24. Insecurity

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Dopo aver evitato Chelsey per diversi giorni, avevo deciso che era giunto finalmente il tanto atteso momento di vederci. Avevo un disperato bisogno di parlare con qualcuno di quello che mi era successo nei giorni precedenti e lei, in quel momento, era l'unica persona che mi sentivo di chiamare amica.

Mi chiusi la porta di casa di Brian alle spalle e mi incamminai con passo svelto verso il lago, dato che ci eravamo date appuntamento lì.

Mentre camminavo lungo la stradina sterrata, pensavo e ripensavo a come avrei potuto giustificare il mio comportamento nei suoi confronti. Lei non mi aveva fatto nulla, ne ero consapevole. Lo sbaglio l'avevo fatto io chiudendomi in me stessa ed evitandola senza darle neppure una giustificazione.

Avevo iniziato ad evitarla perché non volevo incasinare la sua vita come avevo fatto con quella di Logan e di Shawn. L'avevo fatto per proteggerla da me e dalla mia innata abilità di creare costantemente casini.

Alzai lo sguardo da terra e iniziai ad osservarmi attorno. Nonostante andassi spesso al lago, restavo ogni volta ammaliata dal panorama che si stagliava dinnanzi a me quando lo raggiungevo. I colori che lo decoravano e i suoni che lo animavano cambiavano ogni volta che ci andavo, rendendo quello spettacolo unico ed inimitabile.

«Buon pomeriggio, Maya» urlò Chelsey alle mie spalle, attirando la mia attenzione e costringendomi a voltarmi verso di lei.

«Ciao Chelsey, mi fa piacere vederti» l'accolsi sorridendole.

Lei mi raggiunse e scosse la testa, sparpagliando la sua chioma scura in tutte le direzioni. «Lo pensi davvero? Insomma, mi sembra che tu ultimamente abbia cercato di evitarmi senza sosta... Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?»

Io indicai la riva del lago con la testa, facendole segno di seguirmi. Ci sedemmo l'una accanto all'altra, immerse nella natura circostante.

Alzai lo sguardo da terra e lo incastrai in quello di Chelsey, cogliendola alla sprovvista. L'ultima cosa che volevo fare era ferirla, cosa che ero convinta di aver fatto, considerando la tristezza che nascondevano i suoi occhi.

«No, assolutamente no! Tu non hai fatto nulla che mi abbia ferito o infastidito, anzi. Mi dispiace per come mi sono comportata con te. Non volevo ferirti. Ti stavo evitando per proteggerti. Io combino un casino dietro l'altro e dopo quello che è successo con Shawn e Logan io...»

«Un momento, che è successo con Shawn e Logan? Che mi sono persa?» domandò lei, senza preoccuparsi di nascondere la sua nascente curiosità.

«Per farla breve... Shawn mi aveva chiesto di uscire ed io ho accettato. Però, il giorno in cui siamo usciti avevo litigato con Brian e non ero di buon umore. Lui mi ha portato in un vecchio e lugubre cinema ed io l'ho praticamente abbandonato lì. Me ne sono andata senza dirgli nulla. Ho iniziato a camminare su strade che mai avevo visto, finendo per perdermi. Logan mi ha trovata e mi ha riaccompagnata a casa. Poi è arrivato anche Shawn e... insomma lui ci ha beccati nel momento sbagliato. Ci stavamo per baciare e Shawn ha iniziato a dare i numeri. Ha aggredito sia me sia Logan e poi è sparito dicendomi che mi sarei pentita della mia scelta.»

Chelsey sgranò gli occhi e iniziò a emettere degli urletti accompagnati da gesti con le mani, per farmi capire che avrei dovuto proseguire con il racconto.

Io non potei fare a meno di trattenere una risata. Era così buffa quando faceva così!

«Beh, quando Shawn si è volatilizzato ho cacciato Logan in malomodo. Mi sentivo in colpa per come mi ero comportata con entrambi. Insomma, avevo abbandonato Shawn in quel maledetto cinema senza neppure dargli spiegazioni, stavo per baciare Logan dopo avergli scaricato addosso tutti i miei problemi e li ho persino fatti litigare. Ed è da qui in poi che ho iniziato ad evitare anche te. Dopo questo casino, ho pensato che fosse meglio chiudere i rapporti con tutti per limitare i danni che avrei inevitabilmente causato.»

