24° Regali Di Natale

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Dovevo per forza ridipingere la stanza, le macchie di umido sul soffitto erano orribili cazzo! Sembrava un film dell'orrore più che una camera da letto. Blu notte...si sarebbe stato perfetto, adoravo una stanza confortevole, e un colore scuro mi trasmetteva quella sensazione, invece che un giallo camerino o un rosa evidenziatore.

"A che pensi?" Carmen scivolò fra le mie braccia, appoggiando la testa sul mio petto e iniziando a stropicciarsi gli occhi "buongiorno piccola" e le posai un bacio sulla tempia "mi stai finendo tutto lo shampoo lo sai? Un'altra volta!" le dissi poi prendendola in giro.

Ormai era qualche settimana che ci frequentavamo, era tutto ancora nascosto, e Giulia ne era all'oscuro, come tutti gli altri del resto, soprattutto Riki. Mio Dio stavo tradendo la fiducia del mio migliore amico. Per non parlare di Giulia, con lei non avevamo più toccato l'argomento dell'ufficializzazione della nostra frequentazione, era una ragazza stupenda ma per Carmen sentivo crescere un qualcosa che ancora non aveva un nome ma non poteva passare indifferente.

"Lo sai che amo sentire il tuo profumo su di me, dormo sempre con la tua maglia e i pantaloni che ti rubai in palestra" disse con una risatina "ecco dove erano finiti!" mi volta verso di lei con finta indignazione e lei scoppiò a ridere. Amavo la sua risata! Si copriva sempre la bocca e le uscivano due piccole fossettine intorno alle labbra, e poi si nascondeva dietro la mia spalla e io non resisteva più. Il suo fiato su di me, le sue mani, lei su di me...cazzo!

Ruotai il busto verso il comodino aprendo il primo cassetto, rovistai fra i calzini e...si! Era in fondo, ricordavo bene! Afferrai la scatolina quadrata e rinchiusi il cassetto. "Chiudi gli occhi" le dissi baciandola di sfuggita, lei sorrise aggrottando le sopracciglia e mi obbedì.

"Aprili" ok, in quel preciso istante ho pensato fosse la ragazza più stupita al mondo, sembrava una bambina. Gli occhi le si erano illuminati! Sfoggiava piccoli luccichii nell'iride marrone chiara, e i riflessi miele divenuti quasi di un giallo acceso. Portò le mani sulla bocca mentre era ancora girata sul fianco "buon Natale piccola" sorrisi e le misi nella mano, che avevo staccato dalle sue labbra, il pacchetto blu.

Una collana in argento con un cuoricino e una L incisa sul retro, non era grandissima, era piccola in modo che l'avrebbe tenuta sempre con lei, in modo che non si fosse dimenticata mai che qui una persona iniziava ad amarla seriamente. "Amore io...io...cioè non so che dire" balbettava come una ragazzina davanti l'albero di Natale con i biglietti di quel cantante che amava ma che aveva tutti i concerti sold out.

La bacia. Piano e poi con la lingua "non dire nulla" lei mi lasciò un ultimo sorriso e si girò per far sì che allacciarsi la collana. Si alzò dal letto, aveva solo una t-shirt a maniche lunghe e gli slip di pizzo celesti, si specchiò nel bagno, potei vedere la sua ombra che girava su se stessa "Carm è una collana non un vestito" le dissi ridendo, in un batter d'occhio si mise a cavalcioni su di me e iniziò a riempirmi di baci, sul naso, sulle labbra, sulla fronte "ok ok ho capito che ti piace" dissi ridendo ma lei non accennò a smettere.

Prese in modo aggressivo i miei seni, iniziando a giocare con i capezzoli che massaggiava tra indice e medio, mentre la bocca era posta sotto l'orecchio, a leccare tutto il collo. Aveva iniziato un movimento ondulatorio sul mio bacino, mentre il mio fiato diventava corto e pesante, posai le mani sui suoi glutei ma lei repentinamente afferrò i miei polsi portandoli sopra la testa "lascia che ti ringrazi adeguatamente" sussurrò nel mio orecchio per poi mordere il lobo "ah!" un gremito si disperse nell'area calda della stanza, mentre eravamo in penombra e si intravedevano le lucine dell'albero di Natale posto nella stanza affianco.

La sua lingua lavorava la mia pancia, lasciando dei piccoli succhiotti e ogni tanto lasciava un bacio sull'interno cosce. I miei slip erano già zuppi, appena sveglia ho sempre voglia di fare sesso, ma Carmen mezza nuda su di me, beh supera tutti i miei sogni.

Alzò il busto giusto di qualche centimetro per guardarmi negli occhi mentre si mordeva il labbro e con le mani faceva scorrere sulle mie gambe gli slip, alzai il bacino per facilitarle il compito, mi divaricò le gambe e scese con la testa fra esse. Dio mio. Questo si che era un bellissimo Natale. Avevo conficcato le unghie delle mani sulla testiera del letto, penso che l'indomani avrei trovato tutta la stoffa scorticata.

Driiin Driiin
ma che cazzo..era il campanello. Ma chi diavolo viene la mattina di Natale a rompere il cazzo? Non aspettavo nessuno, vivevo sola e i miei li avevo visti la sera prima, a cena, dopo di che era rientrata a casa ad aspettare Carmen... Riki sapevo fosse dai suoi fino al giorno dopo, e tutti gli altri avevano impegni con i parenti, io ero l'unica del gruppo a non essere attratta da queste 'smancerie familiari'

Driin Driin
Carmen si stacco con un mio mugugno riluttante, volevo di più, stava andando così bene..."credo dovresti andare ad aprire" disse mentre si era stesa accanto a me e con il dito si spostava le ciocche di capelli davanti gli occhi "non credo sia nessuno di importante" dissi con una smorfia e abbracciandola

Driin Driin
"Ancora?" sbuffò, mi alzai afferrando la felpa oversize e con i calzini antiscivolo mi avviai verso lo spioncino, cazzo Giulia!  Rimasi pietrificata dietro al portone, aveva delle buste in mano, eppure sapevo stesse dai suoi per le vacanze, non dovevamo vederci, inoltre la situazione era abbastanza fredda fra noi, non pensavo si presentasse. E ora?

La Ragazza Della Palestra [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora