Sentì il profumo di caffè invadere le mie narici, ok era buon segno, il raffreddore mi stava passando. Mi alzai di poco, i miei capelli ricci la mattina erano indomabile. Guardai sotto di me e vidi che avevo dormito sul divano. In un primo momento non capì subito, poi ricordai Giulia e il suo ottimo modo di usare la lingua.
"Buongiorno" sentì alle mie spalle, il caffè lo stava preparando lei di sicuro "ehi ciao" le dissi strofinando un occhio. Mi misi seduta e presi la tazzina con il caffè bollente, le miei papille gustative danzavano la mattina appena entravano in contatto con quel liquido nero.
"Sono stata bene ieri" disse lei guardandomi in sottecchi, era molto carina la mattina, indossava la mia tuta anche se le stava grande "anch'io" risposi sorridendo. "Dovrei lavarmi ora, magari mi cambio, mi sento molto meglio" dissi mentre mi stiracchiavo, "ok io riordino la cucina e usciamo a fare colazione?" "si certo" urlai dal bagno, mentre mi immersi nel getto d'acqua bollente.
Senti il campanello mentre mi stavo asciugando, misi l'accappatoio e mi apprestai a raggiungere la porta. Con mia sorpresa trovai Giulia che guardava al di là dell'uscio. Non capivo perché era imbambolata, "Giù chi è?" domandai mentre mi sporgevo a scorgere la figura.
Cazzo! Porca puttana!
"Carm..." dissi con un filo di voce, stavo gelando tutto d'un tratto, lei aveva un espressione indecifrabile. Mi avvicinai a lei cercando di sorpassare Giulia ma lei subito indietreggiò. Mi guardava così...così...delusa."Ero passata per vedere come stavi, Riki mi ha detto della febbre" fece una pausa e guardò la tuta di Giulia "beh...vedo che ti sei ripresa bene" le porse un sacchetto "avevo comprato la colazione" Giulia prese il sacchetto e mi guardó "beh almeno non ci sarà bisogno di uscire" disse con un sorrisone, ma che cazzo stava dicendo?
"emh Carm grazie...resta mangia con noi" provai ad allungare la mano ma lei indietreggiò ancor di più "devo andare, sei in buone mani. Scusa, ciao" si voltò e più che camminare stava per correre. Giulia chiuse il portone e mi guardò con la busta di cartone bianca ancora in mano "te la sei scopata?" "che? Cosa? Ma di che parli?" ero nel panico più totale, come aveva capito che...
Mi sorpassò poggiando la busta sulla penisola della cucina, mise il giubbotto, si tolse la tuta davanti a me mostrandomi il perizoma di pizzo bordeaux che, evidentemente ieri mi era sfuggito e mettendo jeans e Vans uscì dalla porta senza neanche guardarmi. Pure lei ci si metteva sta mattina!
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Ero seduta al bar con una tazzina di caffè fumante e una sigaretta accesa, fissavo il vuoto mentre la cenere mi cadeva sulle scarpe. Pensavo e ri-pensavo a Carmen, volevo sapere perché fosse venuta da me questa mattina, volevo sapere che avesse pensato di quella situazione, di Giulia a casa mia. E con Riki?"ohi!" sentì una pacca forte sulla schiena, mi girai tirando un pugno sul braccio di Riki "idiota mi hai spaventata!" dissi tenendo una mano sul petto e schiacciando nel posacenere la sigaretta ormai consumata. "Dai scusa, ho visto che eri sovrappensiero...che hai?" "eh? No nulla di che. Tu più tosto? Com'è andata ieri?" dissi a accendendo un'altra sigaretta, sta volta me la sarei fumata io e non il vento.
Fece una smorfia strana con la bocca e abbassò gli occhi "ho provato a baciarla ma lei si è scansata" disse con un tono tristissimo. Mi avvicinai dandogli due pacche sulle spalle "dai su con la vita, è solo una ragazza" dissi. Certo! Che ipocrita del cazzo che ero. Solo una ragazza.
"Solo una ragazza eh? Mi piace" disse subito dopo. Cazzo! Mi schiarii la voce "ma cos'è successo esattamente?" dissi cercando di fare la vaga e aspirando il bastoncino bianco fra le mie dita, come se potesse dissolvere quell'amarezza che mi mangiava l'anima in quel momento.
"Avevamo finito la cena, eravamo su una panchina all'esterno del ristorante, e mentre stavano chiacchierando lei rise a una mia stupida battuta e in quel momento sentivo che fosse scattato qualcosa e mi son avvicinato per baciarla..." sospese il discorso, accavallò le gambe e pressò le tempie tra pollice e indice "e lei mi ha fermato con la mano...ha sorriso e ha detto che non era ancora pronta perché..." si bloccò e mi fissò intensamente cazzo!
"Perché?" chiesi, avevo le dita gelate e il mio respiro si era fermato senza che neanche me ne accorgessi "...perché pensa a un'altra persona" disse alla fine. Il mio corpo di rilassò ed emisi un respiro lungo e profondo. Poi passai il pacchetto di sigarette a Riki. "Capisco." riuscì a dire solo questo. Non potevo aggiungere nient'altro. Ma questa "altra persona" ero io?
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La Ragazza Della Palestra [COMPLETA]
Short StoryLauren è una sportiva, oltre allo sport è legatissima al suo migliore amico, Riccardo. Un giorno mentre si allenano in palestra, arriva una ragazza nuova, Carmen, che ruberà il cuore a entrambi. Ma a Carmen chi avrà rubato il cuore dei due? E la lor...