Buongiorno e buona Domenica!
Colgo l'occasione di questo aggiornamento per dirvi che ho iniziato una nuova storia, se qualcuno fosse interessato: si intitola "Il quarto punto" e potete trovarla su Wattpad e su EFP.
Buon proseguimento, grazie di tutto! :)
Capitolo quattro – Cicatrici
La domenica mattina a Bradford era dedicata al mercato: numerose vie e diversi vicoli venivano chiusi al traffico e farciti di bancarelle più o meno pittoresche, che offrivano ai passanti qualsiasi genere di prodotto a prezzi scontati.
Emma stava passeggiando lentamente in una delle strade principali del mercato, alla ricerca di una collana che potesse soddisfare un suo capriccio e di una borsa vintage per la sua macchina fotografica: con gli occhiali da sole a ripararle le iridi, si sventolava il viso con una rivista comprata poco prima, sperando di contrastare l'afa.
Louis Tomlinson, alla sua destra, evitava in modo più o meno efficace le altre persone senza alzare lo sguardo dal proprio telefono. Potevano considerarsi amici da quattro anni: lui era il famoso Louis che aveva ospitato Zayn a Londra durante la sua fuga da Bradford, in seguito all'irruzione di Harry in casa del signor Dumbel. Di tanto in tanto tornava in città per far visita al suo amico e a Melanie e per altre faccende personali, come gli piaceva chiamarle, ma Emma non ci aveva avuto direttamente a che fare se non dopo circa due anni.
«Che cazzo di caldo» sbuffò all'improvviso, riponendo l'iPhone nella tasca dei suoi blue jeans stretti e passandosi una mano tra i capelli castani. Si massaggiò il collo ricoperto di tatuaggi, quelli che aumentavano ogni volta di più e che gli ricoprivano anche il braccio sinistro.
«La tua finezza mi ha sempre affascinata» lo prese in giro Emma, sorridendo senza guardarlo.
«Tutto di me ti ha sempre affascinata» la corresse lui, con il tono saccente che lo accompagnava in quasi ogni scambio di battute: prese a giocherellare con il piercing che gli decorava il lato destro del labbro inferiore - unico superstite dei due originari - e poi con quello sulla lingua.
«Forse mi hai scambiata per Aaron» ribatté Emma: la prima volta che aveva visto Louis, tutto avrebbe pensato meno che fosse omosessuale fino alla punta dei capelli. La notizia l'aveva visibilmente sconvolta, perché un tale ben di Dio non poteva andare sprecato e perché, nonostante sapesse già di Aaron, lo storico migliore amico di Melanie, non avrebbe mai immaginato che i due potessero avere una qualche relazione.
«Sei sempre più simpatica, hun» fu la risposta che ricevette, compresa di nomignolo del quale probabilmente non si sarebbe mai sbarazzata.
«A proposito, come vanno le cose tra di voi?» Gli domandò allora, incuriosita. Louis non era un tipo molto sentimentale, anzi, era completamente l'opposto, quindi era raro sentirlo parlare spontaneamente di ciò che più si avvicinava ad un rapporto duraturo per i suoi standard, anche se non del tutto esclusivo.
Lui distese le labbra sottili in un sorriso soddisfatto. «Scopiamo» disse semplicemente. «Scopiamo parecchio. E ti dirò, credo sia anche una delle migliori scopate della mia promiscua vita.»
Emma rise scuotendo la testa, lasciando spazio ad una signora anziana che doveva passare con due enormi buste piene di prodotti appena comprati. «È il tuo modo per dire che...»
«Emma, hun, è il mio modo per dire quello che ho detto» la interruppe, voltandosi a guardarla con un sopracciglio alzato. Gli occhi, del colore del cielo sereno di quella mattina, non lasciavano spazio ad alcuna replica.
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High hopes
RomanceSequel della storia "Little girl". Estratto: "«Respiri, quando sei con lui?» Lo ami? «Non azzardarti ad usare contro di me le mie stesse parole», lo ammonì Emma, facendo aderire un po' di più la sua schiena alla parete fredda. Stringeva i pugni per...