Rosie's pov.
Appena tornati a casa, felici con la nostra pizza, ci sediamo sulle sdraio a bordo piscina ed iniziamo a mangiare, <Allora ti è piaciuta l sorpresa?> chiedo addentando un'altra fetta di pizza, <S, sei pazza lo sai vero> <Nah> rido ma lui non sembra molto della stessa opinione, <Che hai?> chiedo poggiando la mia mano sul suo ginocchio, <Sai che non voglio che tu spenda tutti quei soldi per me> dice guardando il pavimento con tono serio, <Ian guardami> dico piano , <Ian> dico più seria, <Ora mi spieghi perché non dovrei farlo se tengo a te> mi guarda negli occhi, ha lo guardo triste e non voglio che o sia, <Perché potrei mandare tutto a puttane con una delle mie crisi> dice piano, come se avesse paura di dirlo ad alta voce, <Ian ti ricordi la prima volta che è successo, sarei potuta sparire, e invece siamo qui quasi 4 mesi dopo e credimi io non me ne vado facilmente> dico prendendoli le mani, mi fa male vederlo così, mi viene da piangere, non perché lui mi renda triste, ma mi fa arrabbiare il fatto che pensi che per me lui ne valga la pena, una lacrima silenziosa scende sulla mia guancia, la nota subito, e per quanto io stia cercando di trattenermi altre la seguono ininterrottamente, <Ti prego non piangere...> dice piano avvicinandosi ed inginocchiandosi praticamente davanti a me, <È che mi fa stare male che tu pensi di non valere la pena per me> dico alzando lo sguardo al cielo per cercare di fermare le lacrime, <Rosie...> <No Ian ora mi ascolti> lo interrompo tornando a guardarlo negli occhi, <Tu sei stato la cosa migliore che mi sia successa da, non lo so, da tipo quando sono nata, e so che è relativamente poco tempo ma non potevo spenderlo in modo migliore se non stando con te, Dio non sai quanto io mi sia resa conto di amarti, sei così importante per me che il solo pensiero di perderti mi distrugge, Ian io non me ne vado. Io non ti lascio> dico mentre vedo i suoi occhi farsi leggermente lucidi, <Rosie, non sai quanto ti amo> dice mettendo le sue calde mani sulle mie guance, <Ti amo, ti amo, ti amo e vorrei gridarlo al mondo> dice dandomi un bacio veloce ed alzandosi guardando il cielo, <IO TI AMO ROSALINE EVANS! IO TI AMO ROSIE!> urla facendomi sorridere, mi alzo e lo abbraccio forte e lui fa altrettanto, <Non ti lascio più, te lo giuro> mi sussurra tra i capelli, alzo lo sguardo e lo bacio, un bacio intenso, bisognoso, un bacio pieno d'amore, mentre ci baciamo lui mi solleva ed in pochi secondi le mie gambe sono saldamente ancorate alla sua vita e le sue mani mi stringono le cosce, lo sento sorridere, e la sensazione più bella del mondo; nemmeno il tempo di capire cosa sta succedendo che mi ritrovo in piscina, con lui che ride fuori sul bordo, <Brutto stronzo!> dico schizzandolo con l'acqua, <Dai aiutami ad uscire> dico tendendogli la mano e lui si sporge per prenderla, povero ingenuo, appena la stringe lo tiro in piscina, se lo merita. <Ma hey!> dice tornando a galla, <Occhio per occhio> dico con tono superiore, <Ah si? Ti conviene scappare> dice avvicinandosi, io esco il più velocemente possibile dalla piscina e lui mi segue mentre corro in casa, stando attenta a non cadere vado al piano di sopra e mi nascondo nella doccia, non posso bagnare tutta la casa, c'è moquette ovunque qui, <Trovata> dice entrando in bagno ed accendendo la luce, <Noo, ti prego> dico mentre lo vedo mettere la mano sulla manopola dell'acqua accendendo l'acqua, si mete difronte a me, il getto dell'acqua ci bagna più di quanto già non lo fossimo, la sua maglia aderisce ancora di più al suo corpo, perfetto aggiungerei, non resisto alla tentazione e lo tiro a me baciandolo, piano piano il bacio diventa sempre più intenso, ed io inizio a togliere la sia maglia, dopo poco lui fa lo stesso con la mia maglia e così via fino a che non ci sia più nessun tipo di tessuto a dividerci, non c'è imbarazzo, <Ti amo> dice mentre le sue mani passano delicatamente sul mio corpo, <Anche io>, penso che quando si dice "ti amo" in queste situazioni quando lo si pensa in modo più vero che mai.
La mattina dopo mi sveglio ad un orario relativamente decente, calcolando che siamo andati a letto alle 3:30 di mattina.
Vado al piano di sotto a preparare qualcosa per colazione, rovisto negli scaffali e trovo un preparato per pancake e decido che quella sarà la nostra colazione.
