37° Nuovi Inizi

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EPILOGO

"Amore con questo sono tutti" buttai l'ennesimo scatolone nella stanza accanto all'ingresso e io mi distesi sul divano, avevo la schiena completamente a pezzi. Non pensavo che traslocare sarebbe stato così difficile, avevamo pensato con Carmen di stare da me, visto che il suo appartamento era piccolo e al 5° piano, però non avevo calcolato che bisognava svuotato e fare avanti e indietro per due giorni consecutivi. La mia casa, anzi la nostra casa ora sembrava uno sgabuzzino, per fortuna che avevo una stanza in disuso e finché Carmen non avesse disfatto tutti i bagagli e scatoloni, quello sarebbe stato il loro posto, almeno non avremmo avuto intralci per la casa.

"Piccola sei stanca?" la castana si mise a cavalcioni su di me "ti faccio un massaggio?" sussurrò al mio orecchio, mentre infilava le mani sotto alla mia maglietta "adoro quando sei sudata, ti rende più sexy" leccò il mio collo e io finalmente emisi un mugolio "amore non sono in grado di fare nulla ora" avevo la voce compressa dalla mia bocca contro il braccio, stavo davvero per addormentarmi, ma ovviamente quando lei si mise a strisciare la intimità coperto da dei sottilissimi leggings contro il mio sedere coperto da altrettanto sottilissimi leggings beh...ovvio che mi ero ripresa.

Mi girai frontalmente a lei tenendola dai fianchi per non farla cadere "ciao" sussurrò sulle mie labbra prima di far scivolare la lingua dentro, io mi aggrappai al suo sedere strizzandolo forte "oh" un sibilo fuoriuscí dalla sua bocca che stava lavorando già sulle mie clavicole "adoro quando sei sopra" sussurrai intrecciando le nostre gambe, lei iniziò a spingere forte mentre palpeggiava il mio seno "non fermarti" avevo la bocca attaccata alla sua e non c'era altro posto in cui volevo stare in quel momento.

Driin
Driin

Il campanello rimbombò nell'appartamento riempito dai nostri gemiti "chi cazzo è?" le chiesi non facendo fermare le sue spinte "non lo so" le uscì come un mugolio "ci sono quasi" disse poi accasciandosi su di me, con le mani iniziai a spingerla anch'io più forte e lei si lasciò andare ad un orgasmo attenuato per fortuna dal mio collo che coprí le forti urla.

Driin
Driin

Rompocoglioni! "non aprire" sussurrai mentre avevo iniziato io ora a spingere contro di lei "amore non se ne andrà" disse quasi ridendo "andrà? Chi è?" mi bloccai guardandola con le sopracciglia corrucciate "mia sorella" sorrise con aria furba "cristo! Scendi subito" la spinsi piano sul divano mentre lei si sbellicava dalle risate, mi tuffai verso la porta e la aprì "ciao scus- Riki?" lo guardai stupita "che ci fai qua?" "beh grazie per l'accoglienza eh" disse lui incrociando le braccia al petto "oh no cioè...entra scusa stavamo indaffarate con gli scatoloni" mi spostai per farlo entrare "certo gli scatoloni..." sorrise con malizia e io alzai gli occhi al cielo, rinchiusi la porta ma subito risentii suonare il campanello, proprio adesso dovevano venire tutti?

"Ciao io sono Stefania, tu devi essere Lauren?" mi tese la mano una riccia tutta pimpettante, oddio è uguale a Carmen! "oh si, si ciao piacere" le strinsi la mano ma lei subito mi tirò in un super abbraccio "finalmente ti conosco" disse poi al mio orecchio, io sorrisi imbarazzata e alle mie spalle uscì finalmente la mia ragazza "cucciola mia!" praticamente si saltarono addosso a vicenda "tu non sai quanto mi sei mancata sorellona!" erano pianti di gioia e grida ormai.

"Dai venite ci prendiamo un caffè" invitati le due ad allontanarsi dal portone per chiuderlo e magari tentare di non farle più urlare in un loro dialetto strano "che figa questa casa! Finalmente ti sei sistemata eh sister!" diede la più piccola una pacca sulla spalla della più grande, e lei ricambiò con una linguaccia. Mi ero completamente scordata di Riki e del fatto che era in casa, appena vide la mia ragazza abbracciata a una riccioluta mi guardó interrogativo "oh si, lui è Riccardo il mio migliore amico, anzi è un fratello per me" sorrisi e ci prendemmo per mano.

Lui era completamente abbagliato dal fisico mozzafiato della ragazzina, ormai balbettava e arrossiva per ogni cosa che Stefania gli diceva, penso proprio che la ragazzetta l'abbia colpito dritto al cuore "gli piace tua sorella" sussurrai alle spalle di Carmen mentre lei lavava le tazzine sporche "lo hai notato?" rise piano "si! E sono davvero carini" "già" lei si girò e si appese con le braccia a me, gocciolando ovviamente tutto il pavimento e la mia felpa "mai quanto noi però" mi baciò lentamente e io ricordai cosa avevamo interrotto un'oretta fa "sto impazzendo piccola" le sussurrai sulle labbra "ho voglia di te" lei sorrise e fece scendere la sua mano nei miei leggings neri "uh sei sempre pronta" il suo tono era malizioso "andiamo un attimo in bagno a sistemare gli asciugamani?" si morse il labbro inferiore infuocandomi con gli occhi

"Riki, Stefy, noi andiamo un attimo di là, non toccate nulla e fate come se NON foste a casa vostra" sorrisi forzatamente e trascinati la mia fidanzata piegata dalle risa nel bagno "sei stata un po' sgarbata" mi tolsi i pantaloni e gli slip e mi fiondai su di lei "si si va bene ora però zitta e prendimi" dissi poi baciandola.

Ragazze lo so non è molto lungo, però penso che alcune cose siano semplicemente semplici. Senza colpi di scena o scenari apocalittici. Tipo l'amore, l'amore è una cosa semplice, e dopo un po' di tempesta le nostre protagoniste si son trovate. Spero vi sia piaciuto, ho appena sviluppato una nuova idea per una storia, se volete appena la inizierò a pubblicare mi direte che ne pensate. Spero vi piaccia e grazie ancora per le vostre ⭐ e commenti. Vi voglio bene.

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora