Undici

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Un altro giorno.

Era da ormai tre settimane che Brook non rispondeva ai messaggi di Andy. Lui e Rye avevano finalmente iniziato a parlare di più e ora lo conosceva meglio. Aveva scoperto che il moro aveva solo tre anni in più di lui, ne aveva ventidue.
Non lo spaventava più, insieme avevano costruito un'amicizia incasinata, se così si può definire. Certo, c'erano ancora molti segreti e cose di cui non parlavano, ma era un inizio.

"Come va?" chiese Rye al più piccolo, entrambi seduti in salotto. Andy fissava accigliato i suoi vecchi messaggi con Brook: era un ragazzo adorabile, aveva sempre fatto sentire Andy come un suo amico. Lo aveva fatto sentire cercato e apprezzato, e al ragazzino mancava tutto ciò.
"Brook non risponde ai miei messaggi da tre settimane." farfugliò il biondo. Rye annuì semplicemente. Nemmeno lui sapeva cosa stava passando per la testa di Brook: poco prima avevano avuto una grande discussione per colpa di Andy. Non aveva più parlato con lui da lì.

E sì, ciò lo aveva reso abbastanza triste, ma niente che non potesse gestire. Era tutta colpa di Brook, del suo essere così fottutamente geloso di Andy: non c'erano effettivamente motivi per esserlo. Come se tutte le cose belle fossero capitate solo a Rye. Il maggiore sospirò, passandosi nervosamente una mano fra i capelli. Era troppo in una volta sola. Andy era troppo in una volta sola.

"Rye, il tuo telefono sta squillando." disse Andy senza staccarsi dal suo. Rye si tirò su di colpo e rispose immediatamente. Era Jack, un membro della gang di Rye, uno dei migliori, in realtà.
Il moro era ansioso: Jack lo chiamava soltanto quando succedeva qualche casino.
Andy studiò il viso di Rye, cercando di capire cosa stava succedendo; sembrava arrabbiato, quasi imbronciato. Le sue mani erano chiuse a pugni.
Quando la chiamata terminò, lanciò il telefono contro il muro, urlando. Andy sentì il suo cuore battere all'impazzata, forse la paura era tornata di nuovo.

"C-cos'è successo?" chiese cautamente, guardando il moro che stava andando fuori di testa. Andy non lo aveva mai visto così prima d'ora: era sempre così calmo e distaccato, come se non gliene fregasse un cazzo di nulla. Questo era decisamente nuova.
"Cos'è successo?! Hanno fottutamente rapito Brook! E' fottutamente andato, cazzo! Ed è tutta colpa tua!" urlò al biondo. Quest'ultimo sentì le lacrime scorrere dai suoi occhi mentre guardava Rye. Perchè era colpa sua? Cos'aveva fatto di sbagliato?
Prese un respiro profondo, iniziando a singhiozzare sommessamente. "Perchè è c-colpa mia? C-cos'ho fatto?" chiese. I loro sguardi si incontrarono e si guardarono per un po': quello di Rye era pieno di rabbia.

"Se non fossi mai entrato nella mia fottuta vita tutto questo non sarebbe mai successo! Brooklyn era incazzato con me perchè ti ho fatto restare e in questo modo lui non era protetto. E ora l'hanno fottutamente preso! Okay?! Me l'hanno portato via, cazzo!" urlò, sedendosi sul divano e prendendosi la testa fra le mani. Era stato un tale sfigato! Perchè aveva tenuto Andy, sapendo cosa avrebbe causato a Brooklyn? Perchè non lo aveva semplicemente buttato fuori a calci? Lo aveva deluso. Lo aveva fottutamente deluso!

"M-mi dispiace." disse Andy, con la voce spezzata dal pianto e gli occhi pieni di lacrime. Sentì il suo cuore spezzarsi a metà, non aveva mai voluto rovinare la vita a qualcuno. Specialmente non quella di Rye.

"Le tue scuse non lo salveranno, Andy! Lo hanno preso! Avrei semplicemente dovuto lasciarti in quella cazzo di strada perchè è quello che meriti!" Ad Andy iniziò a far male la testa. Nelle ultime due settimane aveva iniziato a sentirsi al sicuro con Rye. Si sentiva felice con lui. Faceva affidamento su di lui. E aveva seriamente pensato che fosse lo stesso per lui.
"N-non so c-come ci si s-senta a perdere il p-proprio migliore a-amico, Rye, m-ma... farò q-qualcosa per a-aiutare. D-dimmi solo in c-che modo." Andy alzò lo sguardo e lo puntò su Rye, che sospirò.

"Fidanzato, Andy. Brooklyn è il mio fottuto ragazzo."

* justfovvs

A/a: ho provato del dolore nel tradurre ciò...

Toy || Randy || ItalianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora