5° Il Pub

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"Ciao Carmen, sei bellissima" si avvicinò a lei il mio amico porgendole la mano "io sono Riki comunque" aggiunse sorridendo, posò il suo sguardo tra il sorpreso e lo spaventato su di me "Carmen scusalo, lui è il mio migliore amico" dissi poi avanzando verso di lei sorridendo, lei rise per un attimo e ci fece segno di andare con lei verso il bancone, forse era imbarazzata, o aveva semplicemente sete.

Io e Riki ci sedemmo sugli altri due sgabelli accanto a lei, ordinammo 2 mojito per me è Carmen e un Long Island per Riki mentre scambiavano qualche chiacchera sulla palestra, ad un tratto nel pub la musica cambiò, c'era una sorta di anniversario di una coppia in fondo alla sala, e il fidanzato aveva chiesto al barista di metter su un lento per fare una sorpresa alla sua dama, il barista poi invitò tutte le coppie a far compagnia ai due ragazzi che già si muovevano al centro della sala, dove c'erano pochi tavoli, proprio perché quel pub spesso organizzava serate da discoteca e usavano quella sala per scatenersi nel ballo.

Riki diede un ultimo sorso al suo cocktail ormai diventata acqua, data la temperatura nella stanza e i pochi cubetti di ghiaccio rimasti, si alzò mettendosi frontale a Carmen, mi lanciò un'occhiata e le porse la mano "mi concede questo ballo?" le chiese, ok il cocktail aveva già fatto effetto, cioè non era mai stato così sfacciato a prendere l'iniziativa, Carmen aveva ancora la cannuccia del cocktail fra le labbra, rimase un attimo stupita e tentennò nel rispondergli, mi guardó poggiando il bicchiere sul bancone alle sue spalle, io non feci nessun tipo di espressione, lei porse a sua volta la sua mano su quella del mio amico e si alzò.
*che diamine era quello sguardo?*

Lui aveva un sorriso a 32 denti e la avvicinò a sé spostandosi più verso il centro, le cinse la vita con le sue mani enormi, e lei si limitò a poggiare le mani sulle sue braccia, sentí una sensazione così strana in pancia, cioè quella era una mia amica, l'avevo invitata io e io ci parlavo ogni giorno, e lui come se nulla fosse le aveva messo le mani sul suo corpo, no un attimo, che diavolo sto dicendo? Io l'ho avvicinata a me per farla conoscere a lui, il piano funziona, dovrei esserne felice, e allora perché sono così amareggiata?

Lui le sussurrava qualcosa all'orecchio, lei si limitava a sorridere e spesso guardava verso di me, forse per assicurarsi che io fossi ancora la o forse stavano parlando di me? No non credo. Finalmente quel diamine di ballo finì, loro si avvicinarono a me e Riki era rossissimo in viso e super felice, io di riflesso non potei che sorridergli dandogli una pacca sul sedere, senza ovviamente farmi vedere da Carm. *Carm?*

"Ragazzi si è fatto tardi e io dovrei andare in università domani" disse Carmen guardandomi "oh si certo, noi penso ci berremo un'ultima cosa e poi andiamo via" dissi con sguardo complice verso il mio migliore amico "beh allora...ci vediamo in palestra?" disse lei sorridendo "si ovvio" dicemmo noi a uniscono.

Diede due baci sulla guancia a Riki, e lui la strinse per un attimo e io ne approfittai per andare a pagare i successivi due cocktail che ci saremmo presi con lui allontanandomi così un pochino da loro, non so mi sentivo a disagio, o forse volevo lasciarli un po' da soli.

Mi voltai e lei era proprio dietro di me "allora ciao" disse abbracciandomi "ciao e grazie per essere venuta" "mi sono divertita" si staccò e si girò per andare, ma dopo aver fatto un passo si voltò verso di me, io ancora ero girata a guardarla mentre si stava per allontanare, "non mi hai detto come sto sta sera..." disse con un filo di voce che  nonostante la musica sentii..."sei stupenda" le dissi, come un soffio che uscì dalle labbra, sembrava mimato e la musica alta aiutò ad ampliare l'effetto labiale, lei sorrise arrossendo un po' e si voltò per sparire tra la folla.

Rimasi imbambolata in quel limbo, non capì cosa fosse successo realmente, il perché di quella domanda, la sua voce così timida e sensuale allo stesso tempo, il suo sguardo che mi spogliava di ogni sicurezza. Nel fra tempo non mi resi conto che stavo intasando la fila per la cassa "emh scusa devi ancora osservare il vuoto o ci fai passare?" chiese una ragazza accanto a me "oh si scusa" mi spostai tornado da Riki

"finalmente! Quanto ci hai messo? Bevi che il ghiaccio si è quasi sciolto" disse porgendomi il bicchiere, io lo presi e mi voltai per guardare la gente ballare, avevo una sensazione strana addosso, ma al mio amico non dissi nulla, infondo non era successo nulla di che, no?

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora