Nove

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Due settimane. Due fottute settimane. Era esattamente il tempo da cui Rye evitava Andy, senza che questo ne sapesse il perchè. Avrebbero potuto esserci molte ragioni che avevano spinto Rye ad arrabbiarsi con lui, tante cose che Andy avrebbe potuto aver sbagliato. O forse il problema era Andy stesso. Come sempre.

Rye lo stava punendo col silenzio, l'unica cosa che gli aveva detto era un semplice 'buongiorno' quando si incontravano qualche volta in cucina. Per il resto, era sempre stato fuori casa gran parte della giornata. Quindi andò sempre così: Andy da solo in questa grande casa, piena di stanze chiuse e di segreti. Si sentiva solo, ancora una volta. Provò a scrivere a Brooklyn, ma lui non rispose ai suoi messaggi e, oltre a lui, non aveva nessun'altro.

Qualcuno sbatté la porta d'ingresso. Andy si voltò e sobbalzò. Sospirò di sollievo: era solo Rye. Il moro aveva una mano sulla faccia e si teneva il naso, le mani erano piene di sangue. "Oh mio Dio, Rye! Sei ferito??"gli chiese. Rye spostò la mano e la guardò; il suo naso e le sue labbra stavano sanguinando. Sibilò per il forte dolore quando Andy sfiorò le sue labbra. Quest'ultimo spostò velocemente la mano quando realizzò cos'aveva fatto e si rattristò.

"No, sto bene, solo- ahia ma che cazzo stai facendo?" Andy passò la mano sul viso di Rye e, per sbaglio, urtò un livido. Si scusò silenziosamente e poi fece sedere il maggiore sul divano, mentre andò a prendere il disinfettante, alcune garze e un asciugamano bagnato. Si sedette di fronte a Rye e lo guardò in faccia: era pieno di sangue. Prese l'asciugamano e, delicatamente, glielo passò sulle ferite.

"Lo sai, mi hai fatto davvero preoccupare." sospirò, vicinissimo alla faccia del moro; era molto concentrato nel cercare di non fargli male. Rye emise un gemito di dolore ed Andy sospirò, poi prese in mano il disinfettante. "Fermo! Non voglio questa merda sulla mia faccia. Fa solamente bruciare metà della tua faccia e non serve a nulla." disse spingendo via la mano del più piccolo. "Vuoi che faccia infezione? Brucerà soltanto per un minuto." disse Andy e, prima che Rye potesse ribattere, tamponò le sue labbra.

Quest'ultimo gemette ancora una volta ed Andy lo guardò vittorioso. "Rye?" chiese il biondo una volta finito, ricevendo in cambio un borbottio. "Mi puoi, per favore, spiegare cosa sta succedendo? Non voglio che mi eviti ancora... per favore dimmi cos'è successo." lo supplicò. Abbassò poi lo sguardo, aspettandosi una sfuriata del ragazzo di fronte a lui.

Rye sospirò e si alzò, proprio quando Andy pensò che se ne stesse andando, il più grande guardò fuori dalla finestra e iniziò a parlare: "Okay. Ma solo perchè meriti di sapere. Se dopo vorrai andartene, fai pure, non ti biasimo." Il biondo sentì la paura scorrere nelle sue vene. Rye si sedette di nuovo vicino a lui e lo guardò dritto negli occhi.

"Ho ucciso mio papà."

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora