Rosie's pov.
<C'è qualcuno?> sento la voce di V mentre sono in cucina a prepararmi il pranzo, dato che Ian lavora fino a stasera, <In cucina> la informo, <Sei sola?> chiede sedendosi al bancone della cucina davanti a me, <Si, Ian è al lavoro> rispondo sospirando, da quando sono incinta stare a casa da sola è sempre così difficile, la maggior parte delle volte vado da Fiona, i ragazzi vengono di qui a trovarmi ma, ovviamente, è totalmente diverso che stare con Ian, <Le gemelle?> mi chiede, <Sono tranquille, non vedo l'ora che nascano> sorrido accarezzandomi la pancia, <Oh tesoro, goditi gli ultimi momenti di tranquillità, potrebbero essere delle gemelle iperattive come le mie> faccio una risata, <Quando sono con me sono tranquille> ribatto continuando a ridere, <Ovviamente dolcezza, ti adorano> dice alzando gli occhi al cielo, <Dove sono ora?> chiedo, <Con Kev, gli sta dando da mangiare prima di andare al lavoro> risponde mentre prendo il mio pranzo e mi siedo accanto a lei, iniziando a mangiare; <Quanto manca?> mi chiede indicandomi la pancia, manca davvero poco, <3 settimane> rispondo, <È davvero poco...> afferma, <Già...> sospiro, <Davvero poco> ripeto. <Ho paura V> confesso dopo qualche minuto di silenzio, <E di cosa? Tu ed Ian sarete dei genitori fantastici, non hai nulla di cui preoccuparti, andrà tutto bene> cerca di calmarmi accarezzandomi la schiena, <E se non fosse così, insomma due bambine sono una cosa impegnativa, non lo so, ho solo paura di non essere all'altezza> <Tesoro, stai tranquilla, è normale avere paura, ma andrà tutto bene>.
Dopo la chiacchierata con V mi sento leggermente più tranquilla, non so quanto sarò tranquilla quando le gemelle saranno nate, Ian al lavoro dalla mattina alla sera, prima o poi dovrò tornare anche io al lavoro e dovremo capire bene come fare con le bambine, pagare tutto, ci sono tante cose che dovremo mettere apposto, tante, tante cose. Resto sul divano a guardare la tv e a fare qualche schizzo sul mio vecchio quadernetto, quando ho finito lo sfoglio, dall'inizio, riguardo le pagine sulle quali ci sono i disegni di Ian, quelli di quando ancora non ci conoscevamo, non ho smesso di disegnarlo, è la mia musa ispiratrice in un certo senso, è incredibile pensare al fatto che siamo partiti da un disegno su un foglio di carta fatto senza pensaci ad essere amici, a stare insieme, fidanzati, poi sposati ed infine genitori, e tutto così velocemente a dire la verità, ma non mi pento di nulla, Ian è la cosa migliore che mi sia successa, mi ha cambiato la vita.
Guardo l'orologio quando mi accorgo che fuori è buio, sono le 9:35, Ian dovrebbe essere tornato già da un pezzo, il suo turno finisce alle 7:30, mi alzo velocemente prendendo il telefono, lo chiamo almeno 5 volte ma non risponde, lascio un messaggio in segreteria, <Ian, è la quinta volta che ti chiamo, dovevi essere a casa più di due ore fa, dove sei? Mi stai facendo preoccupare> faccio un respiro profondo rendendomi conto che sto alzando troppo la voce, faccio una smorfia sentendo un lieve dolorino alla pancia, sarà solo un calcio, <Richiamami e torna a casa, per favore> concludo lanciando il telefono sul divano, resto qualche secondo a fissare la casa dei Gallagher dalla finestra per poi infilarmi le scarpe velocemente ed uscire di casa, entro alla porta accanto senza bussare, cogliendoli un po' di sorpresa aggiungerei, <Rosie> esclama sorpreso Lip, <Ian è stato qui? Lo avete visto? qualcuno di voi ci ha parlato?> chiedo senza prendere fiato, <Wo, wo, respira, no, Ian non è stato qui, perché?> mi chiede Fiona avvicinandosi e guardandomi confusa, <Non è ancora tornato a casa e il suo turno finiva alle 7:30 e-e non risponde al telefono , l'ho chiamato 5 volte, niente, non risponde> rispondo finendo con una smorfia e mettendomi la mano sulla pancia, ho finito di dire a V che le gemelle sono tranquille e ora si divertono a prendermi a prendermi a calci, <Stai bene?> chiede preoccupata avvicinandosi di più prendendomi per un braccio e facendomi sedere sulla poltrona, <Si, si solo che hanno scoperto come si gioca a calcio> rispondo, <Se hanno preso dal padre stanno facendo a botte fra di loro> aggiunge Lip sedendosi sul tavolino davanti a me con una birra in mano, mi scappa una risata, <Già, voi due non siete gemelli ma siete parecchio bravi a fare a botte fra di voi> dico, un secondo prima rido e un secondo dopo un altro dolore, mi fermo chiudendo gli occhi e facendo dei respiri profondi, <Rosie> mi richiama Fi mettendo le sue mani sulle mie che sono sulla mia pancia, un altro respiro profondo ed è passata, <Si stanno dando alla pazza gioia li dentro> ci scherzo su quando vedo le loro facce preoccupate, <Sei sicura di stare bene?> mi chiede Fi, <Si, benissimo> rispondo annuendo un po' troppo energeticamente, seguito da un'altra smorfia, <No tu non stai bene> afferma Lip lasciando la birra sul tavolino e venendo a sedersi sul bracciolo della poltrona accanto a me, <No sto bene, voglio solo sapere dov'è Ian e voglio che torni a casa> ribatto spostandoli da me per avere più aria, <Voglio che torni a casa> ripeto più piano, <E penseremo anche a quello, ma prima capiamo cosa ti sta succedendo> dice Fiona facendomi poggiare la schiena alla poltrona e ripetendomi di stare tranquilla, <Ma non ho niente, sono solo dei calcetti o dei crampi, non c'è nulla di cui preoccuparsi> provo a rialzarmi ma mi blocco sulla punta della poltrona, la porta si apre e tutti ci giriamo aspettandoci Ian ma invece sono Kev e V con Amy e Gemma, <Che succede qui?> chiede V confusa ancora sulla porta, <Ci sono tre possibilità> rispondo guardando Lip che si è spostato davanti a me e mi sta tenendo la mano, <1 questa poltrona è riscaldata, 2 mi sono fatta la pipì addosso e 3 mi si sono rotte le acque> aggiungo mentre sento gli occhi di tutti su di me, <Sono sicura al 99% che non si tratti della 1 e la 2 ma sono terrorizzata dal fatto che si possa trattare della 3> spiego mentre delle lacrime iniziano a rigarmi il viso, <Oh mio Dio> sussurra Fiona, <Oh mio Dio!> ripete urlando e saltando in piedi, <Oh cazzo> dice Lip aiutandomi ad alzarmi, <Debbie mi faresti un favore?> chiedo alla ragazzina che annuisce avvicinandosi, <Vai di la, entra in camera mia, nel mobile vicino alla porta nel secondo cassetto prendimi qualcosa per cambiarmi> lei in risposta sfreccia fuori dalla porta, <Si può sapere dove cazzo è Ian?> sento Fiona chiedere mentre Kev e V si avvicinano cercando di aiutare, per quello che possono almeno, <Non lo so, ma deve arrivare velocemente> risponde Lip facendomi appoggiare a lui ed accarezzandomi la schiena cercando di calmarmi, <Dobbiamo portarla in ospedale, è bastata Debbie che ha partorito sul tavolo della cucina> dice Carl mettendosi accanto a me ed aiutandomi a mantenere l'equilibrio, <La borsa dell'ospedale è nel baule della macchina> dico appena Debbie torna con i miei vestiti, <E la macchina ce l'ha Ian> aggiungo sospirando, <Tranquilla, ora vai a cambiarti alla borsa ci pensa Debbie> mi rassicura V girandosi verso Debbie, <Si tranquilla Rosie, faccio io> conferma, <Grazie, sei un tesoro> le dico accarezzandole la guancia ed andando verso il bagno con Fiona e Veronica, mi aiutano a cambiarmi e torniamo dagli altri, <Io, Fiona e V ti accompagniamo in ospedale, Kev e gli altri ci raggiungono e cercano di contattare Ian> dice Lip prendendomi sotto braccio ed aiutandomi ad uscire di casa, <Ok, ok, mi basta solo che arriviamo in ospedale, mi importa solo delle bambine ora> affermo, Ian vuole sparire può farlo ma si perderà la nascita delle sue figlie, <Vengo anche io!> sento dire a Carl, <Va bene io prendo la mia auto e vi sto dietro> ci informa V salendo in auto, <Carl Sali dietro con Rosie e falla sdraiare con la testa sulle tue gambe> ordina Fiona aprendo la portiera per poi fare il giro attorno all'auto e salendo davanti, <Aspetta, ti aiuto> dice Carl aiutandomi a salire e facendomi sistemare, <Grazie Carl> gli sorrido poggiando la testa sulle sue gambe, <Prego Rosie> dice sorridendomi a sua volta ed iniziando ad accarezzarmi i capelli, si è addolcito ultimamente, almeno da quando Dominique lo ha scaricato brutalmente tradendolo, ha fatto una fase da "odio tutti" e poi è diventato un orsacchiotto, almeno con me e gli altri della famiglia.
<Siamo arrivati> dice Lip scendendo velocemente ed aiutandomi ad entrare in ospedale; non so quanto tempo resto nella stanza prima che un medico decida di aggiornarmi sulla mia situazione e quella della bambine, <Dobbiamo fare un taglio cesareo> acconsento a qualsiasi cosa basta che le mie bambine stiano bene, <Posso stare dentro con te mentre ti tagliuzzano la pancia?> chiede Carl facendomi ridere, <No, non credo che sia una buona idea> risponde Fiona facendomi ridere, <Voglio Fiona> dico, <Non vuoi aspettare Ian?> mi chiede lei, <Non sa nemmeno che siamo qui, non risponde al telefono, voglio la mia migliore amica... mia sorella> rispondo prendendole la mano e sorridendole, <Facciamolo>.