Mentre sto cucinando i pancake vedo Ian entrare senza maglia mentre si stiracchia e sbadiglia, <Buongiorno bellezza> dice venendo verso di me e lasciandomi un bacio sulla fronte, <Buongiorno> sussurro chiudendo gli occhi ed inalando profondamente il suo profumo, <Vuoi sapere il programma della giornata?> chiedo passandoli un piatto di pancake mentre si siede, <Sono tutto orecchie>, <Allora oggi ti porto una delle persone più importanti della mia vita> nemmeno io sto più nella pelle, non la vedo da almeno 6 mesi, <E sarebbe?> <Segreto> dico facendogli l'occhiolino.
<Dove mi stai portando? Quando sei così silenziosa fai paura> si lamenta per l'ennesima volta mentre io lo trascino per le strade fino ad arrivare a destinazione.
<Perché siamo davanti ad una casa di riposo?> chiede confuso, <Perché, caro mio, stai per conoscere nonna Rose> dico guardandolo negli occhi, <Stai scherzando, non sono nelle condizioni, se almeno me lo avessi detto, voglio fare bella figura> <Taci, vieni> lo prendo per mano e lo trascino dentro.
<Buongiorno ragazzi, posso aiutarvi?> chiede molto gentilmente un infermiere al banco all'entrata, <Salve, sono la nipote di Rose Evans> dico sorridendo, <Vorrei vedere mia nonna se è possibile> spiego, <Certamente, ora è fuori in giardino per un'attività con gli altri pazienti, se volete posso accompagnarvi alla sua stanza> ci informa, <Sarebbe fantastico grazie> <Posso avere i vostri nomi, sapete è la prassi> chiede, <Certo, Rosaline Evans ed Ian Gallagher> <Grado di parentela del signor Gallagher?> chiede compilando dei fogli, <È il mio fidanzato>, <Bene seguitemi>.
Dopo aver camminato per qualche minuto lungo il corridoio entriamo in una stanza, luminosa, ordinata e profumata, tipico della nonna adora accendere candele profumate e cose così.
Ian si guarda attorno, ispeziona la stanza. <Sei tu questa?> mi chiede indicando una foto poggiata sul piccolo comodino accanto al letto, <Si> dico avvicinandomi e prendendola in mano, siamo io e la nonna, avrò avuto si e no 6 anni, mentre mangiamo il gelato nello stesso negozio dove ho portato ieri Ian, <Carina come sempre> in risposta io li do un pugnetto scherzoso sul braccio facendolo ridere.
<Eccoci qui Rose, la aiuto a mettersi sulla poltrona va bene?> l'infermiere di prima è fermo appena dentro dalla porta e davanti a sé in tutta la sua eleganza mia nonna Rose seduta su una sedia a rotelle, lei alza lo sguardo e appena i nostri occhi, coì simili, si incontrano il suo viso si illumina di gioia, <Aiutami ad alzarmi, voglio abbracciare la mia nipotina Rosie> dice al infermiere mentre una lacrima solitaria scende lungo il suo viso, lo precedo prendendo le mani di mia nonna e facendola alzare, appena è stabile sulle sue gambe toglie le sue mai dalle mie e le poggia sul mio viso accarezzandolo dolcemente, <Sei così bella tesoro mio, così bella, sei una giovane donna ormai> dice con il sorriso più dolce del mondo, <Sei sempre bellissima anche tu nonna> le sorrido, <Cosa ci fai qui tesoro?> chiede andando a sedersi sulla poltrona ed io mi siedo sul piccolo puff difronte ad essa, <Sono qui in vacanza con una persona speciale >le dico tenendole le mani, <Stai parlando di quel giovanotto dai capelli rossi li dietro?> chiede avvicinandosi al mio viso ma guardando Ian, che è stato in disparte tutto questo tempo, <Si nonna, lui è Ian, il mio ragazzo> le spiego facendo segno al rosso di avvicinarsi e lui fa come dico, <È molto carino Rosie> mi dice dopo che si è abbassato per essere più vicino a lei, <Grazie signora> dice Ian arrossendo, è divertente vederlo in imbarazzo quando di solito quella ad esserlo sono io, <Oh chiamami Rose ti prego Ian> sorride lasciando una mia mano e prendendo la mano destra di Ian, <E quindi hai deciso di passare a trovare a trovare la tua nonna e di presentarle la tua persona speciale> aggiunge mia nonna, <Già, volevo che ti conoscesse> le dico, <Allora devi essere molto importante per lei sai, non mi ha mai parlato di nessun ragazzo, nemmeno quando era piccola> si rivolge ad Ian che con un sorriso soddisfatto mi guarda e dice, <Ah si?> e aggiunge un occhiolino che mi fa alzare gli occhi al cielo scherzosamente.