Uno

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Freddo.

Stava camminando per la strada, rabbrividendo leggermente. Non sentiva più le dita dei piedi; era come se fossero ghiacciate e ad ogni piccolo passo che faceva gli provocavano sempre più dolore. Era circondato dall'oscurità, ma non gli importava più, voleva solo andare via. Da tutto.

Era tutto buio, l'unica fonte di luce proveniva da un lampione alla fine della strada. Andy lo trovava abbastanza inquietante con il bagliore che andava e veniva; ci passò semplicemente davanti, provando ad ignorarlo. Le sue guance erano bagnate dalle lacrime, anche se i suoi occhi erano completamente asciutti: aveva smesso di piangere tanto tempo fa. Gli faceva male tutto, sia fisicamente, sia mentalmente.

Si sedette su una panchina e iniziò a rabbrividire più di prima; tutto ciò che indossava era una leggera felpa che, evidentemente, non era abbastanza. Delle lacrime si formarono agli angoli dei suoi occhi quando realizzò ciò che era successo. Era da solo, per la prima volta in tutta la sua vita. Un ragazzino che non sapeva niente del mondo reale. Per conto suo.

Aveva ceduto; iniziò a piangere rumorosamente senza sapere cosa fare, non aveva un posto in cui andare. "Cosa ci fai qui?" sentì qualcuno chiedere: era una voce profonda che lo fece sobbalzare. Si trattava di un ragazzo castano con dei bellissimi occhi marroni e qualche tatuaggio sulle mani che lo stava guardando con la testa inclinata e la sopracciglia alzate.

"N-niente." rispose. Il suo cuore perse qualche battito. L'altro ragazzo gli metteva paura: era alto e virile, totalmente l'opposto di lui. Si sentiva come se i suoi occhi lo stessero leggendo dentro, quindi abbassò lo sguardo e sperò che il ragazzo se ne sarebbe andato e lo avrebbe lasciato solo.

"È pericoloso qua fuori. Non puoi stare qui." disse lo sconosciuto. C'era qualcosa di speciale nel suono della sua voce, qualcosa che velocizzò un pochino i battiti del suo cuore, forse per la paura o forse per qualcos'altro. Era sempre lì, in piedi. "Sono Rye" parlò ancora. Andy alzò lo sguardo e incontrò gli occhi color nocciola: erano vuoti.

"A-andy." sussurrò il ragazzo biondo. Rye annuì e poi sospirò. Restò in silenzio per qualche minuto, finché parlò di nuovo.

"Puoi andare a casa?" gli chiese. Andy scosse lentamente la testa, i suoi occhi erano ancora pieni di lacrime. Aveva promesso a se stesso che sarebbe stato forte questa volta, così iniziò a mordersi il labbro, cercando di ricacciare indietro le lacrime. Iniziò a sanguinare, ma non faceva tanto male. "Perché no?" chiese Rye, di nuovo con quella voce profonda che fece spaventare Andy. Era nel pieno della notte e stava parlando con uno sconosciuto che sembrava sul punto di ucciderlo appena si fosse girato.

"Io n-non ho una c-casa" continuò a balbettare e poi scoppiò a piangere, provando vergogna mentre Rye continuava a fissarlo. Il castano sospirò e appoggiò le sue mani sulle braccia e sotto alle ginocchia di Andy, prendendolo in braccio. Quest'ultimo si impanicò: perché sta facendo tutto questo? Sta cercando di portarlo da qualche parte e poi ucciderlo?

"P-perché stai f-facendo tutto q-questo?" disse Andy con una vocina impaurita. Si sentiva coccolato contro al petto di Rye, era caldo e forte. Non sapeva perché si lasciava portare, era strano andare con uno sconosciuto, ancora di più se questo sconosciuto era così inquietante.

"Non posso lasciarti qui. Non sopravviveresti una notte. Sono solo stufo che uccidano persone innocenti." spiegò; stavano parlando con un tono di voce tranquillo. Andy sapeva che non era una buona idea lasciarsi portare chissà dove, ma quale altra scelta aveva? Non aveva un posto dove andare, quindi continuò a singhiozzare sul petto di Rye e chiuse lentamente gli occhi, che iniziarono a farsi pesanti.

"Se vuoi dormire fallo pure, non mi dispiace." gli disse. Andy annuì prima di addormentarsi fra le sue braccia.

Forse non era una buona idea. Quello che successe quella notte determinò un grande cambiamento nella vita di tante persone, ma Andy era sopraffatto da quello che era appena capitato che non pensò molto alle conseguenze. Forse tutto ciò era giusto, dopo tutto.

*

Angolo autrice:

heyy guys, spero davvero vi piaccia questa storia tanto quanto è piaciuta me, ribadisco che io l'ho solo tradotta da @justfovvs.

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora