Due

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Al freddo... di nuovo.

Ecco come si svegliò Andy.
Aprì lentamente gli occhi, il suo corpo era percorso dai brividi, ma non era così male.
Si guardò in giro; sentiva lo stomaco sottosopra e iniziò a vedere sfocato,  quando realizzò cosa fosse successo. Il panico s'impossessò del suo corpo: era da solo in una stanza buia, Rye non era da nessuna parte.
La camera non era tanto male, c'erano un letto e una scrivania con una sedia e dei libri, ma gli dava una strana impressione. Sembrava disordinata, in un certo senso.

Si alzò. Le sue gambe erano deboli e quasi cadde a terra.
Indossava solo i boxer e quella che sembrava la felpa di Rye. Non ricordava nulla della notte appena trascorsa poiché si era addormentato. Gli facevano male la testa, le gambe, lo stomaco... tutto gli faceva male.

Andò in cucina, gli ci volle un po' per trovarla, e scoprì che la casa non era così bella: era piccola e scura ed era strana; Andy non si sentiva a suo agio ed ebbe il bisogno di trovare Rye, aveva avuto abbastanza tempo per guardarsi intorno. Quando finalmente trovò la cucina, la raggiunse in silenzio ed eccolo lì: Rye era in piedi di fronte al forno, come se stesse cercando di preparare qualcosa.

Andy congelò sul posto: i suoi occhi erano incantati sul meraviglioso ragazzo dagli occhi marroni, il quale era senza maglietta. Ciò fece arrossire Andy; non riusciva a togliere lo sguardo dal suo petto, dagli addominale e dalla v *. Era solamente grato che Rye non avesse notato quanto raccapricciante apparisse. I fianchi del moro si muovevano a ritmo di una strana canzone pop ed Andy non riuscì a contenersi, ma sorrise, facendosi coraggio.

"Buon giorno." disse il biondo cautamente, mentre si sedeva sul tavolo, solo a pochi centimetri da Rye. Il più grande sobbalzò per la sorpresa e poi si girò per vedere Andy sorridere. "Giorno." farfugliò prima di guardarsi ancora attorno, mettendo alcuni toast e delle uova in due piatti, e poi sedersi su una sedia. "Non sei autorizzato a sederti sul tavolo. Siediti di fronte a me, per l'amor di Dio!" disse Rye arrabbiato; Andy annuì e si sedette. Il più grande gli diede il piatto con il cibo e abbassò lo sguardo.

"Dobbiamo scoprire cosa fare con te." disse Rye mentre il biondo fissava la sua pietanza; non era molto affamato, ma sapeva che doveva almeno provare a mangiare qualcosa perché non mangiava da troppo tempo. Si aspettava che Rye lo buttasse fuori a calci il più presto possibile: Andy era solo uno sconosciuto e, dopo tutto, era solo un disturbo. Il problema era che Andy non aveva nulla con se, niente soldi, niente vestiti, niente cibo. Sarebbe morto se avesse vissuto per strada; dopotutto era solo un piccolo ragazzino e non si può mai sapere quante persone terrificanti ci sono là fuori.

"Mi puoi spiegare perchè non hai una casa? E, comunque, quanti anni hai? Stai scappando di casa?" gli chiese Rye. Andy sentì una fitta allo stomaco. Era molto di più di quello. Era più come se la sua casa fosse scappata via. Senza di lui.

"N-non posso... Scusami. N-non ce la f-faccio." balbettò il biondo. Rye sospirò e, alzandosi, gettò gli avanzi nella spazzatura. Andy era abbastanza confuso dalle sue azioni: non aveva nemmeno iniziato a mangiare che Rye sembrava arrabbiato. E Andy odiava quando le persone ce l'avevano con lui, o quando lanciavano cose, o quando lanciavano cose a lui.
"Se vuoi rimanere qui, devi sapere chi devi rispettare. Farai tutto quello che ti dico. E se vorrò che tu mi risponda, allora mi risponderai. È molto semplice. Adesso vai nella tua fottuta stanza prima che ti uccida." urlò Rye. Andy congelò sul posto: il suo petto si fece improvvisamente stretto e gli mancò il respiro, mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Se ne andò, tremando; non aveva capito perché Rye gli avesse urlato contro, ma non gli importava più. Sapeva solo che non voleva più vederlo arrabbiato perché litigare con lui era orribile.
Andy era terrorizzato, in fondo gli aveva detto che lo avrebbe ucciso. Non sapeva se Rye lo intendesse davvero oppure no, voleva semplicemente andare a letto e non svegliarsi mai più.

Forse un giorno.

*v: sarebbe quella linea, a forma di v appunto, degli addominali nel bacino (aggiungerei fottutamente eccitante).
Non credo abbia un nome, quindi ho lasciato così.

Angolo autrice:

Wow, è stato un parto questo capitolo. Ricordo che l'autrice è @justfovvs.

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora