!" dissi facendo una smorfia di disgusto verso quei rompipalle, "beh come biasimarli? Praticamente hai messo a soqquadro un intero condominio" rispose ridendo leggermente mentre teneva una mano sulla bocca "chissà che penserebbero se mi vedessero ancora qui" risi anch'io sta volta.

"Ora che faremo?" all'improvviso si fece seria "non lo so, penso dovremmo dirlo a Riki" risposi alzando lo sguardo sul soffitto, lei si accoccolò vicino a me e sentì il suo respiro sulla mia clavicola "sei sicura?" "si" ero decisa sta volta, Giulia lo sapevo e non potevo rischiare di fargli scoprire una cosa del genere da terze persone, dovevo farlo io, è il mio migliore amico, glielo dovevo. Da uomo a uomo, come dicevamo sempre.

"Cosa gli dirai?" mi chiese di nuovo, aveva una strana luce negli occhi, si mordeva il labbro, penso di aver capito dove volesse arrivare, risi girandomi nuovamente verso il suo viso "che mi sono innamorata di te" era uscito fuori con una facilità assurda, come se fosse la cosa più scontata al mondo, mi afferrò la guancia avvicinando il mio viso a lei e baciandomi in un modo travolgente, salì sul mio corpo, tra le mie gambe che schiusi subito, beh la passione tra noi non mancava, bastava poco per far scoccare la scintilla.

Ovviamente il suono del mio telefono decapitò l'atmosfera ardente creatasi "pronto?" neanche guardai sullo schermo chi ci fosse nell'altro capo dell'altoparlante "la signorina Lauren Celentano?" una voce maschile risuonò nel mio orecchio "emh si sono io, con chi parlo?" intanto Carmen continuava a mordermi e baciarmi il collo, cazzo! "salve signorina, facciamo parte del servizio stradale, la informiamo che la sua auto è stata rimossa e trasportata nel nostro cantiere, la invitiamo a recarsi presso i nostri uffici per pagare la multa e ritirare la sua autovettura" ma porca troia! Era l'unica cosa che volevo dire in quel momento, cazzo mi ero completamente scordata di aver lasciato la mia macchina praticamente in mezzo la strada per seguire Carmen!

"Emh si io...si cioè va bene, se può mandami per messaggio l'indirizzo perché al momento non posso scrivere" risposi guardando Carmen che se la rideva mentre scendeva con i baci fra i miei seni verso la pancia, le feci segno di stare zitta e dopo aver ringraziato il signore al telefono chiusi la chiamata e potei imprecare liberamente. In tutto questo Carmen rise come una matta mentre rotolava sul letto, se fosse stata un'altra a quest'ora l'avrei già mandata affanculo, ma lei non era 'un'altra' lei è lei.

"Amore io adesso dovrei studiare, ti preparo la colazione e mi rintano sui libri" disse con un sorriso, mente aveva indossato una maglia lunga e di pile "come mi hai chiamata?" mi avvicinai a lei alzando un sopracciglio, lei arrossí all'istante e fece per uscire dalla camera ma io la presi da dietro abbracciandola con forza e poggiando il viso nell'incavo del suo collo, respirai il profumo della sua pelle al naturale

"come mi hai chiamata?" questa volta glielo sussurrai appena sotto l'orecchio "amore" un sussurro sottile abbandonò le sue labbra, strinse le mie braccia attorcigliate al suo busto e mi baciò la fronte "ora cambiati e lasciami alla mia agonia" sciolsi la presa e risi alla sua uscita teatrale dalla stanza.

Mentre lavavo le tazze la osservavo concentrarsi sui libri, e giuro era adorabile "non fissarmi" mi disse senza nemmeno guardarmi "ma...come hai fatto?" dai non poteva mica avere gli occhi di lato! "Lo sento quando mi fissi, anche se non ti guardo sento i tuoi occhi bruciare su di me, perciò smettila o non mi concentro!" quando studia è super seria eh?

"Mmh va bene allora io ne approfitto per andare un po' in palestra, sicuramente sarà aperta, non chiude mai Salvo, neanche con la neve" le dissi ridendo, lei sorrise e poi mi guardó con un sopracciglio alzato "e con cosa vai?" "cazzo!" sta volta imprecai ad alta voce e non con il pensiero "posso prendere la tua?" feci gli occhi dolci "è ricoperta di neve e sicuramente inusabile" disse ridendo "cazzo! E ora?" "ti dispiace rimanere intrappolata con me?" continuò con una voce appositamente sensuale "no! Ma devi studiare e io mi sentirei in colpa se non lo facessi. Chiamo Andreas" aggiunsi in fine.

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora