3 mesi dopo.
Le cose tra me ed Ian procedono bene, in questo periodo ci siamo decisamente conosciuti meglio, perché ammettiamolo abbiamo fatto le cose molto velocemente, ma non me ne pento, anzi sono felice che per una volta io non abbia pensato 650 volte prima di fare una cosa e che io mi sia buttata a capofitto in questa esperienza che, almeno per ora, è fantastica. La primavera è iniziata e sto organizzando una piccola sorpresa per Ian. Penso che lo porterò al mare, ricordo che lui non ci sia mai stato e voglio regalargli questa esperienza. Ne ho già parlato con mia madre, a proposito della questione genitori, le cose sembrano fare minuscoli passi avanti, mia madre devo dire che ultimamente sembra adorare Ian e ne sono felice, dall'altra parte c'è mio padre, che sembra comunque che gli stiano schiacciando i testicoli con uno schiaccianoci ma pare sforzarsi di essere gentile e lo apprezzo; comunque tornando alla questione "mare" mi madre è d'accordo mio padre un po' meno ma se ne farà una ragione.
<Quindi a quale destinazione avevi pensato?> mi chiede mia madre per aiutarmi con l'organizzazione del viaggio, lo apprezzo molto, <Non lo so voglio che sia speciale, insomma tu e papà avete viaggiato molto non avresti qualche suggerimento?> le chiedo passandomi le mani nei capelli, si sta dimostrando più difficile del previsto, sono giorni che ci penso il fatto è che non posso parlarne con Ian se no non sarebbe più una sorpresa, <Ricordi qual era il tuo posto preferito da piccola?> mi chiede sorridendomi, <La casa al mare della nonna Rose> le rispondo sorridendo a mia volt per i ricordi della mia infanzia che riaffiorano nella mia mente, <A Sydney> aggiunge lei, io la guardo con un sorriso gigante, <E si da il caso che quella sia ancora nostra quindi...> <Stai dicendo sul serio?!> le chiedo e lei annuisce, <oddio mamma! Grazie! Grazie! Grazie!> dico abbracciandola, <Prego tesoro> afferma ricambiando l'abbraccio, <Allora, quando partite?> chiede sciogliendo l'abbraccio, <Il prima possibile> rispondo sempre sorridendo.
<Allora è deciso, partite fra 3 giorni, vi fermate per 15, fate i bravi, Ian non deve saperlo> dice mia madre contando i vari punti da ricordare con le dita, <Esattamente, ricorda l'ultimo punto anche a papà> e lei annuisce, <Vado a farmi una doccia e poi vado a letto> la informo alzandomi dalla sedia della sala da pranzo, <Faccio sparire questi> afferma indicando tutti i fogli con le nostre ricerche, <In caso Ian arrivi qui all'improvviso> aggiunge facendomi ridere, <Buonanotte mamma> dico iniziando a salire le scale, <Buonanotte tesoro>.
Dopo aver fatto la doccia mi metto la maglia di Ian, quella che mi aveva dato la prima volta che sono restata a casa Gallagher, nonostante i ripetuti lavaggi continua ad avere il suo profumo, come le coperte del mio letto, ormai ho perso il conto delle volte in cui Ian ha dormito qui ed io da lui, è diventata una cosa normale per me girare per casa Gallagher la mattina mentre mi lavo i denti per dare il buongiorno a tutti.
Mi arriva un messaggio che mi distrae dai miei pensieri. È Ian.
Da Ian:
Mi vieni ad aprire la porta?
A Ian:
Si, ma cosa ci fai qui a quest'ora?
Da Ian:
Mi mancavi.
Queste sue ultime parole mi fanno sorridere, mentre scendo le scale incontro mia made che va a letto, <Nostalgia?> chiede avendo capito cosa sto andando a fare ed io in risposta sorrido.
<Hey> lo saluto appena apro la porta e lui in risposta si fionda sulle mie labbra, <Wow, ci siamo visti oggi pomeriggio> affermo, <Avevo bisogno di vederti> dice baciandomi di nuovo, <Sei adorabile> dico chiudendo a chiave la porta, <Ti ho svegliata?> mi chiede notando che sono in pigiama, <No, ma non mi sarebbe importato> rispondo prendendo per mano ed iniziando ad andare al piano di sopra.