«Maya, non devi più fare pensieri del genere. Tu non ti puoi colpevolizzare per tutto quello che succede attorno a te e non puoi neppure prendere decisioni al posto degli altri. Non hai fatto nulla di sbagliato. Hai soltanto agito d'impulso, perché sei talmente abituata a sopprimere i tuoi sentimenti che, nel momento in cui accumuli più di quello che puoi sopportare, implodi e perdi il controllo delle tue azioni. Non puoi andare avanti così, lo dico per te. Tu sei migliore di quello che mostri, devi soltanto accettare il tuo passato, la tua storia e tutti i sentimenti che ne conseguono. Scappare o fingere che queste parti di te non esistano non ti permetterà di risolvere un bel niente. Anzi, non farà altro che peggiorare la tua situazione. Dai a Shawn un po' di tempo per metabolizzare la cosa, vedrai che tutto si sistemerà in men che non si dica.»

Non sapendo come rispondere al monologo di Chelsey a cui avevo appena assistito, mi limitai ad annuire. Lei aveva ragione, lo sapevo. Aveva ragione su ogni cosa e negarlo non avrebbe avuto alcun senso. Ma se ero perfettamente consapevole del fatto che lei avesse ragione, perché non cambiavo metodo quando c'erano di mezzo le mie emozioni?

«Ad ogni modo, se un giorno ti sentirai pronta e me ne vorrai parlare, io sarò qui ad ascoltarti. Comunque... Sapevo che tra te e Logan c'era qualcosa, me lo sentivo! Ma l'hai più visto dopo questa discussione con Shawn?» mi chiese, fremendo dalla voglia di sapere la mia risposta.

Io arrossii violentemente e annuii.

Chelsey sgranò di nuovo gli occhi ed esultò. «Forza, racconta! Compresi i dettagli poco casti» soffiò lei, sorridendo amabilmente.

«Dunque, l'altra sera è venuto a casa mia alle tre di notte dicendo che aveva voglia di vedermi. Ed anche io avevo voglia di vederlo, così è rimasto a dormire lì con me... Togliti quello sguardo dalla faccia, Chelsey! Non è successo nulla, ci siamo soltanto baciati un paio di volte» commentai, fingendomi irritata dagli sguardi maliziosi che mi stava rivolgendo lei.

«E com'è stato?»

«Beh, intenso... Lui ed io abbiamo instaurato un rapporto strano. Strano perché nonostante tutto ciò che ci differenzia, lui riesce a capirmi senza sforzo. Ed io sono cambiata da quando l'ho conosciuto. È come se avesse riportato a galla la vecchia me, quella che ero prima del divorzio dei miei genitori» confessai, abbassando lo sguardo.

«Ne sono felice, Maya. Logan ti sta dando proprio quello di cui avevi bisogno. E conoscendolo, credo che anche tu gli stia facendo bene.»

«Davvero lo pensi? Io ho paura, Chelsey... Non mi sono mai aperta così con qualcuno, non mi sono mai legata così a qualcuno. Ho paura di essere soltanto un passatempo per lui.»

Chelsey appoggiò la sua mano sulla mia spalla e mi scosse delicatamente, facendomi alzare lo sguardo da terra. «Maya, tu non sei un passatempo per lui. Logan ha avuto altre ragazze, questo sì. Però non aveva mai litigato con uno dei suoi amici per una di loro. Per Logan, Spencer e Shawn sono le persone più importanti nella sua vita, soprattutto dopo che sua madre l'ha abbandonato. Quindi, se ha persino litigato con Shawn per difendere te, vuol dire che ci tiene.»

Le parole di Chelsey mi confortarono, eppure non riuscivo a crederci fino in fondo. Ero abituata ormai a diffidare automaticamente delle persone, soprattutto di quelle che avevano una reputazione come quella di Logan. C'erano ancora troppe cose che non sapevo di lui e che desideravo ardentemente scoprire. Anzi, che avrei sicuramente scoperto di lì a breve.

Sospirai pesantemente e feci un sorriso tirato. «Già, probabilmente hai ragione tu» le risposi, anche se non ne ero del tutto convinta.

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